Dopo la collisione di ieri sera in mare aperto, al largo della Corsica, tra una nave Ro-Ro di nome Ulysse battente bandiera Tunisina e la porta container cipriota CLS Virginia di bandiera cipriota, proseguono senza sosta le operazioni di contenimento e bonifica dell’inquinamento in ragione dello sversamento di olio carburante. Sul suo profilo Twitter è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha dichiarato:”Abbiamo inviato 3 nostre navi antinquinamento sul posto della collisione in acque francesi al nord della Corsica. L’obiettivo è recuperare la fuoriuscita stimata di 600 metri cubi di gasolio. Grazie anche alla Guardia Costiera che monitora con aereo e mezzi navali”. La prefettura marittima di Tolone fin dai primi minuti successivi alla collisione ha parlato di “uno squarcio di diversi metri nello scafo di Csl Virginia”. (agg. di Dario D’Angelo)
MAREA NERA NEL TIRRENO
La chiazza nera sarebbe di circa seicento metri cubi di carburante e “viaggia” in acqua dalla Corsica verso le coste italiane del Mar Tirreno: l’allarme inquinamento è tutt’altro che “lieve” dopo lo scontro in mare aperto tra i due mercantili del greggio. Pare confermata la versione secondo cui la Cls Virginia fosse ancora ferma al momento della collisione con la Ulysse che, per motivi da chiarire, ha perso il controllo-non ha visto l’altro cargo e l’ha colpita sulla fiancata provocando lo squarcio e l’uscita pericolosa del carburante in mare. «Nello specchio di mare a nord della Corsica si sono subito dirette diverse unità di entrambi i paesi», spiega il Quotidiano.net: tra questi mezzi diversi sono specializzati nelle operazioni di contenimento delle sostanze inquinanti e nella bonifica delle acque, come ad esempio la nave Giulio Ingianni salpate poco fa dal porto di Livorno in direzione dell’incidente vicino alla Corsica. (agg. di Niccolò Magnani)
ALLARME INQUINAMENTO
Una chiazza d’olio e carburante di dieci chilometri quadrati in pieno Mar Tirreno: è questo il frutto dell’impatto, avvenuto ieri mattina nelle acque poco distanti dalla Corsica, tra un’imbarcazione tunisina e un’altra cipriota. Lo riferisce Il Giornale, sottolineando che lo sversamento ha avuto origine a causa dello scontro verificatosi 28 km a nord-ovest di capo Corso, la punta settentrionale della Corsica. Secondo la Guardia costiera italiana, la nave portacontainer Csl Virginia, battente bandiera cipriota, avrebbe perso in seguito all’impatto con la nave ro-ro Ulysse (battente bandiera tunisina) circa 600 metri cubi di fuel oil. Come riportato da “The Medi Telegraph”, una fonte ha dichiarato ai media francesi che la Virginia era ferma:”È possibile che il traghetto procedesse a una velocità tale da rendere inevitabile l’impatto”. (agg. di Dario D’Angelo)
INCIDENTE IN MARE: SCONTRO TRA NAVE TUNISINA E CIPRIOTA
Incidente in mare tra due navi in acque internazionali vicino alla Corsica. La collisione è avvenuta 14 miglia al largo di Capo Corso tra la motonave Ulisse che porta camion e auto e la motonave portacontainer Cls Virginia. Stando a quanto riportato dall’Ansa, al momento non risultano feriti. La Capitaneria di Genova riferisce che la Ulisse avrebbe colpito la Virginia che, per motivi ancora da accertare, forse era ferma in mare. La Francia sta gestendo le operazioni di soccorso, ma ha chiesto supporto anche all’Italia per fronteggiare l’inquinamento a causa del carburante che sarebbe fuoriuscito da una delle due navi. Da Livorno e Porto Aranci sono partiti mezzi, ma sono in partenza anche da Genova. Su direttiva del ministro dell’Ambiente italiano, sono state inviate anche tre unità navali d’altura: si tratta di mezzi della Castalia, adibiti al contenimento dello sversamento. Sono la Nos Taurus di Livorno, la Bonassola di Genova e la Koral da Olbia.
INCIDENTE IN MARE VICINO CORSICA: COLLISIONE TRA DUE NAVI
Dopo l’incidente in mare tra due mercantili di nazionalità straniera, che ha provocato lo sversamento di carburante in mare, è stato attivato il piano di intervento “Ramogepol”, istituito tra Francia, Italia e Principato di Monaco per la lotta contro gli inquinamenti marini accidentali nel Mediterraneo. La collisione è avvenuta all’alba di oggi in acqua di responsabilità francese, e infatti al momento le autorità francesi coordinano le operazioni di contenimento dell’inquinamento. La Centrale operativa della Guardia costiera italiana ha quindi disposto l’invio sul posto di un proprio aereo Atr42 per l’attività di monitoraggio e contenimento dello sversamento. Al momento comunque non risultano danni fisici agli equipaggi delle due navi. Lo ha reso noto la Guardia costiera in un comunicato.