Giugliano, incidente sul lavoro: morto 52enne/ Operaio travolto da mezzo meccanico

- Carmine Massimo Balsamo

Incidente sul lavoro a Giugliano, morto il 52enne Aniello Russo allo Stir di località Ponte Riccio: le parole del sindaco Poziello.

cambiago Ambulanza, immagine di repertorio (Pixabay)

Incidente sul lavoro a Giugliano, dramma in provincia di Napoli: il 52enne Aniello Russo è morto allo Stir in località Ponte Riccio, travolto da un mezzo meccanico in manovra. Come riportano i colleghi de Il Mattino, l’operaio del consorzio unico di bacino è deceduto sul colpo: sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di Polizia di Giugliano e le ambulanze del 118. Una tragedia che ha colpito la comunità partenopea, con le organizzazioni sindacali di categoria che hanno proclamato un’ora di sciopero per la giornata di domani, giovedì 11 aprile 2019. Ecco le parole in una nota dei segretari di FP Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel Napoli: «Lo sciopero avrà la durata di un’ora e sarà effettuato all’inizio di ciascun turno di lavoro. L’esigua durata dell’astensione del lavoro consentirà l’esecuzione di attività di gran lunga superiori ai servizi indispensabili previsti dalla Legge e dall’accordo di settore per l’esercizio dello sciopero nei servizi ambientali».

INCIDENTE SUL LAVORO A GIUGLIANO, MORTO OPERAIO 52ENNE

Dopo i numeri choc del 2018 riguardo i morti sul lavoro e il dramma di Pieve Emanuele, un nuovo incidente a Giugliano. Ecco le parole del sindaco Antonio Poziello riportate da Napoli Today: «Un operaio del C.U.B. di 52 anni, nostro concittadino, è morto all’interno dell’impianto Stir di Giugliano, schiacciato da un mezzo in manovra. Credo sia assurdo si possa morire così, per una distrazione, per una sfortunata coincidenza. A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città faccio le condoglianze alla famiglia, a cui siamo vicini. Proclameremo il lutto cittadino nel giorno dei funerali». Questo il commento del segretario generale della Cgil Campania, Nicola Ricci: «L’ennesimo decesso sul lavoro sentenzia anche per la Campania, al di là delle statistiche, che siamo di fronte ad una nuova emergenza. Il lavoro senza diritti, senza sicurezza, senza il rispetto delle leggi, non può essere chiamato lavoro. È inaccettabile registrare questi eventi nefasti senza condannare la mancanza di diritti, di veri controlli e interventi delle istituzioni e, non a caso, i provvedimenti di questo governo in materia di infortuni non fanno che peggiorare il quadro».





© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultime notizie di Cronaca

Ultime notizie