IL PERDONO DELLA MAMMA/ Il figlio 13enne uccise la sorella di 4 anni, lei lo va sempre a trovare in prigione

- Paolo Vites

Quando aveva 13 anni massacrò la sorellina di 4 anni, per "punire" la madre per aver avuto un periodo da drogata. Lei lo ha perdonato e lo va a trovare in carcere

cindy-figlio-assassino-fb Charity con il figlio poco prima che commettesse l'omicidio, foto da Facebook

“So bene che ha un lato oscuro dentro di lui, e se fosse libero sarei terrorizzata, ma penso che una madre non debba mai abbandonare i propri figli, qualunque cosa succeda”. Charity Lee, un nome (“Carità”) che evidentemente ha segnato in modo misterioso questa donna misericordiosa, parla così in un documentario trasmesso da un canale televisivo americano di suo figlio Paris, oggi 24 anni, condannato a 40 anni di carcere per aver ucciso quando aveva 13 anni con 17 coltellate mentre dormiva la sorellastra di soli 4 anni. Da allora, la madre non ha mai smesso di andarlo a trovare spesso in carcere e soprattutto lo ha perdonato.

Dal punto di vista medico il giovane è stato diagnosticato come sociopatico (un disturbo mentale caratterizzato  da un deficit di empatia e di rimorso, emozioni nascoste, egocentrismo ed inganno) anche se lui dice di non essere un malato mentale. Si è sempre assunto la responsabilità di quello che ha fatto, sin dal primo momento che ha chiamato la polizia dopo aver massacrato la sorellina, dicendo anche di averlo fatto coscientemente. Il motivo? Vendicarsi nei confronti della madre per aver avuto una ricaduta nella droga dopo la nascita della sorellastra.

Prima di avere Paris, Charity era stata eroinomane, si era curata e ripulita ma poi ebbe una ricaduto nella cocaina, durata molto poco. Qualcosa che la natura appunto di sociopatico del ragazzo non poteva sopportare: doveva punire la madre per aver fatto qualcosa di male, qualcosa che aveva tradito la sua fiducia in lei. Era la sera del 5 febbraio 2007. La madre si trovava al lavoro, faceva la cameriera in un bar, e i due fratellini erano stati lasciati con la baby sitter. Dopo che la piccola era andata a dormire, astutamente, con in mente un piano ben congegnato, Paris la convinse ad andare a casa, perché, spiegò, a 13 anni poteva benissimo badare a lei. Invece preso un coltello si diresse nella sua camera e la massacrò con 17 colpi di arma.

Pochi minuti dopo chiamò la polizia: “Ho fatto un casino, ho ucciso mia sorella”. Condannato a 40 anni di carcere, si trova in un penitenziario nello stato della Georgia, mentre la madre si muove regolarmente per andare a trovarlo dal Texas dove vive. Nel frattempo ha avuto un altro figlio, che non vuole far conoscere a Paris anche perché nella condanna è specificato che il ragazzo non deve avvicinarsi a nessun minore. Non solo lo va a visitare frequentemente, ma Charity tiene incontri pubblici nelle carceri giovanili per dire come sia possibile rispondere alla violenza in maniere che si possamigliorare la vita di una persona invece che distruggerla. 





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