Dopo l’estate e l’autunno più “caldi” della storia recente per gli sbarchi dei migranti in Italia (e non solo), la nave “simbolo” dei salvataggi nel Mediterraneo, l’Aquarius, è costretta a chiudere l’attività perché «senza bandiera da oltre due mesi». Lo hanno annunciato nelle scorse ore le due Ong che hanno operato negli ultimi tempi sulla Aquarius, Msf (Medici Senza Frontiere, ndr) e Sos Mediterranée, ovvero anche le due che più di tutte hanno battagliato contro la politica dei porti chiusi del Ministro Salvini. «La decisione è arrivata dopo due mesi in porto a Marsiglia senza riuscire a ottenere una bandiera e mentre uomini, donne e bambini continuano a morire in mare», spiegano i responsabili di Msf, su tutti Claudia Lodesani che si sofferma anche sulle conseguenze di tale chiusura, «Una scelta dolorosa ma purtroppo obbligata, che lascerà nel Mediterraneo più morti evitabili, senza alcun testimone».
SALVINI ESULTA PER LA CHISURA DI AQUARIUS
La stessa nave Aquarius, ricordiamo, era stata al centro delle cronache nazionali giusto lo scorso 20 novembre dopo l’annuncio del sequestro con tanto 14 persone indagate per “rifiuti infettivi a bordo”. Il direttore Msf si era difeso dalle accuse e aveva invocato come vi sia una volontà decisa della politica e della procura (Salvini e il pm di Catania Zuccaro, ndr) di voler attaccare chi salva vite piuttosto che i veri trafficanti criminali di uomini. «Finché le persone continueranno a morire in mare o a subire atroci sofferenze in Libia, cercheremo nuovi modi per fornire loro l’assistenza umanitaria e le cure mediche di cui hanno disperatamente bisogno», conclude ancora la Lodesani dopo l’annuncio della chiusura di attività della Aquarius dopo ben 30mila salvataggi in mare dal 2016 ad oggi. Il direttore di Msf Gabriele Eminente ha sentenziato: «oggi è un giorno buio. Non solo l`Europa ha fallito nel garantire la necessaria capacità di ricerca e soccorso, ma ha anche sabotato chi cercava di salvare vite umane». Chi esulta invece è il Ministro degli Interni che sui propri canali social, confermando la propria linea di battaglia totale contro i trafficanti ma anche le Ong che operano nel Mediterraneo: «La nave #Aquarius chiude le attività. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti. Bene così.», scrive Salvini.