C’è stata una nuova scossa poco fa in provincia de L’Aquila in Abruzzo precisamente alle ore 20.52.59. Il tutto si è verificato alle seguenti coordinate: 42.44 latitudine, 13.27 longitudine. L’ipocentro invece è stato localizzato a dieci chilometri di profondità dalla superificie terrestre. La Magnitudo della scossa è stata di ben 3.3, sicuramente un sisma più forte di quelli visti nel pomeriggio. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Barete (AQ); Pizzoli (AQ); Cagnano Amiterno (AQ); Scoppito (AQ); Capitignano (AQ); Montereale (AQ); Borbona (RI); L’Aquila (AQ); Antrodoco (RI); Campotosto (AQ); Tornimparte (AQ); Posta (RI); Lucoli (AQ); Micigliano (RI) e Borgo Velino (RI).
Dopo Macerata è L’Aquila la provincia più colpita di giornata dal terremoto in centro Italia: scossa di grado M 2.1 dopo quella di M 2.6 di due ore fa in tutta l’area tra le province di Macerata, Rieti, Perugia e Ascoli Piceno, nel famoso cratere sismico dell’emergenza italiana negli ultimi 5 mesi ormai. Il centro nazionale iNGV ha individuato nel terremoto aquilano l’ipocentro a 10 km di profondità, con invece l’epicentro situato presso i comuni dell’area, ovvero Montereale, Amatrice, Cittareale, Capitignano, Borbona, Campotosto, Posta, Cagnano Amiterno, Accumoli, Barete, Pizzoli. Non vengono individuati particolari danni o conseguenze negative per il sisma aquilano, come del resto per quelli di tutta questa giornata pre-Epifania.
In provincia de L’Aquila in Abruzzo c’è stata un’altra scossa di terremoto che fa proseguire quello che è un vero e proprio sciame sismico. Il tutto è arrivato alle ore 16.40 alle seguenti coordinate: 42.43 latitudine e 13.26 longitudine. L’ipocentro della scossa è stato rilevato a undici chilometri di profondità dalla superficie terrestre. La Magnitudo della scossa è stata di circa 2.6 come rilevato dall’Istituto Nazionale geofisica e vulcanologia. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro del sisma: Pizzoli (AQ); Barete (AQ); Cagnano Amiterno (AQ); Scoppito (AQ); Capitignano (AQ); Montereale (AQ); Borbona (RI); L’Aquila (AQ); Antrodoco (RI); Tornimparte (AQ); Lucoli (AQ); Campotosto (AQ); Borgo Velino (RI); Posta (RI); Micigliano (RI) e Castel Sant’Angelo (RI).
Lo sciame sismico presenta un’altra scossa ancora in proibii di Macerata, nel cratere sismico presente vicino alle altre province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno e L’Aquila: altra scossa dopo le precedenti importanti di M 3.3 e 2.5 Richter. Arriva un’altra, questa volta di grado minore, ovvero M 2.2, con zero danni e conseguenze negative che per fortuna non aumentano il bilancio già grave dell’emergenza sismica degli ultimi 4 mesi. Alle ore 14.43 sisma con ipocentro a 14 km sotto il livello del terreno, epicentro invece individuato presso i comuni di Pieve Torina, Muccia, Monte Cavallo, Fiordimonte, Pievebovigliana, Serravalle di Chienti, Fiastra, Camerino, Acquacanina, Sefro, Visso, Ussita, Pioraco, Bolognola,Preci, Fiuminata, Sellano, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera. Altri episodi anche presso le province del Perugino e del Reatino.
Una scossa di terremoto in Campania e un’altra nelle Marche sono le ultime due protagoniste dello scenario sismico italiano in queste ultime due ore: lo sciame sismico in provincia di Macerata prosegue, dopo la scossa importante di tre ore fa con grado M 3.3, ora ne arriva un’altra di grado M 2.5 Richter senza particolari conseguenze negative e neanche danni. Ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece situato presso i comuni di Muccia, Pieve Torina, Camerino, Fiordimonte, Fiastra, Monte Cavallo, Acquacanina, Sefro, Pioraco, Caslteraimondo, Caldarola, Serrapetrona, Fiuminata, Cessaplaombo, Ussita, Belforte del Chienti, gagliole, San Severino Marche, Matelica. In Campania invece è la provincia di Avellino e Foggia (in Puglia) a segnalare un terremoto di grado M 2.4 alle ore 13.21, con ipocentro segnalato a 16 km sotto il livello del terreno e l’epicentro invece individuato tra i comuni di Scampitella, Anzano di Puglia, Sant’Agata di Puglia, Accadia, Lacedonia, Rocchetta Sant’Antonio, Vallesaccarda, Monteleone di Puglia, Bisaccia, Trevico, Panni, San Nicola Baronia e Carife.
Un altro terremoto e sempre in provincia di Macerata, la situazione di oggi vede ancora il centro Italia protagonista dello sciame sismico ininterrotto da ormai più di 4 mesi: questa volta la scossa ha magnitudo tra le più alte degli ultimi tre giorni, M 3.3 sulla scala Richter. Il centro nazionale INGV ha emesso il calcolo dell’ipocentro situato a 10 km di profondità sotto il livello del terreno, con l’epicentro invece dell’ultimo sisma in provincia di Macerata che tocca i comuni i Visso, Ussita, Monte Cavallo, Fiordimonte, Pieve Torina, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Pievebovigliana, Acquacanina, Muccia, Bolognola, Sellano, Serravalle di Chienti, Camerino e Norcia. Coinvolte anche le province di Perugia e Rieti, mentre ripetiamo che non ci sono stati danni o segnalazioni di conseguenze negative su strade, palazzi, case o persone. Il terremoto non smette di colpire, sempre più spesso a Macerata con l’emergenza che non accenna a diminuire.
Altro terremoto e sempre in centro Italia: l’area vicino a Macerata è dall’inizio dell’emergenza sismica quel dannato 24 agosto 2016 la zona forse più colpita dallo sciame sismico, assieme ovviamente alle aree circostanti che intersecano le province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno e L’Aquila. Alle ore 10.16, scossa di terremoto di non grave entità e senza conseguenze negativa, con magnitudo 2.6 sulla scala Richter: il centro nazionale INGV ha rilevato un ipocentro a 8 km di profondità sotto il livello del terreno, l’epicentro invece è stato individuato presso i comuni di Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Bolognola, Acquacanina, Fiastra, Preci, Fiordimonte, Montemonaco, Montefortino, Sarnano, Monte Cavallo, Pieve Torina, Amandola, Pievebovigliana, Montegallo, Norcia, Muccia, Comunanza, Gualdo. Lo sciame sismica del centro Italia ha poi colpito anche le province di Perugia, M 2.0, e L’Aquila, M 2.1 sempre senza per fortuna alcun danno particolare.
Nella notte sono due le aree in Italia colpite maggiormente dal terremoto, per fortuna entro limiti di allerta minima senza scatenare alcuna reale emergenza per danni a cose, persone o strade: ovviamente il centro Itala, con lo sciame sismico ancora in atto tra Macerata, Rieti, Perugia e Ascoli Piceno, e poi in Puglia, nell’area del Foggiano. Partendo da sud, segnaliamo un terremoto appunto nella provincia di Foggia, alle ore 4.15 di questa notte, con grado di magnitudo al 2.8 della scala Richter: ipocentro individuato a 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece situato presso i comuni di Monte Sant’Angelo, Manfredonia, Mattinata, Carpino, San Giovanni Rotondo, Cagnano Varano. Venendo più verso queste ultime ore, segnaliamo scossa di terremoto a Macerata con grado M 2.5 Richter, con l’ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a 6 km sotto il livello del terreno e con l’epicentro invece individuato presso i comuni di Fiordimonte, Pieve Torina, Muccia, Fiastra, Acquacanina, Camerino, Ussita, Visso, Bolognola, Sefro, Caldarola, Pioraco, Cessapalombo, Preci, Srnano, Belfrote del Chienti.
Nella giornata di ieri si è verificata un altro sciame sismico in provincia di Macerata nelle Marche. Sono state sedici le scosse nella giornata con la prima che si è verificata alle ore 1.46 mentre l’ultima poco prima della mezzanotte. Si sono verificate tutte all’incirca alle seguenti coordinate: 43.03 latitudine, 13.05 longitudine. L’ipocentro è stato localizzato tra gli otto e gli undici chilometri di profondità dalla superificie terrestre. La scossa più forte si è verificata alle ore 17.59 per una Magnitudo di 3.1. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Pieve Torina (MC); Fiordimonte (MC); Pievebovigliana (MC); Muccia (MC); Monte Cavallo (MC); Fiastra (MC); Serravalle di Chienti (MC); Acquacanina (MC); Camerino (MC); Visso (MC); Ussita (MC); Sefro (MC); Bolognola (MC); Pioraco (MC); Preci (PG); Castelsantangelo sul Nera (MC); Caldarola (MC); Sellano (PG); Cessapalombo (MC); Castelraimondo (MC); Serrapetrona (MC) e Fiuminata (MC).
Nella giornata di ieri c’è stata anche una forte scossa in Giappone alle ore 19.53. Si tratta di un terremoto di circa 5.6 Magnitudo localizzato alle seguenti coordinate: 37.1 atitudine e 141.4 longitudine. L’ipocentro invece è stato localizzato a circa dieci chilometri di profondità dalla superificie terrestre. Iwaki è una città che appartiene alla prefettura di Fukushima esattamente dove si è verificato un disastro nucleare l’undici marzo del 2011. La città in questione si estende per circa 1231 chilometri quadrati e ha una popolazione di circa trecentocinquantamila persone. Il fatto che la cittadina giapponese si trova sulla costa ha fatto inoltre scattare quello che è un allarme tsunami. Staremo a vedere se ci saranno anche su questa situazione delle novità inerenti e se soprattutto sarà facile evitare problemi ulteriori.