FRATELLI OCCHIONERO/ Giulio e Francesca Maria: scarcerazione respinta, processo a giugno (Oggi, 7 aprile 2017)
Fratelli Occhionero, Giulio e Francesca Maria: respinta la richiesta di scarcerazione, processo con rito immediato a giugno. Ultime notizie oggi, 7 aprile 2017

Novità nell’inchiesta che vede coinvolti i fratelli Occhionero, Giulio e Francesca Maria: i due restano in cella dopo che è stata respinta la richiesta di scarcerazione e a giugno inizierà il processo. I fratelli Occhionero sono accusati di aver condotto attività di cyberspionaggio nei confronti di molte cariche e istituzioni dello Stato: avrebbero tentato di violare anche le mail degli ex premier Matteo Renzi e Mario Monti, del presidente della Bce Mario Draghi. I due carcere dal 9 gennaio scorso: i reati contestati sono “procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico aggravato ed intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche”. La prima udienza del processo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ansa, è stata fissata il prossimo 27 giugno: sarà un giudizio immediato, come chiesto e ottenuto dalla Procura, con il quale sarà quindi saltata l’udienza preliminare e il processo si svolgerà direttamente in aula. Il Gip nei giorni scorsi ha respinto la richiesta di scarcerazione che i legali dei fratelli Occhionero avevano avanzato: qualche settimana fa il Tribunale del Riesame aveva già ribadito il carcere per i due.
Il respingimento della richiesta di scarcerazione è stato motivato con il fatto che la presunta attività illecita svolta dai fratelli Occhionero rappresenterebbe “un significativo pericolo” per la sicurezza dello Stato. “La tipologia dei sistemi infettati – scrivono i giudici del tribunale della Libertà – induce a ritenere significativo il pericolo per la sicurezza dello Stato e colora la condotta delittuosa in maniera particolarmente grave aprendo anche a scenari inquietanti”. I giudici aggiungono poi che i fratelli Occhionero “hanno dimostrato particolari conoscenze informatiche e l’esistenza di un apparato complesso e ben architettato, anche al fine di eludere le investigazioni, utilizzando una serie di domini e accorgimenti intesi a rendere difficile l’individuazione dell’utilizzazione del malware e gestendo un numero rilevante di dati esfiltrati”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultime notizie
-
Nuovo codice della Privacy/ I Call center dovranno dire da dove hanno preso i dati25.03.2023 alle 19:13
-
Diretta/ Italia Romania Under 18, streaming video tv: gli Azzurrini vogliono il bis25.03.2023 alle 02:33
-
"Open Arms mentì, barchino non in pericolo"/ Processo Salvini: accusa smentisce Ong…26.03.2023 alle 00:23
-
Probabili formazioni Italia Romania U18/ Bis per gli azzurrini dopo il tris26.03.2023 alle 00:52
-
EXTRAPOLATIONS - OLTRE IL LIMITE/ La serie sul nuovo "ruolo" della fantascienza26.03.2023 alle 01:52
Ultime notizie
-
OMELIE LAICHE/ Nel pianto di Gesù per Lazzaro, la compassione di Dio per l'uomo26.03.2023 alle 01:53
-
SCUOLA/ Lucilla e Sara: per recuperare dopo il Covid non basta una barca di compiti26.03.2023 alle 01:53
-
LETTURE/ Escher e la giustizia italiana: ci resta solo un dedalo di scale?26.03.2023 alle 01:54
-
INVERNO DEMOGRAFICO/ Quelle scelte politiche e culturali che non aiutano la famiglia26.03.2023 alle 01:57
-
LAVORO E SVILUPPO/ Il ruolo dei salari nella grande transizione del capitalismo26.03.2023 alle 04:39
I commenti dei lettori