Anna Rosa Fontana/ Uccisa a coltellate dall’ex: 5 anni prima l’aveva ridotta in fin di vita (Le Iene)

- Emanuela Longo

Anna Rosa Fontana: la storia di una donna uccisa a coltellate dall’ex compagno che cinque anni prima aveva tentato il delitto lasciandola miracolosamente viva.

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La storia di Anna Rosa Fontana torna ad essere di grande attualità sebbene siano trascorsi oltre sette anni dalla sua morte. Era il 7 dicembre 2010 quando la donna, allora 38enne, fu uccisa a Matera dal suo ex convivente, il 53enne Paolo Chieco, con sei coltellate. Una storia di femminicidio che ricorda tristemente quella di tante altre “Anna Rosa” d’Italia ma che stasera sarà narrata e ricordata nel corso della nuova puntata stagionale della trasmissione Le Iene Show, da un testimone di quel terribile delitto, il figlio della vittima Antonio. L’omicidio di Anna Rosa avvenne proprio davanti al portone di casa, di fronte al figlio, all’epoca dei fatti ancora minorenne. Quella, però, fu la seconda volta in cui lo stesso uomo con il quale la vittima era stata legata sentimentalmente, tentava di mettere la parola fine alla sua vita.

Già nel luglio di cinque anni prima Chieco aveva tentato di uccidere la sua compagna nelle medesime incredibili modalità, ovvero accoltellandola per 15 volte dentro casa e riducendola in fin di vita. In quell’occasione però, Anna Rosa fu così forte da sopravvivere. Un miracolo, secondo i suoi familiari, ma il destino per lei sembrava essere già segnato. Nel dicembre del 2010, infatti, di coltellate l’uomo ne inflisse sei, ma questa volta si rivelarono per lei fatali.

ANNA ROSA FONTANA, LA RABBIA DEL FIGLIO 7 ANNI DOPO (LE IENE SHOW)

Anna Rosa Fontana non fu uccisa solo il 7 dicembre 2010. Almeno altre due volte conobbe la morte: quando il suo ex compagno la accoltellò lasciandola miracolosamente viva cinque anni prima del suo delitto, e quando a condannarla fu la stessa giustizia che invece avrebbe dovuto proteggerla. Perché Anna Rosa, dopo il tentato omicidio, non se ne stette in silenzio, ma denunciò. E di denunce ne arrivarono molteplici, molte rimaste purtroppo inascoltate. Nel 2006 Paolo Chieco fu condannato per tentato omicidio, ma non alla pena di 12 anni e sei mesi prevista bensì a soli 4 mesi di reclusione in carcere e 19 mesi ai domiciliari, avendo usufruito di tutta una serie di sconti di pena ed indulto.

La vera beffa fu rappresentata dal fatto che l’uomo condannato ai domiciliari, scontò la sua pena ad appena 300 metri dall’abitazione di Anna Rosa. Nel 2008 tornò ad essere nuovamente un uomo libero e nonostante le nuove denunce da parte della ex compagna la donna continuò ad essere spiata e minacciata, persino con una corda al collo. Dopo gli avvertimenti, Chieco passò nuovamente ai fatti: percorse i 300 metri che lo separavano dalla sua ex compagna e la uccise senza pietà. “L’ha perseguitata per tanti anni. Se avessero fatto qualcosa, a quest’ora un abbraccio di nostra madre lo potevamo ancora avere”: oggi Antonio ha 24 anni e tanta rabbia dentro. Per la prima volta ha rotto il silenzio ed ha parlato ai microfoni del programma Le Iene, in un servizio realizzato da Nina Palmieri. “Spero che venga fatta giustizia, se esiste la giustizia”, è l’ultima speranza del giovane.





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