Un terremoto di magnitudo pari a 2.3 gradi della Scala Richter si è verificato poco fa in Sicilia. Come riportato dall’Ingv, la scossa è stata registrata in mare nei pressi delle Isole Lipari, con epicentro localizzato esattamente alle coordinate 38.4817°N, 15.5498°E e a una profondità di 133.5 chilometri. Nessun comune italiano è presente in un raggio di venti chilometri dal punto in cui il sisma si è generato. Altri lievi terremoti, di magnitudo compresa tra 0.8 e 1.1 gradi, sono avvenuti in provincia di Perugia (Umbria), nei pressi dei comuni di Gubbio (Pg), Costacciaro (Pg), Scheggia (Pg), Valtopina (Pg), Nocera Umbra (Pg) e Serravalle Di Chienti (Mc).
Alle 12.53 l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia è tornata a registrare moti tellurici sul territorio italiano: a tremare, questa volta, è la provincia di Ascoli Piceno (Marche) e in particolare i comuni di Arquata del Tronto, Accumoli e Balzo, scossi da un sisma di magnitudo 1.2. La medesima area, giusto una manciata di secondi prima (alle 12.52) è stata teatro di un altro terremoto della stessa intensità. Alle 12.40 è stata invece la volta dell’Umbria, regione dello stivale estremamente soggetta ai fenomeni tellurici: protagonista la provincia di Perugia (Gubbio, Scheggia-Pascelupo e Costacciaro), che ha visto verificarsi un terremoto di magnitudo 1.6.
Torna a tremare la terra in Sicilia, dove pochi minuti fa è stato avvertito un terremoto di magnitudo 2 sulla Scala Richter. La scossa è avvenuta alle 9.26 in provincia di Catania, con epicentro nell’area dell’Etna localizzato esattamente alle coordinate 37.623°N, 15.103°E: è stata inoltre molto superficiale, visto che l’ipocentro è stato fissato ad appena 0.4 chilometri di profondità. I comuni più vicini al punto in cui la scossa si è generata sono Aci Bonaccorsi (Ct), Aci Castello (Ct), Aci Catena (Ct), Acireale (Ct), Aci Sant’Antonio (Ct), Gravina Di Catania (Ct), Mascalucia (Ct), Nicolosi (Ct), Pedara (Ct), San Giovanni La Punta (Ct), San Gregorio Di Catania (Ct), San Pietro Clarenza (Ct), Sant’agata Li Battiati (Ct), Santa Venerina (Ct), Trecastagni (Ct), Tremestieri Etneo (Ct), Valverde (Ct), Viagrande (Ct) e Zafferana Etnea (Ct).
Un terremoto di magnitudo pari a 2.7 gradi della Scala Richter è stato registrato questa mattina in provincia di Lucca (Toscana), una zona che da settimane è teatro di un persistente sciame sismico. Questa scossa, come riportato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), è avvenuta alle 7.42 di stamattina nel distretto sismico delle Alpi Apuane con epicentro localizzato esattamente alle coordinate 44.1922°N, 10.2435°E e a una profondità di 5.9 chilometri. I comuni maggiormente interessati, distanti non più di dieci chilometri dall’epicentro, sono Casola In Lunigiana (Ms), Camporgiano (Lu), Giuncugnano (Lu), Minucciano (Lu), Piazza Al Serchio (Lu), Sillano (Lu) e Vagli Sotto (Lu). Poche ore prima, alle 4 del mattino, un’altra scossa di magnitudo 2.3 si è verificata in provincia di Modena (Emilia Romagna) nell’area dell’Appennino modenese: in questo caso l’epicentro è stato individuato a poca distanza dai comuni di Montese (Mo), Zocca (Mo), Castel D’Aiano (Bo) e Gaggio Montano (Bo). Gli altri comuni coinvolti, ma leggermente più distanti dall’epicentro, sono Fanano (Mo), Guiglia (Mo), Lama Mocogno (Mo), Marano Sul Panaro (Mo), Pavullo Nel Frignano (Mo), Sestola (Mo), Camugnano (Bo), Castel Di Casio (Bo), Granaglione (Bo), Lizzano In Belvedere (Bo), Porretta Terme (Bo), Savigno (Bo), Vergato (Bo) e Sambuca Pistoiese (Pt).