Proseguono le indagini sul giallo della bambina di dieci anni, Maria Ungureanu, morta in circostanze ancora poco chiare. Ieri pomeriggio, come rivelato dalla trasmissione Estate in Diretta, il papà di Maria è stato ascoltato dai carabinieri e ha avuto modo di controllare alcune foto raccolte dagli inquirenti con l’aiuto dell’avvocato della famiglia della piccola. In merito alle foto, l’avvocato Gallo ha dichiarato: “Le foto sembrerebbero aver identificato alcuni personaggi che lavoravano all’interno delle giostre piccole. Il padre li ha riconosciuti poiché il giorno prima aveva porta la figlia Maria a giocare e aveva notato la presenza dei tre giovani, uno dei quali aveva consegnato il gettone alla bambina per poter fare un giro”. Alla richiesta di spiegazioni su chi le avesse dato il gettone, la bambina avrebbe indicato al padre un personaggio che proprio ieri ha riconosciuto davanti agli inquirenti. Ad incastrare i possibili responsabili potrebbe essere proprio il gettone consegnato a Maria in segno di fiducia?
Questa sera a Quarto Grado si ritorna sul caso di Maria Ungureanu, la bimba di dieci anni uccisa e violentata in un paesino in provincia di Benevento: il caso continua da giorni con le varie versioni in campo che ancora non hanno fatto scattare arresti contro gli indagati dell’orrendo giallo di cronaca. Dopo le parole espresse dal papà della piccola durante Chi l’ha visto?, i carabinieri hanno voluto di nuovo ascoltarlo per chiarire alcune dichiarazioni: soprattutto il gettone per le giostre che la piccola Maria possedeva la sera dell’omicidio, come riferito dal padre, e la presenza di alcuni giovani rumeni lavoranti dentro al Luna Park. Mentre si attendono i risultati delle analisi sui vestiti di Maria Ungureanu, le parole del papà potrebbe convincere definitivamente gli inquirenti ad interrogare di nuovo i giostrai per scoprire se loro davvero possono c’entrare con il delitto e la violenza inaudita contro la piccola bambina rumena.
E’ giallo sulla morte di Maria Ungureanu, la bambina di quasi dieci anni ritrovata senza vita lo scorso 19 giugno in una piscina di un resort a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. Le ultime indiscrezioni avevano fatto sperare nella presenza di tracce biologiche sulle dita di Maria e che avrebbero potuto portare all’individuazione del presunto responsabile. La notizia, tuttavia, come riporta il sito IlQuaderno.it citando la trasmissione Chi l’ha visto, non avrebbe portato ad alcun riscontro da parte dei Ris. “Dalle analisi dei RIS non risulterebbero tracce biologiche”, ha confermato al programma di Rai 3 l’avvocato della famiglia di Maria Ungureanu. Nessuna traccia di Dna maschile, dunque, sarebbe stato ritrovato sul corpicino della vittima, rinvenuto privo di vestiti. E’ lo stesso avvocato, tuttavia, ad aprire la strada a nuovi inquietanti scenari, dichiarando: “L’ipotesi più credibile è quella che la bambina si sia ribellata ad un tentativo di violenza”. L’autopsia compiuta sul cadavere di Maria Ungureanu, infatti, avrebbe rivelato nei giorni scorsi non solo la morte per annegamento ma anche le reiterate violenze sessuali alle quali la bambina sarebbe stata sottoposta anche nelle settimane precedenti al delitto. Ma a chi si sarebbe ribellata la piccola? Attualmente, l’unico indagato a piede libero con l’accusa di omicidio volontario e violenze sarebbe Daniel Ciocan, 21enne romeno ed amico della famiglia della vittima. Il suo alibi, tuttavia, avrebbe trovato riscontro stando alle ultime indiscrezioni, mentre l’attenzione degli investigatori si sarebbe sempre più spostata sulla presenza di un furgone bianco che si sarebbe allontanato in tutta velocità dalla zona in cui è situato il locale per eventi divenuto teatro della terribile vicenda. Nella medesima zona che affaccia sulla piazza del paese erano presenti le giostre in occasione dei festeggiamenti del santo patrono. Tra le altre ipotesi al vaglio anche la presenza di due giovani romeni appena maggiorenni e che lavoravano a nero con i giostrai i quali avrebbero lasciato la piccola comunità di San Salvatore Telesino il giorno successivo al delitto di Maria Ungureanu. La morte della bambina che avrebbe compiuto 10 anni il prossimo mese porta con sé ancora tanti interrogativi ai quali si potrebbero avere risposte certe solo nei prossimi giorni. Non è passato inosservato, infatti, il nuovo sopralluogo che si è svolto nelle passate ore a bordo della piscina nella quale è annegata Maria, alla ricerca di nuovi elementi utili da parte della Scientifica. Gli aggiornamenti su uno dei casi già classificato tra i più cruenti in Italia da parte dei Ris di Roma, giungeranno in diretta questa sera nel corso della trasmissione Quarto Grado, in onda su Rete 4 e che dedicherà un’ampia parentesi proprio alla morte di Maria Ungureanu, in attesa di una svolta anche sulla posizione dell’unico indagato a piede libero, Daniel Ciocan.