Grande paura ieri mattina all’interno del teatro La Fenice di Venezia, dove un principio d’incendio sviluppatosi in un locale tecnico collocato in una zona periferica del palazzo ha fatto tornare alla mente l’incubo che 22 anni fa, esattamente il 29 gennaio del 1996, fece di un gioiello italiano della cultura un cumulo di cenere. A commentare l’accaduto è stato anche Alberto Bonisoli, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, che su Facebook ha scritto:”Come hanno già detto: dalla storia si impara. Ed è grazie alla storia se il principio di incendio scoppiato questa mattina in un locale del Teatro La Fenice di #Venezia è stato domato in circa 15 minuti. Il mio ringraziamento va soprattutto ai due tecnici che hanno fatto scattare per tempo il protocollo di sicurezza e sono riusciti così a contenere le fiamme prima dell’arrivo dei #VigilidelFuoco che hanno spento il rogo. A loro va la mia gratitudine e il mio augurio di una pronta guarigione. Un ringraziamento particolare va ai Vigili del Fuoco, alla loro tempestività e alla loro consueta professionalità. Grazie a questi sforzi e al coordinamento tra gli attori in campo sarà possibile fin da domani provvedere alla sostituzione della parte di impianto elettrico danneggiato e il teatro potrà tornare pienamente efficiente già a partire da giovedì”. (agg. di Dario D’Angelo)
“ZONA FIAMME OFF-LIMITS”
Grande paura a Venezia per il principio d’incendio al Teatro La Fenice domato dai vigili del fuoco, intervenuti in massa per sedare le fiamme originatesi a causa di un default degli alimentatori dovuto – secondo una prima ricostruzione fornita dal sovrintendente Fortunato Ortombina – ad un aumento di temperatura o ad un eccesso di umidità. Come riportato da Il Corriere della Sera, è stato lo stesso sovrintende a chiarire che per una fortunata casualità nessuno ha avuto la peggio:”Oggi è giorno di riposo per l’orchestra e il coro all’ora in cui c’è stato il principio d’incendio stava entrando il personale amministrativo. Ma il locale tecnico dove è avvenuto tutto si trova in una zona periferica del palazzo e non ha comunicazione alcuna con il teatro. Abbiamo comunque fatto evacuare tutti. Senza sicurezza non si fa arte, la sicurezza è la nostra totale priorità. Ora siamo in attesa di capire cosa è successo. Quel locale tecnico è il cuore nevralgico del teatro, una stanza a tenuta stagna, dove non può entrare nessuno, davanti alla postazione di guardia presidiata 24 ore su 24. Lì dentro non potrei entrare neanche io se volessi”. (agg. di Dario D’Angelo)
CANCELLATI DUE CONCERTI PREVISTI PER DOMANI
I due concerti previsti per domani al Teatro La Fenice vengono ovviamente fatti saltare e spostati al Conservatorio in Campo Santo Stefano: lo ha comunicato il board ufficiale del teatro veneziano, avvisando che la normale attività del teatro dovrebbe riprendere regolarmente giovedì prossimo con “Il barbiere di Siviglia”. «Abbiamo subito evacuato il personale e chiuso alle visite guidate La Fenice pur sapendo che la zona era circoscritta e già in sicurezza. Ma prima di tutto viene la sicurezza degli addetti», ha confermato il sovrintendente del teatro La Fenice in una breve nota lasciata all’Ansa. L’incendio ha preso forma nella stanza blindata del sistema elettrico d’emergenza, un default improvviso che ha fatto temere il peggio nei primi istanti del rogo. I due intossicati stanno bene e nelle prossime ore dovrebbero già lasciare l’ospedale veneziano dove sono stati trasportati questa mattina. Per evidenti problemi tecnici, nel frattempo, la vendita dei biglietti online e sul posto è sospesa per la giornata di oggi.
QUI IL VIDEO DELL’INCENDIO AL TEATRO LA FENICE DI VENEZIA
DETERMINANTI ANCORA I VIGILI DEL FUOCO
La situazione delicata vista al teatro La Fenice ha subito fatto pensare a 22 anni fa quando una tragedia colpì proprio la città lagunare nello stesso luogo. Per fortuna sono arrivati i vigili del fuoco che sono stati determinanti nelle operazioni di sviluppo della situazione. È stato importante anche l’arrivo delle forze dell’ordine che hanno lavorato a supporto proprio dei pompieri. Carabinieri, Polizia di Stato e Municipale hanno regalato un intervento preciso e puntuale. Inoltre il personale del 118 del Suem ha portato all’ospedale Civile di Venezia due tecnici che avevano inalato fumo ed erano quindi intossicati. Sul posto sono arrivate due autopompe e 14 operatori attorno alle ore 9.10. L’intervento è stato tempestivo e circoscritto nel locale dove sono presenti i gruppi di continuità di Ups. I vigili del fuoco con un autoprotettore hanno domato le fiamme con grande intelligenza e professionalità. (agg. di Matteo Fantozzi)
SCONGIURATO MAXIROGO
22 anni dopo la tragedia del Teatro La Fenice torna la paura, per fortuna solo temporanea, nella meravigliosa struttura in pieno centro a Venezia: un principio di incendio si è verificato questa mattina nel locale tecnico del teatro veneziano, con numerose squadre di Vigili del Fuoco che sono accorse subito per scongiurare quanto di più tremendo possa succedere in una struttura così antica e prestigiosa come La Fenice. La situazione sarebbe comunque sotto controllo, spiega all’Ansa il sovrintendente Fortunato Ortombrina: le fiamme e il fumo si sono sviluppati in un locale tecnico dove sono installati i gruppi di continuità, al lavoro ora circa una dozzina di pompieri per mettere tutto quanto in sicurezza. «L’episodio è accaduto questa mattina attorno alle 8.30 nella stanza dei quadri elettrici, all’interno di un armadio c’è stato un principio d’incendio subito domato, in un locale periferico rispetto al teatro. L’area interessata si trova al piano terra, è a tenuta stagna sia dal punto di vista edile che di sicurezza, tanto che nessuno può accedervi. Il luogo dell’incendio è poco distante dall’ingresso artisti, dove chi controlla ha potuto verificare immediatamente la presenza di fumo, dettato dalle plastiche dei cavi elettrici», spiega il sovrintendente, annunciando che due tecnici sono stati intossicati e portati per precauzione in ospedale.
VENEZIA, 22 ANNI FA MAXI INCENDIO
«Con la storia si impara e così il principio di incendio è stato circoscritto e bloccato all’istante»: era il 29 gennaio 1996 quando le fiamme si levarono nel cielo invernale di Venezia, riducendo in cenere il teatro gioiello mondiale dell’acustica. 200 anni di storia di cui rimasero solo i muri portanti in uno dei più gravi incendi storici del nostro Paese: sono passati 22 anni e quando stamattina un nuovo rogo ha iniziato a propagarsi si è temuto il peggio. Mentre nel 1996 fu dolosa l’origine dell’incendio – titolare della Viet, Enrico Carella aiutato da suo cugino e unico dipendente, Massimiliano Marchetti, temeva le penali che avrebbe dovuto pagare per il lavoro in teatro e diede fuoco al teatro veneziano – oggi è un “semplice” malfunzionamento ad aver fatto agitare il Comune sulla Laguna. «L’intervento è stato immediato – aggiunge ancora Ortombrina – e ora si stanno valutando i danni e le cause ma il teatro, che oggi non ha programmazione, non ne risentirà». Ricordiamo che La Fenice di oggi è un teatro ricostruito esattamente com’era prima del maxi rogo, riaperto dopo numerose controversie giudiziarie, il 14 dicembre 2003 con uno splendido concerto diretto dal maestro Riccardo Muti.