TORINO, TRAPIANTO DI RENE DA SVEGLIO: HA MALATTIA RARA, NO ANESTESIA/ Molinette, mix tra due tipi di sedazione
Torino, paziente ha malattia rara: trapianto di rene da sveglio all’Ospedale Molinette. 40enne con Sindrome di Prune-Belly, intervento perfettamente riuscito

Ci sono diversi casi a livello medico in cui l’anestesia non è applicabile a pazienti che possono avere dei problemi, anche gravi, nel tollerarla. La Sindrome di Prune-Belly di cui il paziente all’ospedale Molinette di Torino soffriva è uno di questi casi. A livello medico, l’approccio con due tipi di sedazione locale, di tipo peridurale e spinale, pur non raggiungendo i risultati ottimali dell’anestesia totale, riesce a rivelarsi un’alternativa efficace, che permette di sottoporre ad operazioni complesse pazienti che non avrebbero potuto giovarsi di tali interventi in condizioni normali. Con questo tipo di approccio si evitano tutte le possibili complicazioni respiratorie che malattie rare come la Sindrome di Prune-Belly, ma anche altri tipi di problematiche, possono presentarsi in pazienti che non possono tollerare l’anestesia totale. (agg. di Fabio Belli)
LA SINDROME DI PRUNE-BELLY
L’uomo operato per un trapianto di rene senza anestesia totale all’Ospedale Molinette di Torino è affetto dalla Sindrome di Prune-Belly che ha costretto i medici di ricorrere a questo intervento chirurgico d’avanguardia. Questa patologia colpisce un individuo circa ogni 35-50mila e colpisce soprattutto gli uomini, addirittura in percentuale il 97% ad accusarla. E’ nota anche come sindrome della pancia a prugna. Si tratta di una patologia congenita e viene spesso diagnosticata durante un’ecografia prenatale che si effettua a tutti per routine. Alcune volte la malformazione delle vie urinarie può richiedere l’obbligo di un’operazione tramite una ricostruzione chirurgica. La causa al momento della patologia rimane ancora da verificare, nonostante questo se ne conoscono bene gli effetti. L’uomo in questione è stato operato con un intervento di chirurgia senza anestesia, con l’operazione che ha avuto grande successo. (agg. di Matteo Fantozzi)
LA SPIEGAZIONE DELL’OSPEDALE
Sicuramente l’operazione effettuata all’Ospedale Molinette di Torino ha lasciato tutti senza parole. Un paziente con una malattia rara è stato operato per un trapianto di rene senza anestesia totale. Una situazione molto particolare che l’azienda ospedaliera-universitaria ha spiegato con grande precisione: “E’ stata un’ardua sfida dal punto di vista chirurgico in considerazione del quadro addominale e urologico. In questo caso si è aggiunta la presenza di un pectus excavatum, con un’insufficienza respiratoria di tipo restrittivo che ha reso impossibile effettuare un’anestesia generale. Pertanto questo ha escluso la possibilità di effettuare un trapianto renale in modo tradizionale. L’unica possibilità è stata quella di ricorrere a un’anestesia combinata peridurale e spinale“. Di sicuro questa situazione potrebbe anche a operazioni diverse che possono essere effettuate in anestesia locale con meno rischi per il paziente. (agg. di Matteo Fantozzi)
L’EPISODIO ALL’OSPEDALE MOLINETTE
Torino, paziente ha malattia rara: trapianto di rene da sveglio, la vicenda è accaduta all’Ospedale Molinette della Città della Salute del capoluogo piemontese. Un uomo di quaranta anni, colpito dalla Sindrome di Prune-Belly, questa mattina è stato sottoposto a un trapiano di rene senza anestesia generale, ma unicamente con l’anestesia combinata peridurale e spinale. La malattia rara congenita è caratterizzata anche dall’assenza dei muscoli addominali e da anomanie delle vie urinarie, come sottolineato da La Stampa, ai quali si aggiunge la malformazione del disegno toracico (pectus excavatum) che può portare ad una insufficienza respiratoria. Questa può portare alla necessità di dialisi e alla valutazione della fattibilità di un trapianto di rene: un intervento tutt’altro che semplice, una “sfida dal punto di vista chirurgico” come sottolineato dal quotidiano torinese, dato il quadro addominale e urologico.
TORINO, PAZIENTE HA MALATTIA RARA: TRAPIANO DI RENE DA SVEGLIO
L’insufficienza renale non ha reso possibile l’anestesia generale e l’unica possibilità per l’equipe medica dell’ospedale Molinette è stata quella di ricorrere ad una anestesia combinata peridurale e spinale, con il paziente di 40 anni sveglio. Questa tecnica è stata perfezionata dall’anestesista Fabio Gobbi della squadra medica diretta dal dottor Pier Paolo Donadio. A completare l’equipe chirurgica, come sottolineato da La Stampa, l dottor Omidreza Sedigh (Urologia universitaria diretta dal professor Paolo Gontero) e i dottori Aldo Verri e Caterina Tallia (Chirurgia vascolare ospedaliera diretta dal dottor Maurizio Merlo). L’intervento è perfettamente riuscito, con il paziente che ora è degente presso il reparto di Nefrologia universitaria diretta dal professor Luigi Biancone. Un altro importante risultato raggiunto dall’Ospedale Molinette, che negli ultimi dieci anni ha effettuato 250 trapianti di rene a persone con questo problema.
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