STRANGOLA LA MADRE E TENTA DI UCCIDERE IL PADRE/ Gela, un 54enne voleva unire i genitori nella morte

- Niccolò Magnani

Tragedia famigliare a Gela: strangola la madre e tenta di uccidere il padre dopo averlo ferito. Arrestato un 54enne con turbe psichiche, l’attacco al termine dell’ennesima lite in famiglia

ambulanza_lapresse_2017 Ambulanza (LaPresse)

La tragedia di Gela si arricchisce di nuovi, inquietanti particolari. Stando a quanto asserisce il quotidiano online LaSicilia.it, l’uomo avrebbe desiderato unire il padre e la madre nella morte. Giuseppe Di Dio, infatti, avrebbe preso il cadavere della madre e lo avrebbe trascinato per l’intera casa, salvo poi sdraiarlo accanto al corpo del padre che credeva morto. Emanuele Di Dio, invece, incredibilmente era riuscito a salvarsi dai colpi folli e omicidi del figlio ed era ancora in vita. Per questo, quindi, il vecchio padre avrebbe chiesto aiuto alla nuora che abitava nello stesso edificio della coppia degli anziani. A quel punto Giuseppe Di Dio, affetto da gravi turbe psichiche, sarebbe stato incastrato dalla polizia locale e immediatamente ammanettato. Un rituale macabro, quindi, era quello che stava per compiersi a Gela: nella sua totale follia, l’uomo aveva in mente di unire i corpi dei genitori nella morte. Per foruna del padre, però, l’intento è andato a segno solamente in modo parziale. L’anziano è riuscito, per un colpo di fortuna, a sottrarsi alla morte proprio all’ultimo secondo. (agg. Francesco Agostini)

TRAGEDIA FAMIGLIARE

Ennesima tragedia famigliare in Italia, questa volta a Gela in Sicilia dove questa mattina si è consumato un dramma tutto in famiglia con il figlio che uccide la madre e tenta di ammazzare anche il padre: nella provincia di Caltanissetta avviene il teatro dell’orrore, con un 54enne – Giuseppe Di Dio – che all’alba pare dopo l’ennesima lite in famiglia ha aggredito con un bastone l’anziana donna, Nunzia Minardi, e al culmine della rabbia l’ha strangolata senza pietà. Avviene tutto nel popoloso quartiere di Sant’Ipppolito dove l’assassino ha poi tentato anche di uccidere il padre che nel frattempo aveva tentato di difendere la moglie invano. Come spiega La Sicilia, erano circa le 7 quando il figlio ha colpito la mamma con un ventilatore e poi con un bastone e in un secondo tempo l’ha finita soffocandola; il padre invece ha rischiato grosso, anche lui colpito forte ma è riuscito a divincolarsi e scappare fuori dal luogo dell’omicidio.

ARRESTATO, SOFFRE DI TURBE PSICHICHE

Emanuele Di Dio, 84 anni, ha cercato di difendere la moglie ma contro la furia del figlio non c’è stato nulla da fare: secondo l’Ansa, l’uomo era tornato a casa dopo essersi allontanato dalla casa qualche giorno fa. Nel condominio in via Livorno la strage è stata avvertita anche da vicimi che hanno dato l’allarme dopo le urla strazianti della donna e dell’anziano marito che è scappato dalla casa per evitare di fare la stessa fine della coniuge.  Tracce di sangue sono state trovate a terra e su un ventilatore per gli inquirenti arrivati poco dopo che sono riusciti nell’intento di bloccare l’omicida in pieno stato confusionale. «Gli agenti del Commissariato che hanno bloccato il matricida e trasportato in ospedale, dove è piantonato. L’anziano padre è stato trasferito al pronto soccorso ma le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni», spiega La Sicilia mentre il medico legale sta ancora analizzando il corpo della povera donna nell’appartamento della strage. Ora sarà compito di inquirenti ed esperti valutare il grado di turbe psichiche dell’assassino per capire se vi siano degli elementi per la profonda colpevolezza dolosa del gesto o se invece sia sopraggiunta una crisi psichica di qualsivoglia genere.







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