Alle ore 15.33 italiane è stato registrato un fortissimo terremoto di magnitudo 6.7 nel Nord del Mare delle Molucche. L’ipocentro del moto tellurico è stato individuato alla profondità di 113 km e alle coordinate geografiche di 1.888°N, 126.531°E. Per quanto riguarda invece le scosse in Italia è stata nuovamente la volta dell’Umbria, regione italiana estremamente soggetta ai sismi. La provincia di Perugia è stata teatro del moto di magnitudo 1.4; in particolare i comuni di Cerreto di Spoleto, Sellano e Piedipaterno – si sono trovati entro 20 dall’epicentro, individuato alla profondità di 10 km e alle coordinate di 42.8 di Latitudine e 12.9 di Longitudine.
Un terremoto di magnitudo pari a 2.2 gradi della Scala Richter è stato avvertito poco fa in mare al largo della costa siciliana. Come riporta l’Ingv, la scossa è avvenuta poco prima delle 11 di oggi nel distretto sismico dello Stretto di Messina, interessando i comuni (distanti non più di venti chilometri dall’epicentro) di Alì Terme (Me), Forza D’Agrò (Me), Furci Siculo (Me), Letojanni (Me), Nizza Di Sicilia (Me), Pagliara (Me), Roccalumera (Me), Sant’Alessio Siculo (Me), Santa Teresa Di Riva (Me), Savoca (Me) e Taormina (Me).
Due scosse di terremoto sono state registrate in provincia di Rieti alle ore 6 e 24 e alle ore 8 e 52 di stamane. La prima ha toccato 1.3 gradi della scala Richter, la seconda 1.6. I comuni più vicini all’epicentro sono stati quelli di Amatrice, Montereale, Capitignano.
Un terremoto di magnitudo 2.5 è stato avvertito questa notte in Puglia. Come fa sapere l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa si è verificata pochi minuti dopo le 3 del mattino nei pressi del promontorio del Gargano: l’epicentro è stato localizzato in mare ma a poca distanza dalla costa, coinvolgendo i comuni (distanti non più di venti chilometri) di Mattinata (Fg), Monte Sant’Angelo (Fg) e Vieste (Fg). Pochi minuti prima, invece, un altro sisma di magnitudo pari a 2.3 gradi della Scala Richter era stato registrato in provincia di Perugia (Umbria) nei pressi del bacino di Gubbio. In questo caso l’epicentro è stato individuato alle coordinate 43.4002°N, 12.575°E, a non più di dieci chilometrici distanza dai comuni di Cantiano (Pu), Gubbio (Pg), Scheggia e Pascelupo (Pg). Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri, sono Cagli (Pu), Frontone (Pu), Costacciaro (Pg), Pietralunga (Pg) e Sigillo (Pg).