Dopo la caccia all’uomo iniziata nella notte di venerdì scorso, dopo che aveva sfregiato la sua ex compagna a Gela, finalmente è stato preso e sottoposto a fermo nella tarda serata di ieri. La novità sul caso, resa nota nel corso della trasmissione Storie Italiane, trova conferma anche da parte del quotidiano Giornale di Sicilia, nell’edizione online. L’uomo, l’albanese Igland Bodinaku, è stato catturato mentre si trovava sul lungomare Federico II di Svezia ed alla vista dei militari avrebbe tentato nuovamente di far perdere le sue tracce ma senza riuscirci. Ha così provato a scappare verso la spiaggia ma è stato ben presto raggiunto e condotto in Commissariato. Dalle indiscrezioni pare che il 27enne, in realtà, non si fosse mai allontanato da Gela e dal luogo dell’aggressione all’ex 30enne della quale è ora accusato. L’albanese pare non volesse rassegnarsi alla fine della loro relazione, iniziata di recente ma che si era conclusa per decisione della donna proprio una settimana fa. Aveva quindi tentato di avvicinarla ripetutamente cercando di convincerla a tornare da lui ma la trentenne aveva deciso di lasciarlo definitivamente. Da qui la decisione di aggredirla al volto con un’arma da taglio, sfregiandola. Sono state le urla della vittima ad attirare l’attenzione della sua famiglia che ha provveduto a trasportarla d’urgenza in ospedale.
GELA, SFREGIATA DALL’EX: 27ENNE FERMATO
Come sta oggi la ragazza sfregiata dal suo ex? Secondo quanto emerso dalla trasmissione di Raiuno, fortunatamente sta bene, non è in pericolo di vita ma anzi, dopo qualche punto di sutura ha già fatto ritorno a casa, con una prognosi di 15 giorni. Il procuratore capo ha confermato che non aveva mai presentato denunce in passato. In merito al 27enne ha diversi procedimenti penali alle spalle, oltre ad una condanna per stalking. Come spiega anche Giornale di Sicilia, l’albanese è un ex sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, per i reati di maltrattamenti e lesioni. Dopo essere stato preso, essendoci il pericolo di fuga da parte dell’uomo è stato sottoposto alla misura pre-cautelare del fermo d’indiziato di delitto. Dopo le formalità di rito il fermato è stato condotto al carcere di Gela ed è ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.