Un uomo è stato ucciso nella serata di ieri a Carmagnola, in provincia di Torino. Una volta scoperto il cadavere, in un’automobile lungo la strada, i carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno fatto scattare le indagini, e inizialmente sembrava trattarsi di un agguato della camorra, una ritorsione nei confronti di qualcuno che aveva commesso qualche sgarro. Ma con il passare delle ore il quadro non tornava, e si è in realtà scoperto che si è trattato di un regolamento di conti fra un gruppo di indiani. Alla base, molto probabilmente, un conflitto di natura economica fra il killer, l’operaio 42enne Bikram Singh, e la vittima, il 41enne incensurato Baldev Raj, anch’egli di origini indiane. Durante lo scontro a fuoco è rimasto ferito anche un amico della vittima, che ha ricevuto un colpo di pistola al polso sinistro, e che si trova al momento ricoverato presso l’ospedale Cto di Torino, non in pericolo di vita. Durante le perquisizioni i carabinieri torinesi hanno rinvenuto una cartuccia inesplosa calibro 7.62×25, come riferisce l’edizione online de Il Messaggero, nonché due bossoli dello stesso calibro, molto probabilmente appartenenti ai due proiettili sparati. Il killer è stato arrestato mentre altri tre complici che erano con lui, fra cui il fratello, sono stati denunciati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TORINO, SPARA IN STRADA E UCCIDE OPERAIO
Sparatoria con morto avvenuta ieri sera fra Carmagnola e il Cuneese, in Piemonte. Dopo un incontro fra due gruppi di una comunità indiana, sono nati dei tafferugli dai quali ha avuto la peggio Raj Baldev, 41enne morto dopo un colpo di pistola. Ad ucciderlo è stato il connazionale Bikram Singh, 42enne di Pancalieri. I due gruppi si erano dati appuntamento attorno alle ore 19:00 di ieri sera in quel di Carmagnola, e per via di qualche ruggine passata hanno subito iniziato a stuzzicarsi, fino a che la “chiacchierata” non è degenerata. Come scrive stamane La Stampa pare che l’omicida fosse stato denunciato in passato per ragioni economiche da un amico della vittima, anch’egli presente ieri, e di conseguenza lo stesso assassino abbia di fatto voluto regolare i conti. Dopo il battibecco, Raj (la vittima) e il suo amico, sono saliti su una Seat Cordoba per scappare, ma Singh, il fratelli e gli amici, li hanno inseguiti fino al confine con Casalgrasso. Dopo averli raggiunti, l’omicida ha fatto fuoco uccidendo sul colpo il rivale, mentre l’amico è rimasto ferito alla mano. L’auto con a bordo il killer si è quindi dileguata ma i carabinieri li hanno ritrovati grazie ad un posto di blocco. Singh ha confessato ed è stato arrestato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CARMAGNOLA, UN MORTO DOPO SPARATORIA
Paura alla periferia di Carmagnola, nel Torinese. Un uomo è morto, mentre un altro è rimasto ferito da alcuni capi di pistola al culmine di un inseguimento in auto. Tutto è accaduto all’ora di cena. È scoppiata una lite dopo la quale la vittima e il ferito sono saliti a bordo della loro auto per scappare. Inseguiti lungo la provinciale 129 che da Carmagnola porta a Casalgrasso, sono stati crivellati di colpi. La vittima ha 30 anni ed è di origine indiana come pure il ferito. Quando sono arrivati i soccorritori le condizioni del 30enne son apparse subito disperate. Mentre l’ambulanza lo trasportava al Cto di Torino, il suo cuore ha smesso di battere. Come riportato da La Repubblica, meno preoccupanti sono le condizioni dell’amico che è stato ferito ad una mano e quindi se la caverà. E sarà anche utile con la sua testimonianza per fare luce su quanto accaduto sabato in una serata trasformata in tragedia al culmine di una lite.
CARMAGNOLA, INSEGUIMENTO E SPARATORIA DOPO LITE
Anche le altre persone coinvolte in questo caso sarebbero orientali. Sono tutti operai che lavorano nelle aziende al confine tra il Torineese e il Cuneese. In una dozzina si erano ritrovati in una casa per trascorrere la cena del sabato. Non è ancora chiaro il motivo per il quale è scoppiata una lite. I carabinieri di Carmagnola, che stanno conducendo le indagini, non hanno ancora appurato il motivo. Secondo quanto riportato da La Stampa, pare che tra alcuni di loro ci fossero delle vecchie ruggini. Sembra infatti che chi abbia sparato avesse avuto da ridire con la persona rimasta ferita qualche anno fa. Quel che è chiaro, come riportato da La Repubblica, è che le parole sono presto degenerate. Mentre alcuni non avevano ancora capito cosa stesse accadendo, la vittima e il ferito salivano a bordo dell’auto per fuggire. Poi è scattato l’inseguimento e quindi la sparatoria. Chi ha sparato poi è fuggito, forse in direzione di Cuneo. I carabinieri comunque hanno istituito posti di blocco in tutta la provincia di Torino e anche nel Cuneese per rintracciare i responsabili.