L’Ingv, alle ore 16.31, ha registrato una scossa di magnitudo 2.1 in pieno Mar Ionio, alle seguenti coordinate geografiche: 37.254°N, 15.857°E. L’epicentro, in mare aperto, si è trovato alla profondità di 8.6 chilomentri. Nessun comune ha percepito il moto. Poco più tardi, alle 16.41, un sisma dell’intensità di 1.3 mg ha scossa la terra in Toscana. Queste le coordinate del moto: 44.2 di Latitudine e 10.0 di Longitudine; mentre l’epicentro si è trovato a 5 km di profondità. Ad essere coinvolta è stata la provincia di Massa-Carrara e i comuni di Comano, Licciana Nardi e Fivizzano
Alle ore 11.41 l’Ingv ha rilevato un moto telluruico dell’intensità di 2.1 mg nel distretto sismico del bacino di Gubbio (area soggetta a fenomeni sismici). L’epicentro, alle coordinate geografiche di 43.398°N, 12.521°E, si è trovato alla profondità di 6.1 chilometri. Coinvolte la provincia di Perugia e quella marchigiana di Pesaro-Urbino. Questi i comuni (entro i 10 km) ad essere interessati: Gubbio (Pg) e Pietralunga (Pg), mentre nel raggio compreso tra i 10 e i 20 chilometri ecco Apecchio (Pu), Cagli (Pu), Cantiano (Pu), Piobbico (Pu), Costacciaro (Pg), Montone (Pg) e Scheggia-Pascelupo (Pg). Pochi minuti dopo, alle ore 11.51, un sisma di magnitudo 2.5 si è scatenato in pieno mare aperto, al largo delle Isole Lipari alle seguenti coordinate: 38.753°N, 15.118°E. Epicentro in grandissima profondità, a 262. 2 chilomentri. Nessun comune ha percepito la scossa.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato due moti tellurici in mattinata. La prima scossa rilevante si è scatenata nel distretto sismico dei Monti del Matese, tra la Campania e Campobasso. Il terremoto, rilevato alla ore 09.07 di questa mattina, si è scatenato alla profondità di 16.2 chilometri; queste le sue coordinate: 41.364°N, 14.445°E. Il sisma ha interessato la provincia dei Caserta, di Benevento, di Campobasso e di Isernia. Entro i 10 km dall’epicentro troviamo i comuni campani di Castello del Mastese (Ce), Gioia Sannitica (Ce), Piedimonte Matese (Ce), San Gregoria Matese (Ce), San Potito Sannitico (Ce), Cusano Mutri (Bn) e Faiccio (Bn); mentre nell’area compresa tra 10 e 20 ecco: Alife (Ce), Alvignano (Ce), Castel Campagnano (Ce), Dragoni (Ce), Ruviano (Ce), Sant’Angelo D’Alife (Ce), Valle Agricola (Ce), Amorosi (Bn), Castel Venere (Bn), Cerreto Sannita (Bn), Guardia Sanframondi (Bn), Pietraroja (Bn), Puglianello (Bn), San Lorenzello (Bn), San Salvatore Telesino (Bn), Solopaca (Bn), Telese Terme (Bn), Baranello (Cb), Bojano (Cb), Campochiaro (Cb), Colle D’Anchise (Cb), Guardiaregia (Cb), San Massimo (Cb), San Polo Matese (Cb), Sepino (Cb), Vinchitauro (Cb), Cantalupo Sannio (Is), Macchiagodena (Is) e Raccamandolfi (Is). Ma la terra, dopo essere tremata al Sud, si è mossa pochi minuti dopo anche nel cuore della penisola, ovvero in Umbria alle ore 09.53. Queste le coordinate: 43.3 di Latitudine e 12.5 di Longitudine; il sisma si è scatenato alla profondità di 7.6 chilometri per un’intensità pari a 1.4 della scala Magnitudo. I comuni umbri che hanno percepito il moto sono stati in particolare quelli in provincia del capoluogo regionale, ovvero Perugia; troviamo infatti Gubbio, Scheggia e Pietralunga.