È durata circa un’ora la chiusura e l’evacuazione dell’aeroporto di Amburgo: all’impianto di climatizzazione è stato confermata in queste ore l’uscita di una sostanza simile allo spray al peperoncino che ha provocato malori a diversi viaggiatori. Un portavoce della polizia federale tedesca ha spiegato che «la sostanza ha causato bruciore agli occhi e alla gola di 68 persone. Per alcune di loro è stato necessario rivolgersi al pronto soccorso». Secondo gli inquirenti, non si sarebbe trattato di un attentato anche se resta misteriosa la sostanza urticante fuoriuscita dall’impianto di condizionamento dell’aria nei terminal 1 e 2 all’aeroporto Plaza. Ora è tutto di nuovo funzionante ad Amburgo ma l’allarme terrorismo è rimasto attivo per diverse ore.
Allarme attentato terroristico all’aeroporto di Amburgo in Germania. Lo scalo è in corso di evacuazione totale dopo che è stata ritrovata una sostanza sospetta. Secondo il sito del quotidiano tedesco Die Welt ci sarebbero 50 persone intossicate, sembra infatti che si tratti di esalazioni di sostanza tossica. La sostanza ancora ignota sarebbe uscita dagli impianti di climatizzazione, è da capire se si tratti di un guasto agli impianti stessi o di un attentato terroristico. Le persone colpite non sarebbero in gravi condizioni, hanno accusato problemi alle vie respiratorie, alcune sono state ricoverate al pronto soccorso.
Si è concluso con una vittoria a sorpresa il 67esimo festival di Sanremo. Vincitore infatti Francesco Gabbani che ha battuto la super favoritissima Fiorella Mannoia indicata come vincitrice ancor prima che il festival cominciasse. Stupisce la vittoria per il tipo di canzone che Gabbani ha presentato, dal titolo Occidentali’s Karma, un brani da discoteca stile filastrocca ma con un testo non babele che ironizza sulle mode e le manie di apparenza degli italiani, eseguito con tanto di ballerino vestito da gorilla al suo fianco. Terzo si è invece classificato Ermal Meta anche lui abbastanza a sorpresa con la canzone Vietato morire che ha vinto anche il renio della critica, mentre la Mannoia ha vinto il premio per il miglior testo. Un festival in definitiva che ha fatto “piazza pulita” dei vecchi, non mandando in finale Al Bano, Gigi D’Alessio e Ron, e negando la vittoria a Fiorella Mannoia. Un festival stile Amici, ha commentato qualcuno.
Più volte annunciata la sua morte, il famigerato califfo dell’Isis, il leader della sanguinaria associazione di assassini islamici Abu Bakr al Baghdadi invece è vivo e vegeto e al sicuro. Si troverebbe in Siria nascosto dopo essere fuggito da Mosul, la capitale del califfato, sotto assedio da parte dell’esercito iracheno da mesi. A dirlo il generale dei servizi di sicurezza iracheni che non ha rivelato dove si trovi, ma secondo altre fonti sarebbe a Raqqa, adesso nuova capitale del califfato. A gennaio si era detto che il califfo era stato ferito in un bombardamento di un convoglio dell’Isis, lo scorso novembre fonti dell’intelligence dicevano che si trovava a Tal Afar. Insomma, un fuga davanti all’avanzata delel forze della coalizione che stanno piano piano liberando tutti i territori dove per oltre due anni il califfo ha seminato il terrore.
Negli Usa, Trump è costretto a cambiare strada e sull’immigrazione è pronto ad una nuova legge. Sarebbe questa la soluzione individuata dal Presidente degli Stati Uniti per evitare il muro contro muro alla corte suprema. La bocciatura da parte della Corte federale sulla legge che aveva vietato l’ingresso a cittadini islamici, provenienti da Paesi considerati a rischio, ha sollevato non poche polemiche, un polverone che non ha lasciato il tycoon fin dal giorno della sua elezione a Presidente. Nel frattempo è psicosi in Paese, dove sono stati arrestati centinaia di immigrati sprovvisti di doccumenti. Un portavoce della Sicurezza Interna, spiega che comunque la stretta fa parte del protocollo regolare in merito all’immigrazione. La maggior parte degli arrestati sarebbero criminali, alcuni accusati di omicidio e violenza domestica.
Ha 15 anni la giovane picchiata e violentata a bordo di un treno sulla linea Milano Mortara. Gli inquirenti sono a caccia degli aggressori, che la vittima avrebbe conosciuto tramite i social. Di loro ha detto di ricordare solo l’accento magrebino. Il fatto si è verificato lo scorso giovedì dopo le 15. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, la ragazza si trovava a bordo dell’ultimo vagone del treno incompagnia di un’amica, che sarebbe scesa in seguito ad Abbiategrasso. Non appena sola, due nordafricani sui 25 anni l’avrebbero insultata, aggredita, picchiata ed infine violentata. La ragazza avrebbe inoltre chiesto aiuto più, ma nessuno ha ascoltato il suo richiamo. La vittima avrebbe inoltre deciso di non dire nulla nemmeno i genitori, convincendosi in un secondo momento, a causa di un malore avuto mentre si trovava a scuola.
A 10 anni dalla strage nello stabilimento della Umbria olii di Campello sul Clitunno, in cui persero la vita cinque operai, la Giustizia italiana non ha ancora completato il suo corso. Era il 25 novembre del 2006. Da allora per i familiari e i parenti delle vittime sono in attesa che il loro dolore trovi delle risposte. A giugno del 2015 la Cassazione ha invece confermato la condanna per Giorgio Del Papa, titolare dell’azienda, considerandolo responsabile di due terzi dell’esplosione. In seguito la pena sarebe stata rideterminata a causa della caduta in prescrizione. Lancia intanto un appello la famiglia di Giuseppe Coletti, una delle vittime rimaste uccise nell’esplosione, che teme possa cadere in prescrizione anche il reato di omicidio colposo plurimo. Nella lunga lettera d’appello di Lorena Coletti, si sottolinea inoltre come i familiari delle vittime abbiano dovuto “subire l’affronto di una richiesta danni milionaria da parte del tirolare dell’azienda”. Se la prescrizione dovesse venire comminata anche per questo reato, si tratterebbe di una “sconfitta dello Stato”.
Fra i partiti si diffonde un clima di scissione. Dai radicali dove la leader storica del movimento Emma Bonino viene sfrattata dalla sede di Largo Rgentina assieme ai suoi “alleati interni” di Radicali italiani. L’ufficializzazone della rottura consumatasi ormai da mesi è stata ufficializzata ieri a Milano nel corso della presentazione del nuovo movimento fondato da della Vedova ” Forza Europa”. A Roma invece è stato Pier Ferdinando Casini a battezzare la nascita del nuovo movimento moderato “centrati per l’Europa”.Il movimento vicino ad Area popolare auspica una riunificazione di tutte le anime di centro che guardano all’Europa come elemento unificante.
Con il risultato classico di 2 a 0, il Napoli venerdì ha vinto nell’anticipo della 24^ di serie A, e facendolo ha messo “pressione” alle avversarie, soprattutto a quella Roma con cui i partenopei stanno duellando per il secondo posto in classifica. Partita strana quella del San Paolo,la squadra di Juric nel primo tempo è riuscita ad imbrigliare gli azzurri, ma nella seconda frazione di gioco, complice anche un leggero calo fisico, ha visto la squadra di Sarri prendere il sopravvento, con Zielinski e Giaccherini. In classifica i partenopei salgono adesso a 51, superando nuovamente la Roma, resta ai “piani bassi” invece il Genoa, che con i suoi 25 punti è in 16^ posizione.
Brutto episodio di cronaca nera occorso prima dello svolgimento della partita di serie B Avellino-Verona. Sconosciuti hanno infatti aggredito il presidente del club scaligero, Maurizio Setti, mentre questi a bordo di un autovettura stava recandosi allo stadio, per assistere alla partita. L’auto del presidente che trasportava anche altre persone, tra cui l’ex campione del mondo e dirigente della squadra Luca Toni, è stata infatti accerchiata nei pressi dello stadio da una ventina di persone. Una volta bloccata l’autovettura, che aveva rallentato a causa di una rotonda spartitraffico, i pseudo tifosi della squadra campana hanno colpito con sputi, calci e pugni il mezzo, nell’aggressione usata anche una bottiglia di birra per frantumare un finestrino. L’autista dell’auto è riuscito a fuggire per fortuna senza conseguenze, ma gli occupanti sono arrivati comprensibilmente spaventati all’interno dello stadio. Sull’episodio indaga la “mobile” della cittadina campana.
La prevista gara di discesa, valevole per la coppa del mondo di categoria, che doveva tenersi ieri a St.Moritz è stata annullata per le cattive condizioni meteo. Sulla pista infatti a farla da padrona fin dalla prima mattina è stata una nebbia fitta e persistente, nebbia che rendeva pericolosa la discesa degli atleti. La gara verrà recuperata oggi alle 13.30, con gli organizzatori che contestualmente hanno anticipato la partenza della discesa femminile, dalle 12.00 alle 11.15. Nella discesa le speranze azzurre si concentrano su i tre azzurri in gara Peter Fill, Dominik Paris e Mattia Casse, con i primi due che puntano quanto meno a salire sul podio.
Una partita di ripresa che molti attendevano dopo l’esordio al Sei Nazioni, ripresa che non solo non c’è stata, ma se possibile ha evidenziato i limiti di una squadra quella dell’Italrugby sempre più lontana, a centrare quella “valenza internazionale” cui il tecnico O’Shea punta. 9 mete subite per un punteggio finale di 10 a 63, ma quello che impressiona ancor di più è la fragilità mentale e difensiva di campioni, che ancorché di spessore elevato, non sembrano riuscire a dare il meglio in azzurro. Da parte loro gli irlandesi si dimostrano la squadra fortissima che si conosceva, organizzatissimi in difesa, potenti fisicamente e sempre in partita. L’Italia dopo oggi resta desolatamente ultima, ed è molto difficile ipotizzare che tra due settimane a Twickenham con l’Inghilterra, la nostra nazionale possa evitare il famigerato “cucchiaio di legno”.