Truffa bonus 80 euro. Scoperta una maxi truffa milionaria ai danni dello stato. Gli uomini della guardia di finanza di Foggia (in Puglia) hanno sgominato una banda di truffatori che si è intascata milioni di euro grazie al famoso bonus di 80 euro introdotto dal governo Matteo Renzi (previsto per i salari al di sotto dei 26mila euro). I militari, come sottolineato dai principali organi di informazione, a cominciare dall’edizione online di TgCom24, hanno sequestrato beni mobili e immobili per un valore totale superiore agli 1.5 milioni di euro, tutti intestati a otto imprenditori. Il gruppo è stato denunciato per indebita compensazione e le indagini hanno potuto accertare un complesso sistema di frode, con ben 2.100 false assunzioni, e la conseguente compensazione delle imposte con crediti inesistenti. Le Fiamme Gialle di Foggia hanno potuto accertare che otto aziende della provincia non versavano le tasse dovute a seguito del bonus di 80 euro ricevuto sui lavoratori assunti.
TRUFFA BONUS 80 EURO
Il piano delle otto aziende, che operano nel settore dei servizi, sembrava filare liscio fino a che la finanza foggiana del Nucleo di Polizia Economico-Finanziari, non si è insospettita a seguito nel numero troppo elevato di dipendenti impiegati, precisamente 2.144, per cui le stesse imprese di cui sopra sostenevano di aver già anticipato il bonus fiscale riguardante gli anni 2016 e 2017, e ne chiedevano ora il compenso, per un valore totale di 1.5 milioni di euro. L’indagine era nata dopo una segnalazione partita a seguito di alcuni controlli effettuati nei confronti di un consulente del lavoro, che trasmettendo le dichiarazioni fiscali per conto delle otto imprese, aveva omesso di versare le imposte dovute appunto per gli 80 euro introdotti dall’ex premier Matteo Renzi. Il gip, dopo aver accolto le richieste della procura, ha emesso il provvedimento per il sequestro dei beni e così facendo lo stato recupererà l’enorme ammontare perso.