Un maxi blitz, un controllo ad ampio raggio su tutta la regione Emilia Romagna e la drammatica scoperta di tante, troppe irregolarità: i centri più controllati si trovano nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e purtroppo in alcune di esse sono state riscontrate non conformità con risvolti di natura e rilevanza penale e amministrativa. Secondo quanto conferma anche la Gazzetta di Parma, il caso più eclatante è avvenuto a Forlì-Cesena dove in una struttura sanitaria bene 4-5 odontotecnici sono stati denunciati perché di fatto svolgeranno la professione di dentisti senza averne le competenze e soprattutto i permessi. In quella provincia due strutture sono state chiuse ma i controlli proseguono e il rischio di avere nuove chiusure in Emilia non è da scartare. Il danno economico e sanitario è stimato dagli inquirenti e dal commando dei Nas di Bologna, in circa un milione di euro: nelle prossime ore verranno forse rese note anche le strutture stesse a cui sono stati messi i sigilli, in attesa delle repliche e delle difese dei diretti interessati e accusati. (agg. di Niccolò Magnani)
MAXI BLITZ DEI NAS IN EMILIA ROMAGNA
22 denunce e 2 strutture sanitarie poste sotto sequestro. E’ questo il bilancio di una maxi operazione eseguita in varie provincie dell’Emilia Romagna da parte dal Nas, il comando carabinieri per la tutela della salute. Tutte le denunce a piede libero, come scrive La Repubblica, sono scattate per lo svolgimento di esercizio abusivo della professione medica. 13 sono state individuate nel bolognese: falsi dentisti che operavano con la complicità dei “veri” dentisti, un falso medico-biologo che prescriveva delle diete, un fisioterapista che praticava massaggi e laser terapia, un medico chirurgo che utilizzava farmaci anestetizzanti. Nella provincia di Forlì-Cesena, invece, sono stati denunciati quattro odontotecnici, che abusavano della propria mansione, ed inoltre, sono state sequestrate due strutture sanitarie perché sprovviste dei requisiti necessari.
CONTROLLI ESEGUITI A FINE 2017
I controlli sono stati effettuati durante gli ultimi sei mesi del 2017, ed hanno interessato più di 60 strutture fra studi dentistici, fisioterapici, poliambulatori e medici, nelle provincie suddette nonché in quelle di Ravenna, Ferrara e Rimini, tutte in Emilia Romagna. Non è ovviamente la prima volta che le forze dell’ordine portano alla luce casi di questo genere, una vera e propria beffa per i pazienti ignari di essere curati da persone non iscritte all’albo dei professionisti, o comunque non dotate dei necessari titoli di studi.