Papà Roberto, dopo che l’ex moglie Fatima ha rapito i suoi figli portandoli in Marocco, è un uomo distrutto dal dolore, ma non per questo ha voglia di arrendersi. La sua, come riportato da Le Iene Show nel servizio di Pablo Trincia andato in onda ieri su Italia Uno, è una battaglia comune a tanti:”Ci sono migliaia di genitori di bambini che hanno questa problematica in Italia. Io sono fortunato, perché ho un lavoro che mi ha permesso di trovarmi dei legali e tante cose del genere. Uno che non ce l’ha cosa fa? Un dipendente, una persona normale, l’80/90% degli italiani se si trova in un problema del genere…è finita”. Il problema, adesso, è che i bambini possano essere plagiati e messi contro il padre: l’appello allo Stato italiano di Roberto, che chiede che la decisione del giudice di affidargli i figli venga rispettata, resterà inascoltato o troverà risposta? (agg. di Dario D’Angelo)
Il servizio mostrato ieri sera a Le iene Show racconta un altro caso assurdo di rapimento forzato di figli, trasportati nei paesi d’origine dei vari genitori. Di solito però è il padre, spesso musulmano, che non accetta di fare vivere i propri bambini in uno stato cristiano e anche contro la volontà della madre rapisce i figli e li porta via. Ecco, in questo caso si ribaltano i ruoli ed è infatti la madre a non poter sopportare di vedere l’affido lasciato dai giudici al padre italiano. Fatima, marocchina, decide allora di rapirli e portarli in Marocco senza più lasciare i ben che minimo straccio di una traccia o un messaggio al marito Roberto. La iena Pablo Trincia affronta il caso e intervista l’uomo, disperato, senza più i figli di 11 e 9 anni, dopo il rapimento messo in scena dalla madre: «Non so nemmeno dove siano», racconta Roberto ai microfoni de Le Iene. Non solo, pare che la madre abbia convinto i ragazzini che è il padre a non volerli più vedere e per questo sono dovuti scappare in Marocco. «Fa molto male, i bambini sono stati plagiati. La ragione dice che lei è una persona da aiutare, lo stato italiano purtroppo non mi aiuta a riportare i bambini in Italia. Tutta questa storia mi è costata 150.000 euro».
Proprio l’assenza dello stato, sia italiano che marocchino, resta uno dei punti di maggior fatica e disperazione per l’uomo che continua a non avere idea di come poter raggiungere o rivedere i propri figli. Al termine del servizio il padre rivolge comunque un appello ai suoi bimbi (e ovviamente anche alla madre Fatima), e scoppia in lacrime: «Papà ci sarà sempre e lotterà per voi. So che siete arrabbiati con me ma ho fatto di tutto per riportarvi di Italia. I vostri amici vi chiedono come state, anche al nonno mancate tanto. Io non mollo e ci sarò sempre per voi. Ci ritroveremo».