Torna il controllo delle frontiere nell’area Schengen con la verifica dei documenti. Si tratta di una misura anti terrorismo che entra in vigore oggi 7 aprile 2017. Dunque attraversare un confine da una zona extra Schengen all’area di libero transito dell’Unione Europea sarà più complesso rispetto al passato. Il nuovo regolamento anti terrorismo, come riferisce La Stampa, è stato approvato dall’Unione Europea lo scorso 15 marzo e prevede il controllo “sistematico” dei documenti di tutte le persone che attraversano le frontiere: la verifica avverrà sia in entrata che in uscita e riguarderà anche i cittadini dei paesi che fanno parte dell’area Schengen. Alle frontiere non sarà quindi più effettuato solo un “controllo visivo” da parte degli agenti ma saranno verificati, e incrociati con almeno tre diversi database, tutti i documenti. Il controllo delle frontiere sarà applicato sia in quelle terrestri che in quelle aeree, cioè negli aeroporti, che nei porti. La reintroduzione dei controlli nell’area Schengen è una misura che è stata decisa principalmente per contrastare il fenomeno dei foreign fighters ma non solo: con il controllo delle frontiere si vuole anche vigilare sui fenomeni migratori.
La reitroduzione del controllo delle frontiere riguarda vari paesi che sono membri dell’Unione Europea ma che non fanno parte dell’area Schengen. Per esempio alla frontiere che separa la Slovenia dalla Croazia chi vorrà passare sarà sottoposto al controllo dei documenti visto che entrambi i Paesi sono membri dell’Ue ma la Croazia non fa parte di Schengen. I documenti saranno scansionati e controllati in tre diversi database: il Sistema Informativo Schengen (Sis), la banca dati dell’Interpol sui documenti di viaggio rubati e smarriti, e le varie banche dati nazionali. La nuova misura anti terrorismo, come riportato dalla Radiotelevisione Svizzera, riguarda anche gli aeroporti svizzeri. Ad annunciarlo è stato il Dipartimento federale di giustizia e polizia: il Consiglio federale ha infatti approvato una modifica del regolamento europeo che prevede questo tipo di controlli. Alla verifica dei documenti saranno sottoposti da oggi 7 aprile 2017 anche i cittadini dell’Unione Europea e dell’Associazione europea di libero scambio mentre finora erano previsti soltanto per i cittadini di Stati terzi.