Governo compatto: la manovra non cambia nonostante la bocciatura dell’Ue. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha evidenziato i propositi dell’esecutivo nel corso di un intervento al Forum Eurasiatico di Verona: “La manovra economica darà serenità e stabilità all’Italia, non abbiamo bisogno di aiuti esterni”. Dello stesso aviso il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, che ha evidenziato che “era previsto che l’Ue del rigore bocciasse una manovra espansiva”. Prosegue il ministro in quota M5s ai microfoni de Il Sole 24 Ore: “Il provvedimento resta quello approvato, caso mai si rafforza. E’ l’Europa che deve cambiare dismettendo le disastrose politiche dell’austerity per abbracciare la crescita: questo è il nostro obiettivo”. Fraccaro poi sottolinea che “non c’è uno scontro tra istituzioni ma un confronto tra modelli economici. Dialogheremo per far valere le nostre ragioni”. E “l’Italia non è affatto isolata perché la battaglia sul deficit e la crescita, nei fatti, è stata condivisa da diversi Paesi prima di noi e lo sarà in futuro”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DI MAIO: “MANOVRA NON CAMBIA SU DEFICIT”
Il governo italiano è tornato a commentare la manovra, con la bocciatura Ue che complica i piani di Lega e M5s. Intervistato da Repubblica, il premier Giuseppe Conte ha sottolineato: “Sicuramente se lo spread sale, o se comunque si mantiene alto a questo punto, è un problema, quindi dobbiamo augurarci che scenda. Abbassiamo tutti i toni. Facciamo sistema affinché ciò avvenga. Io sto lavorando perché lo spread si abbassi. Vogliamo e dobbiamo mandare un messaggio di fiducia”. E anche il vice premier Luigi Di Maio è tornato sul 2,4 per cento, con il ministro del Lavoro che ha ribadito la volontà dell’esecutivo di non cambiare strada: “Io non credo che si debba parlare di cambiare la manovra sul tema del 2,4% del deficit, per due motivi: uno perché manteniamo le promesse, due perché siamo uno stato sovrano”, riporta Il Fatto Quotidiano. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
TRE SETTIMANE PER NUOVA BOZZA
Nonostante quello che si possa pensare, è un Jean-Claude Juncker molto provato quello a seguito della bocciatura della manovra italiana da parte della Commissione Europea. Il presidente della CE, come riporta la Stampa nella sua edizione online, si sarebbe sfogato con chi a lui vicino, dicendo: «Non avrei mai pensato di arrivare fin qui, mai». Juncker viene descritto da chi gli è stato a fianco in queste ore come «estremamente amareggiato», deluso dall’applicazione di questa clausola di salvaguardia, che sembrava essere stata inserita nel regolamento, ma mai applicabile. E invece la commissione ha dovuto sfoderarla per la prima volta, a conferma di un periodo di crisi dell’Unione: «Per la terza volta nel giro di un anno e mezzo – spiega un’alta fonte Ue al quotidiano torinese – abbiamo attivato una di quelle norme scritte con la speranza di non essere mai utilizzate. Prima l’articolo 50, che ha sancito l’avvio della Brexit. Poi l’articolo 7, attivato contro la Polonia per le violazioni dello Stato di diritto, che il Parlamento europeo vorrebbe applicare anche all’Ungheria». E ora tocca all’Italia… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UE BOCCIA LA MANOVRA
Alla fine, la tanto annunciata bocciatura della manovra da parte dell’Europa, è arrivata. Nella giornata di ieri la Commissione dell’Unione Europea, ha fatto recapitare un documento ufficiale in cui viene comunicato il respingimento del Documento programmatico di bilancio italiano, elencandone i motivi e chiedendone uno nuovo. «Chiediamo di sottomettere di nuovo il documento programmatico di bilancio – dice una fonte – è la prima volta che lo facciamo. E’ una mossa senza precedenti». Il governo italiano ha ora tre settimane di tempo per stilare una nuova bozza in linea con i parametri richiesti da Bruxelles, anche se, stando alle dichiarazioni rilasciate in queste ore dai principali esponenti del governo, l’intenzione sembra ben altra.
COSA RISCHIA L’ITALIA?
Ma in cosa incorrerà l’Italia se non dovesse rispettare i parametri imposti dall’Unione Europea? Secondo quanto scriveva ieri il Financial Times, il governo europeo potrebbe multare in maniera molto salata (si parla di svariati milioni di euro), l’Italia, che di conseguenza sarebbe costretta a sborsare dei liquidi che potrebbero essere dedicati ad altro. Nel frattempo lo spread è tornato a salire, soprattutto dopo la bocciatura divenuta ufficiale, sfondando il muro dei 310 punti base, mentre il rendimento del Btp a 10 anni era in rialzo a 3.55%. L’Italia ha replicato alla lettera della commissione UE, confermando le cifre scritte nel documento programmatico, e ammettendo che le riforme non sono in linea con le regole del patto, specificando però che il deficit indicato è un tetto massimo oltre cui non si andrà.