“Chiuse come le chiese, quando vuoi confessarti” cantava anni fa Antonello Venditti in una sua celebre canzone. Aveva ragione: capita spesso di avere desiderio di confessarsi, per trovarsi i portoni chiusi. In effetti confessarsi è sempre più un problema, soprattutto per lo scarso numeri di sacerdoti ormai presenti nelle varie parrocchie, molti dei quali poi bloccano le confessioni durante la celebrazione della messa. Restano i weekend, dove però si trova un sacerdote disponibile in molti casi e lunghe file che scoraggiano. Il vescovo di Livorno monsignor Simone Giusti, ha pensato a una interessante iniziativa che potrebbe essere d’aiuto. Ha aperto una pagina Facebook dedicata alla sua diocesi dove fra le tante cose si potranno fissare appuntamenti online per confessarsi. Attenzione, nessun sacramento in diretta online, ma solo appuntamenti.
COSÌ LA CHIESA DIVENTA PIÙ SOCIAL E SI AVVICINA AI FEDELI
Quella che qualcuno ha definito “parrocchia online” sembra invece una esigenza sentita che può aiutare i fedeli. Si potrà ad esempio scrivere come su tutte le pagine fb al vescovo, che promette di rispondere (sperando che a farlo non sia qualche assistente, come succede nelle pagine di tanti personaggi del mondo dello spettacolo che lasciano tutto in mano agd altri e non aprono neanche FB). Ci saranno dirette streaming degli incontri del vescovo, la lettura delle omelie domenicali e lezioni di catechismo. Addirittura si sta pensando di rendere disponibile un sacerdote che risponda anche nelle ore notturne. Anche questa non è una cattiva idea, le persone sole sono tante o in difficoltà specie di notte quando si trovano davanti pensieri scoraggianti o grandi dubbi esistenziali. Insomma un modo per essere a contatto diretto con i fedeli, ascoltare la loro voce, e dialogare con loro. A occuparsi del sito sono stati due giovani seminaristi, Gerardo Lavorgna e Vincenzo Cioppa, su incarico diretto del vescovo. Chissà se altre diocesi seguiranno l’impegno. Usare i social in modo intelligente è sempre stato un invito del papa, d’altro canto. Non sono pochi infatti i sacerdoti che dispongono di una loro pagina fb.