“Una riflessione distaccata su diverse questioni italiani” che, a suo dire, potrebbe essere utile nell’attuale dibattito pubblico, spaziando dal tema dei vaccini, alla questione rifiuti a Roma, fino ad arrivare a qualche battuta sul suo ex partito e le inedite sinergie con Forza Italia: è in questo modo che, attraverso la propria pagina Facebook, l’ex sindaco della Capitale, Ignazio Marino, presenta l’intervista rilasciata nelle ultime ore ad Affari Italiani e con la quale ha rotto il suo silenzio che durava da un po’. E tra i punti più interessanti, oltre a dare un avviso alla sindaca Virginia Raggi, c’è stato anche spazio per parlare di politica e della impossibilità di un suo ritorno in quell’agone da cui è uscito non senza polemiche: freddo il commento sul Partito Democratico, una forza a cui Marino sia stato mai iscritto per sua stessa ammissione, ma anche nostalgia per i dem che ha lasciato nel 2015 a seguito della sua “defenestrazione” dall’amministrazione capitolina. E alla domanda su come veda i sempre più frequenti punti di contatto fra Pd e Forza Italia su diversi temi e anche in alcune recenti votazioni in Parlamento, l’ex sindaco di Roma si limita a dire che non si preoccupa, aggiungendo che lo inquieta maggiormente “la razionalità e l’efficienza delle scelte” al di là delle possibili sinergie tra i diversi partiti. (agg. di R. G. Flore)
CAOS RIFIUTI, AVVISO A VIRGINIA RAGGI
Nella lunga intervista rilasciata ad Affari Italiani, l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino ha parlato molto del caso rifiuti della Capitale, riservando un avviso all’attuale primo cittadino Virginia Raggi. Ecco le parole dell’ex dem sull’estensione della raccolta differenziata decisa dall’esponente M5s: “In realtà durante il mio mandato la città era già, come evidenziato, integralmente servita dal modello di raccolta differenziata e si stava già lavorando per procedere ad ottimizzazioni ed innovazioni tecnologiche e digitali quali lo sviluppo dei sistemi di gps e di workforce management per rendere la raccolta più efficace ed efficiente garantendone il diretto controllo da parte degli stessi cittadini”. Marino ha poi sottolineato che i numeri della sua gestione “evidenziano l’accelerazione della raccolta differenziata durante il mio mandato, seguita da una brusca frenata nei due anni successivi al mio allontanamento. È un annuncio importante, quello che lei mi riferisce, di una Sindaca che intenda rafforzare di nuovo la raccolta differenziata. Tuttavia, se vere, le notizie di stampa degli ultimi giorni sullo spostamento alla discarica di Malagrotta di 700 tonnellate di rifiuti contenute in un treno abbandonato sui binari della ferrovia al Salario appaiono come un passo verso un vecchio modus operandi”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IGNAZIO MARINO: NON TORNO IN POLITICA
Ignazio Marino: “Non torno in politica”, lunga intervista rilasciata dall’ex Sindaco di Roma ai microfoni di Affari Italiani, dal governo M5s-Lega all’operato di Virginia Raggi. Un mondo, quello della politica, che non lo rivedrà protagonista: “Penso che ognuno di noi svolge un ruolo “politico” nel proprio lavoro e nella propria vita. Con l’impegno, l’esempio, l’emulazione di chi è migliore di noi. Ho avuto l’onore di essere eletto senatore della Repubblica e sindaco di Roma. Non mi sarei mai immaginato 20 anni fa che avrei ricoperto questi ruoli, né che sarei riuscito a chiudere i manicomi criminali, a pedonalizzare i Fori Imperiali e Piazza di Spagna o ad aprire la terza metropolitana di Roma. Sono felice di essere tornato al mio mestiere in Ospedale e Università. Non credo nella politica come professione ma come servizio”. L’ex primo cittadino della Capitale ha poi parlato del Partito Democratico e la situazione di subbuglio: “Sono stato iscritto, nella mia vita, solo ad un partito, il Partito Democratico. Credevo fermamente in un progetto di cambiamento reale del Paese, fondato sulla laicità dello Stato, sui diritti delle persone e su alcuni elementi fondamentali per garantire l’eguaglianza delle persone: il lavoro, la sanità pubblica e la scuola pubblica. Pensavo anche al ruolo straordinario che gli investimenti nella cultura e nella ricerca scientifica potrebbero avere per l’Italia. Oggi non saprei più dove individuare questi temi. Ho lasciato il PD nel 2015 e non sono più stato iscritto ad alcun partito”.
MARINO SU GOVERNO M5S-LEGA
Ignazio Marino ha poi analizzato l’operato del Governo formato da Movimento 5 Stelle e Lega: “Mi preoccupano ancora una volta gli annunci e alcuni dibattiti, a volte violenti, a volte senza fondamento scientifico come quello sull’opportunità o meno di utilizzare i vaccini per prevenire malattie mortali”. Aggiungendo: “Nel dicembre del 1979 l’Organizzazione Mondiale della Sanità annunciò ufficialmente l’eradicazione completa del vaiolo, che il direttore generale dell’Oms dell’epoca, Halfdan Mahler, definì come “un trionfo dell’organizzazione e della gestione sanitaria”. È proprio dal riconoscimento dei valori della scienza che bisogna partire se si affronta il tema dei vaccini. Da medico e da uomo di scienza sono assolutamente contrario alla sospensione per un anno della sanzione che prevede il divieto di accesso alle scuole dei bambini non vaccinati. Il provvedimento comporta una minore efficacia del decreto sull’obbligo e rischia di rendere vano lo sforzo che si è fatto finora per assicurare le soglie necessarie per la sicurezza di tutta la popolazione”. Infine, una battuta sul problema rifiuti nella capitale: “Se Roma si limita solo alla raccolta ma non si struttura per valorizzare i rifiuti sostanzialmente sostiene solo i costi senza trarne alcun vantaggio. La gestione, così, sarà sempre meno sostenibile e le romane e i romani ne continueranno a subire le conseguenze”.