Italia e Canada in ansia per Luca Tacchetto ed Edith Blais, i due ragazzi scomparsi in Burkina Faso dal 15 dicembre 2018. E’ passato più di un mese dal loro rapimento, avvenuto in Burkina Faso durante una fase del loro trasferimento in Togo, e prende corpo l’ipotesi che si tratti di un sequestro ad opera di gruppi terroristici che operano nell’area. Come sottolineato da Uno Mattina, sono almeno quattro i gruppi jihadisti che dominano la zona burkinese e buone notizie arrivano dal Canada, come precisato da Enzo Lucci: «La novità è quella annunciata dal premier canadese, ovvero che Edith è viva: nessun accenno a Luca ma, essendo spariti insieme, fa pensare che si tratti di un rapimento. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbero in corso dei contatti con i sequestratori: massimo riserbo sulla situazione, qualsiasi notizia potrebbe danneggiare le indagini».
LUCA TACCHETTO ED EDITH BLAIS SCOMPARSI IN BURKINA FASO: LE ULTIME
A confermare l’ipotesi sequestro è «una dichiarazione resa dal padre di Luca, che ha affermato che si tratta di un rapimento anche se non è chiaro se ad opera di rapitori comuni o di gruppi jihadisti. In Burkina Faso si vive un periodo molto difficile: una settimana fa è stato sequestrato un tecnico minerario canadese, con il suo cadavere rinvenuto due giorni dopo». Nunzio Tacchetto, padre dell’italiano, aveva infatti precisato nelle scorse ore: «L’ipotesi più probabile è che si tratti di un rapimento. Gli inquirenti si stanno seriamente dando da fare e siamo fiduciosi. Penso a un rapimento a fini politici o economici». Attesi aggiornamenti nei prossimi giorni sul destino dei due ragazzi scomparsi, le due famiglie sperano che tornino a casa sani e salvi dopo il grosso spavento: le indagini proseguono.