La terra continua a tremare da quel terremoto del 24 agosto che ha devastato il Centro Italia. E’ quanto riporta l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che ha registrano nuove scosse. Non si placano i fenomeni sismici dopo quello grave che ha provocato oltre 290 morti. Dopo la scossa delle 17:23 registrata in Umbria – e in particolare nella provincia di Perugia – sono state avvertite tre scosse nelle Marche: due di magnitudo ML 2.5 e una ML 2.0. Prosegue, dunque, la sequenza sismica innescata dal forte terremoto di magnitudo ML 6.0 della scorsa settimana. L’ultima, delle 18:00, ha avuto come epicentro Arquata del Tronto e ha interessato anche Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Acquasanta Terme, Ussita, Visso e Roccafluvione. Le scosse di terremoto in ogni caso sono state avvertite anche in Umbria, in particolare a Norcia e Accumoli, e nel Lazio, più precisamente a Preci.
Proseguono le scosse di terremoto in Centro Italia dopo il grave sisma di una settimana fa: nelle ultime ore si è raggiunta quota 4mila repliche del sisma, dopo la scossa di più alta magnitudo di giornata, avvenuta alle ore 17.23 presso la provincia di Perugia e dintorni. I comuni coinvolti sono sempre i medesimi, a cavallo tra le province di Rieti, Ascoli Piceno e Macerata: sisma di grado M 3.0 sulla scala Richter, ipocentro a 9 km di profondità, ed epicentro invece calcolato dal centro Nazionale INGV tra i comuni di Norcia, Accumoli, Cascia, Cittareale, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Poggiodomo, Amatrice, Montegallo, Monteleone di Spoleto e Cerreto di Spoleto. Non ci sono stati danni o ulteriori crolli nelle zone maggiormente colpite dal sisma di grado M 6.0 che ha purtroppo distrutto le comunità di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto.
Ad oggi, il terremoto che ha colpito il Centro Italia dallo scorso 24 agosto ha prodotto oltre 3500 scosse di entità più o meno lievi. La terra continua purtroppo a tremare coinvolgendo soprattutto le zone già ampiamente distrutte. L’ultimo sisma registrato dalla Sala Sismica INGV-Roma è stato segnalato alle ore 15:20. Si tratta di una scossa di magnitudo 2.7 avvertita a Macerata con le seguenti coordinate esatte: 42.93 di latitudine e 13.24 di longitudine e profondità di 10 Km. Il terremoto è stato localizzato a 44 Km a Est di Foligno, a 48 Km a Nord Ovest di Teramo, mentre i Comuni maggiormente coinvolti sono stati Bolognola (MC), Montemonaco (AP), Montefortino (FM), Castelsantangelo sul Nera (MC) e Ussita (MC). Pochi minuti prima, esattamente alle 15:07, era stata registrata una ulteriore scossa di magnitudo appena inferiore, 2.6, con le seguenti coordinate geografiche: 42.86 di latitudine e 13.12 di longitudine, ad una profondità di appena 8 Km. Oltre ai Comuni in provincia di Macerata (Castelsantangelo sul Nera, Visso e Ussita), gli altri nei quali la scossa è stata avvertita appartengono alla provincia di Perugia e sono Preci e Norcia in particolare.
Il terremoto in Centro Italia presenta ancora il conto delle scosse, per ora innocue per la giornata di oggi ma con l’emergenza sismica che permane in tutte le province ancora coinvolte dallo sciame sismico senza sosta: alle ore 8.27 è la provincia di Perugia a segnalare un sisma di grado M 2.4 sulla scala Richter, con ipocentro a 11 km sotto il livello del terreno e l’epicentro invece situato, secondo i calcoli del centro nazionale INGV, presso i comuni di Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Visso, Ussita, Accumoli, Montemonaco, Cerreto di Spoleto. é invece negli ultimi minuti che si è presentato uno sciame sismico più forte di quello attivo da tutta la notte presso Ascoli Piceno: la nuova frequenza sismica che è intervenuta pochi istanti fa vede la provincia di Macerata e dintorni ancora protagonista. Scosse di M 2.5 e 2.8 di magnitudo, ipocentro a 9 km di profondità ed epicentro presso di comuni di Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Montegallo, Arquata del Tronto, Ussita, Visso, Bolognola, Norcia, Preci, Comunanza, Acquasanta Terme, Palliano, Accumoli, Sarnano e Fiastro.
La notte ha portato altre due scosse di terremoto elevate, anche se per fortuna non hanno provocati ulteriori danni o crolli nelle aree colpite dal sisma in Centro Italia: alle ore 4.55 è stata la provincia di Macerata, poi anche quella di Ascoli Piceno, colpite tutti e due da un terremoto di grado 2.9 sulla scala Richter. L’ipocentro dei sismi è in media a 9 km di profondità, mentre l’epicentro è stato calcolato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Arquata del Tronto, Norcia, Montemonaco, Ussita, Visso, Montefortino, Accumoli, Acquasanta Terme, Amandola. I comuni sono sempre quelli del sisma devastante dello scorso 24 agosto e le condizioni dell’emergenza sismica ancora non sono ideali: alle ore 8 di questa mattina è stata analizzata dal centro INGV la 3900esima replica del sisma iniziale, uno sciame sismico che ancora non accenna a concludersi.
Le prime ore di questo nuovo giorno, venerdì 2 settembre 2016, sono già state interessate da alcune scosse nel Centro Italia e nell’area meridionale del Tirreno, dove era già stata registrato un terremoto poco più di un’ora prima. Alle 23:55 è stato infatti rilevato un sisma di 2.6M, con profondità di 169 km, latitudine 38.83 e longitudine 15.64. Nessun comune nel raggio di 20 km, con una distanza che va dai 61 km da Lamezia Terme ai 71 km da Messina. Due scosse invece nella provincia di Perugia, alle 00:05 ed alle 00:19, rispettivamente di 2.5M e 2.3M. Per entrambi i punti colpiti l’epicentro è stato localizzato a latitudine 42.82 e longitudine 13.06, mentre nel primo caso la profondità è stata di 8 km e nel secondo di 10. La zona interessata si trova a 5 e 6 km da Norcia e Preci, oltre che ad 11 km da Castelsantangelo sul Nera (MC) e 12 da Cerreto di Spoleto (PG), Cascia (PG) e Visso (MC). Le ultime rilevazioni riguardano invece in provincia di Rieti, dove si è verificato un sisma di 2.0M ed in provincia di Ascoli Piceno, con una scossa di 2.2M.
Situazione ancora incerta per il Centro Italia, dove il sismografo continua a registrare movimenti sismici nel sottosuolo. In particolare i fenomeni si sono concentrati in provincia di Rieti, dove dalle 21:39 alle 22:12 si sono verificati tre terremoti di 2.4M, 2.0M e 2.1M. L’ultimo rilevamento della fascia serale riguarda invece le 22:30 con una scossa di 2.3M, epicentro ad 11 km di profondità, latitudine 42.59 e longitudine 13.22. Il punto caldo si trova a 6 km da Cittareale, 7 km da Amatrice ed 8 km da Montereale, tutte paesi della provincia di Rieti o dell’Aquila. Dati pervenuti anche sulla provincia di Ascoli Piceno, dove il sisma ha raggiunto i 2.0M ed una profondità di 10 km. Le coordinate sono di latitudine 42.9 e longitudine 13.26, mentre sono stati molti i paesi in cui è stato avvertito il sisma: Montemonaco (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Montegallo (AP), Montefortino (FM) entro i primi 10 km. Movimenti tellurici anche nel Tirreno Meridionale, dove alle 22:33 è stata rilevata unas cossa di magnitudo 2.2, a 127 km di profondità. Sul fronte estero invece, nel pomeriggio di ieri si è verificato un importante terremoto di 6.8M, a largo delle coste orientali dell’Islanda del Nord e della Nuova Zelanda.