Era gremita la chiesa parrocchiale di Gorlago per l’ultimo saluto a Stefania Crotti, la mamma di 42 anni uccisa da Chiara Alessandri, l’ex amante del marito Stefano Del Bello, e poi ritrovata carbonizzata a Erbusco. Oggi la comunità si è stretta attorno alla famiglia della vittima. Già ieri molte persone avevano raggiunto la chiesa di San Rocco, dove era stata allestita la camera ardente, per rivolgere una preghiera a Stefania Crotti. Intanto proseguono le indagini sull’omicidio. Intervenuto a La Vita in Diretta, il colonnello Paolo Storoni ha spiegato che l’esito dell’autopsia sarà determinante. «Riteniamo che la posizione del cadavere sia compatibile con il bloccaggio delle articolazioni attraverso fascette e materiale di fortuna. Stiamo cercando ancora la borsa, che potrebbe essere stata bruciata». A tal proposito sarà importante il contributo dei Ris. Il colonnello si è espresso anche in merito alla “trappola” escogitata da Chiara Alessandri per attirare Stefania Crotti: «Sicuramente l’aspetto rassicurante di Angelo Pezzotta ha influito sull’approccio con la vittima. Dobbiamo considerare anche il fatto che da tempo c’era una terapia di coppia, quindi c’erano degli input per cercare di creare elementi di novità e interesse per ravvivare il rapporto. Una situazione così prospettata poteva essere un elemento di interesse per la vittima». (agg. di Silvana Palazzo)
OGGI I FUNERALI DI STEFANIA CROTTI
Si svolgeranno nel primo pomeriggio di oggi, poco dopo le 14.00 a Gorlago, i funerali di Stefania Crotti, la giovane madre di Martina uccisa da Chiara Alessandri, ex amante del marito Stefano Del Bello. Secondo quanto emerso dalle indagini degli inquirenti – spiega l’inviata di Storie Italiane – la presunta assassina avrebbe pianificato da tempo l’incontro con Stefania in base anche ai messaggi inviati all’amico. Gli inquirenti credono addirittura che questo sia stato un delitto pianificato almeno con 10 giorni di anticipo. Oggi la piccola comunità di Gorlago su fermerà per l’ultimo saluto alla donna e in occasione dei funerali è stato proclamato il lutto cittadino durante il quale sarà rispettato un minuto di silenzio all’inizio della cerimonia. Anche le scuole rimarranno chiuse nel corso dei funerali. Ieri il corpo di Stefania Crotti è tornato in paese ed è stata allestita la camera ardente nella chiesa dove da ieri il marito è presente e non si è spostato per un solo istante. L’intera comunità è sconvolta e sotto choc, nessuno riesce a dare un senso. Le due donne si conoscevano, ed i due bimbi andavano a scuola insieme. Il parroco ha invitato la comunità ad essere unita. Lo stesso invito è giunto anche da parte del sindaco che ha dato disponibilità e assistenza psicologica ai minori coinvolti nella vicenda. Pare che i due bimbi che andavano in classe insieme saranno probabilmente separati. Uno zio vicino alla famiglia di Chiara Alessandri forse si prenderà carico dei tre figli della donna. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LEGATA PRIMA DI ESSERE BRUCIATA VIVA?
Stefania Crotti potrebbe non essere morta nel garage di Chiara Alessandri, ma nelle campagne di Erbusco, dove è stato trovato il suo corpo carbonizzato. Per uno degli inquirenti ci sono «altissime probabilità», spiega Il Giorno. Durante l’autopsia, effettuata alla Medicina legale di Brescia, sarebbe emerso un particolare che farebbe ipotizzare che Stefania sia sopravvissuta ai quattro colpi di martello in testa e abbia trovato la morte tra le fiamme. Il primo indizio, che si può notare già sul tavolo autoptico, è la presenza di fuliggine nelle vie respiratorie profonde. La conferma definitiva però può arrivare solo con il riscontro della presenza di carbossiemoglobina e dagli esami istologici. Il primo test può essere eseguito in 24 ore, per gli altri invece servono alcune settimane. Ma i primi risultati potrebbero arrivare già domani. Gli inquirenti comunque hanno le idee chiare su cosa sia successo. Venerdì mattina i carabinieri della “scientifica” del reparto di Bergamo hanno controllato la lavanderia attigua al box dove si è consumata l’aggressione. Sullo stipite della porta erano state trovate tracce di sangue, ma vengono giudicate da contatto. Invece l’arrestata parla di una colluttazione e di una caduta di Stefania Crotti.
GLI INDIZI SULL’AGGUATO DI CHIARA ALESSANDRI
Tornati in serata, poco dopo le 20, i carabinieri guidati dal comandante provinciale Paolo Storoni sono saliti nell’abitazione ed effettuato controlli con il luminol per quattro ore. Non è emerso alcun elemento che potesse suggerire spostamenti di Chiara Alessandri dal garage ai locali superiori, ma sono stati sequestrati abiti della donna e oggetti. Sono stati effettuati altri controlli sulla tanica di benzina da 10 litri trovata sull’auto dei suoceri che la Alessandri aveva in uso. Ha dichiarato di averla acquistata dopo essere rimasta a secco a Trescore Balneario, ma nessun benzinaio della zona lo ricorda. Questo è un elemento che per gli inquirenti, spiega Il Giorno, rappresenta la prova che è stata lei a incendiare il corpo di Stefania Crotti. Il Ris di Parma invece dovrà appurare se nel rogo è andata in fiamme anche la borsa della vittima. In settimana comunque cominceranno analisi su computer, chiavette e cellulari sequestrati. Domani sarà giornata di lutto cittadino a Gorlago: oggi è stata allestita la camera ardente nella chiesa di San Rocco, domani alle 14.30 si terranno i funerali per l’ultimo saluto a Stefania Crotti.
LE IPOTESI DEGLI INQUIRENTI
Ma in base agli elementi raccolti, è probabile che Stefania Crotti sia stata legata, probabilmente mani e piedi, prima di essere bruciata viva. La posizione in cui è stato trovato il corpo carbonizzato è compatibile con questa ipotesi, di cui parla Tgcom24. Il cadavere era a terra su un fianco, quasi rannicchiato. Gli esperti ora cercano tracce di fascette di plastica da elettricista o porzioni di corda non bruciate dal fuoco. Il medico legale che ha effettuato la prima ispezione cadaverica ha spiegato, come riferisce da Tgcom24, che nei casi di corpi bruciati è normale trovare il cadavere appoggiato su un fianco, ma non è remota l’eventualità che Stefania Crotti sia stata scaricata e lasciata a terra in posizione quasi fetale per eventuali legacci. Questo però vorrebbe dire che chi l’ha uccisa sapeva che era ancora viva quando è stata abbandonata a Erbusco: altrimenti perché legare polsi e caviglie di un morto?