Crosetto propone una riforma di NATO e Ue e affronta il tema dell'emergenza natalità proponendo una misura choc: tasse zero per chi fa almeno due figli
LA “RICETTA” DI CROSETTO CONTRO LA CRISI OCCIDENTALE
L’Occidente è in crisi, soprattutto per il calo demografico, per cui serve una politica radicale per favorire la natalità, ad esempio azzerando le tasse per chi fa più di due figli. Nel frattempo bisogna riformare NATO e UE, perché il mondo sta diventando più pericoloso. Sono queste le principali indicazioni fornite da Guido Crosetto nell’intervista che ha rilasciato ad Avvenire. Il ministro della Difesa non ha nascosto la sua preoccupazione sul futuro dell’Occidente, che è sempre più debole e invecchiato, al punto tale che “sta ballando sull’orlo del precipizio”.
Crosetto rimarca le disuguaglianze, evidenzia la mancanza di una vera visione politica, la perdita di giovani: senza nuove nascite l’Italia e tutto l’Occidente rischiano il crollo dei sistemi sociali: pensioni, sanità, welfare. Il problema della denatalità va affrontato seriamente, perché, se non si torna ad avere figli, crollerà il PIL, i sistemi sanitari non reggeranno e le pensioni non saranno pagabili. “Ci deve far paura. Almeno quanto la fanno Russia e Cina”.
Per questo il ministro arriva a proporre una misura drastica: tasse zero per chi fa più di due figli. Non è una soluzione fattibile nell’immediato a causa dei disavanzi e dei bonus che hanno svuotato le casse, ma è una misura da prendere in considerazione. “Se non avessimo ereditato le follie di bilancio degli anni scorsi e magari avessimo in cassa i soldi buttati nei bonus edilizi, vorremmo e dovremmo introdurre, già da subito, una misura choc per provare a invertire la rotta: tasse zero per quelle famiglie che fanno più di due figli”.
“NATO MENO OCCIDENTALE E PIÙ GLOBALE”
In merito, invece, ai precari equilibri geopolitici, Crosetto attacca il presidente russo Vladimir Putin, che non dà peso ai morti, ha una logica ideologica e nazionalista, ma, d’altra parte, ritiene che non attaccherà l’Europa, sebbene ci siano molti Paesi dell’Est convinti che sia solo questione di “quando”, non di “se”.
Anche per questo, per Crosetto, serve un nuovo sistema multilaterale: il diritto internazionale non regge più e il mondo è governato dai rapporti di forza, quindi serve una nuova Europa, più grande e con difesa comune, ma anche un coinvolgimento maggiore di Regno Unito, Norvegia e Balcani.
Al tempo stesso bisogna riformare la NATO, rendendola meno “occidentale” e più globale, a difesa della pace dell’ONU, quindi come un “braccio armato“, ma comunque democratico, dell’ONU, che allo stato attuale ritiene inefficace. “La NATO ha le caratteristiche, il know-how e le capacità militari, ma anche diplomatiche, per diventare il vero difensore della pace”, dichiara Crosetto.
“CULTURA E IDENTITÀ DELL’ITALIA DA PROTEGGERE”
Riguardo la sua proposta sulla leva volontaria, Crosetto spiega ad Avvenire che è contrario a quella obbligatoria, ma ritiene che quella volontaria debba essere anche un’occasione di riscatto per giovani a rischio criminalità. La “riserva” includerebbe comunque tecnici, esperti e militari ausiliari, ma pensa anche a un possibile servizio civile volontario per ruoli come carabinieri ausiliari, Protezione civile, Croce Rossa.
Parlando di immigrazione, collega il tema a quello della natalità, perché vorrebbe favorire l’ingresso di persone giovani e qualificate, che rispettino la cultura italiana; è invece contrario alla concessione a chi vuole “imporre sharia o velo”.
Vanno dunque attirati talenti globali che vogliano diventare italiani: “Il mio obiettivo è dare forza a chi ha cura e rispetto per l’Italia. Dobbiamo proteggere la nostra cultura e identità. Cerchiamo persone, nuovi cittadini di nuove generazioni, capaci e interessati a voler bene all’Italia, e non di venire in Italia per imporre il velo e la sharia, ma per portare conoscenza, gioventù, imprese”.