Jennifer Lawrence o Bebe Vio? Non è che ci voglia molto a capire chi è l’attrice hollywoodiana e la campionessa di scherma per disabili, se viene postata una foto della prima su facebook. E questo non significa che Bebe non sia altrettanto carina, dato che lo è. Ma chiunque (visto anche la sovraesposizione mediatica di cui gode la sportiva dopo le sue vittorie non è certo da poco, in dozzine di spot pubblicitari) saprebbe indicare chi è chi. Chiunque? A giudicare da non pochi commenti alla foto provocatoria postata dalla pagina Facebook “fotografie segnanti” specializzata in foto ad alto contenuto ironico, a volte anche cinico, si direbbe di no. Una foto della Lawrence con la camicia tirata giù che le lascia il seno (coperto) bene in vista e il commento: “La bellissima Bebe Vio”. Bene, c’è chi ha commentato stupito: “Ma non è Bebe Vio!”. E grazie al cavolo viene da commentare.
LA STOCCATA IMPROVVISA DI BEBE VIO
Il colpo di scena però è l’intervento straordinariamente ironico della stessa Bio che ha commentato: “Magari avessi quelle tette raga”. Ovviamente dalla pagina “fotografie segnanti” la foto è stata subito ripresa da quella altrettanto ironica “commenti memorabili” per sottolineare il simpaticissimo commento della schermitrice. Che ha un doppio valore: primo non se la prende per le tette, secondo sposta la battuta sul suo handicap, non avere le braccia, sostituite da una protesi. Colpisce dunque due volte: ignora l’immagine sessista della attrice e scherza sul proprio handicap. Non sono molti quelli che sarebbero stati capaci di tanta auto ironia e infatti centinaia sono i commenti di chi la applaude: “solo chi è intelligente e sveglio sa cos’è l’autorionia” dice uno. Ma soprattutto colpisce il commento di una persona che dice che “se avessi avuto i tuoi problemi sarei la persona più acida e inc…ta di questo mondo e odierei tutti”. Tutto l’opposto Bebe che ha sempre dimostrato come il suo handicap non incida per niente sulla sua visione positiva della vita e la sua capacità di combattere come chiunque altro per raggiungere i suoi obbiettivi. E adesso anche autoironica.