Tonino Krstic era stato condannato a 30 anni di carcere in primo grado, ma la Corte d’Appello di Firenze ha deciso di inasprire la pena. È stato disposto l’ergastolo per il patrigno di Samantha Castagnino, la bambina di tre anni trovata morta nell’aprire del 2016 in una baracca a Calambrone, sul litorale pisano. I giudici del secondo grado hanno imposto anche l’annullamento della condanna a 10 anni per maltrattamenti inflitta dal Tribunale di Pisa alla madre domenicana, Juana Francisca De Olmo, disponendo anche nei suoi confronti che si proceda per omicidio. Il procuratore generale Luciana Singlitico aveva chiesto l’ergastolo e così è stato. I fatti risalgono al 2016, ma le violenze del serbo ai danni della bambina forse erano una routine in questa storia di degrado estremo. L’uomo, dopo aver picchiato selvaggiamente la bambina, avrebbe anche impedito i soccorsi, picchiando pure la convivente e chiamando il 118 quando era ormai troppo tardi. Una vicenda che ricorda molto quella di Cardito.
BIMBA UCCISA DI BOTTE, SVOLTA NEL PROCESSO D’APPELLO
Ergastolo per il patrigno e riapertura del processo per la madre, ma questa volta con l’accusa di omicidio. Colpo di scena oggi nel processo d’appello per la morte di Samantha Castagnino. Ieri la mamma della bambina era stata condannata in abbreviato a 10 anni per maltrattamenti, ora nel nuovo processo rischia una condanna fino a 20 anni di carcere. La piccola fu trovata agonizzante sul letto della baracca con la madre, che aveva lanciato l’allarme. Era incosciente e piena di lividi: sul corpo aveva 38 lesioni, di cui 17 in testa. Secondo l’accusa, Tonino Krstic la riempiva di botte da quando aveva stretto una relazione con la madre. Inizialmente accusato di maltrattamenti aggravati dall’aver causato la morte, è stato poi accusato di omicidio volontario, per il quale è stato condannato in primo grado a 30 anni. Nel processo d’appello è stata presentata una nuova perizia sulla prima telefonata al 118: i consulenti hanno stabilito che Samantha si sarebbe potuta salvare se fosse stato dato l’indirizzo giusto.