Pochi minuti dopo la forte scossa (3.9 mg) che ha fatto tremare la terra in Umbria e in particolar modo la provincia di Perugia, l’Ingv ha registrato due moti a distanza di pochi secondi. L’area interessata è sempre il bacino sismico di Gubbio. Il primo, alle 12.04, di magnitudo 2 si è scatenato a 5.6 km di profondità e alle coordinate di 43.384°N, 12.535°E; il secondo (alle 12.05), della medesima intensità e alle medesime coordinate geografiche, ha avuto il proprio epicentro a 9 km. Gli abitanti dei comuni che hanno percepito queste due scosse di assestamento sono quelli di Gubbio (Pg) entro i 10 km, e quelli – compresi tra 10 e 20 km – di Cantiano (in provincia di Pesaro-Urbino nelle Marche), Costacciaro (Pg), Pietralunga (Pg), Scheggia-Pascelupo (Pg), gli stessi interessati dal violento moto delle 11.58.
Alle ore 11.58 un violento terremoto ha colpito il bacino sismico di Gubbio. La scossa, di magnitudo 3.9 di intensità, si è propagata a 8.9 chilometri di profondità alle seguenti coordinate geografiche: 43.381°N, 12.53°E. Stando a quanto riporta l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia, Gubbio (in provincia di Perugia) è stata l’unica città, nell’arco di 10 km, ad avvertire il sisma, mentre nel raggio compreso tra i 10 e i 20 chilometri sono stati interessati anche i comuni di Cantiano (nelle Marche, in provincia di Pesaro-Urbino), Costacciaro, Pietralunga e Scheggia-Pascelupo, sempre in provincia di Perugia. Secondo quanto riportato da Umbria24, alcune scuole sarebbero state evacuate in via precauzionale.
Paura a Gubbio, dove pochi minuti fa è stato registrato un terremoto di magnitudo pari a 3.9 gradi sulla Scala Richter. Come riportato dal Csem-Emsc, il Centro sismologico euro mediterraneo, l’epicentro del sisma, avvenuto due minuti prima di mezzogiorno, è stato rilevato in provincia di Perugia (Umbria) alle coordinate 43.38 N ; 12.53 E e a 11 chilometri a Sud-Ovest di Monte Grimano. Al momento non è ancora chiaro se vi siano danni o feriti. A breve ulteriori aggiornamenti.
Sono quattro, per il momento, i terremoti registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La prima scossa rilevante è avvenuta alle 05.00 di questa mattina nel distretto sismico di Frignano (Appennino tosco-emiliano). La magnitudo del terremoto – scatenatosi alle seguenti coordinate 44.496°N, 10.178°E – è stata di 2.6, mentre l’epicentro del sisma si è trovato a 23.4 chilometri di profondità nella superficie terrestre. Entro i 10 chilometri dal suo epicentro, i comuni ad avvertire il moto sono stati quelli Corniglio, Monchio delle Corti, Palanzano e Tizzano Val Parma, tutti in provincia di Parma; mentre nel raggio compreso tra i 10 e i 20 chilometri troviamo Berceto (Pr), Calestano (Pr), Langhirano (Pr), Lesignano de Bagni (Pr), Neviano degli Arduini (Pr), Tereno (Pr) e Busana, Collagna, Ramiseto e Vetto in provincia di Reggio Emilia. Circa 10 minuti più tardi – alle 05.12 – una seconda scossa, di magnitudo 2.3, ha coinvolto il distretto sismico della Costa calabra occidentale. Il moto tellurico ha avuto il suo epicentro a 171.4 km di profondità e in mare aperto (queste le coordinate geografiche: 38.66°N, 15.441°E). Nessun comune ha percepito il sisma. Rimaniamo al Sud e spostiamoci in Sicilia in quanto alle 05.20 una scossa ha coinvolto l’area dei Golfi di Patti e di Milazzo. Il terremoto, di magnitudo 2.5 si è scatenato a 121.4 km di profondità a queste coordinate: 38.343°N, 15.392°E. L’epicentro si è trovato in mare: nell’arco di 10 km nessuna città ha percepito nulla, mentre entro i 20 km troviamo Condrò, Gualtieri Sicaminò, Milazzo, monforte San Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, Rometta, San Pier Niceto, Saponara, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico e Villafranca Tirrena, tutti comini in provincia di Messina. Infine, poco distante (38.431°N, 15.308°E) un sisma con epicentro (sempre in mare) a 129.5 km di profondità ha coinvolto il distretto sismico delle Isole Lipari alle ore 06.58; il terremoto, di 2.3 mg di intensità, non ha toccato alcun comune.