Completo il quadro delle nomine per le commissioni del Csm: decreto di Pinelli affida a Giuffrè (laico Centrodestra-FdI) la guida della Quinta
MESSO A PUNTO IL PUZZLE DELLE COMMISSIONI CSM: MINI RIVOLUZIONE NELLA “QUINTA” CHE DECIDE LE NOMINE
Nel suo piccolo, è unicum: per la prima volta nella storia della Repubblica sarà un membro laico di area Centrodestra a guidare la Quinta Commissione del Csm, quella preposta alle nomine direttive e semi-direttive dei vari magistrati in Italia. La novità arriva al termine di un lungo e complesso “puzzle” delle varie commissioni legate al Consiglio Superiore della Magistratura, con equilibri e incarichi delicati visto il grado attuale di rapporti non sempre semplicissimi tra politica, giudici e istituzioni.
Il lungo lavoro di moral suasion e diplomazia messo in campo dal Quirinale ma sopratutto dal vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, è dunque giunto a conclusione: il termine ultimo era fissato per il prossimo 8 ottobre ma il lavoro compiuto ha anticipato i tempi, proponendo – tra gli altri – il nome di Felice Giuffrè, in quota Fratelli d’Italia, alla guida della Quinta Commissione che dovrà decidere le nomine dei giudici.

Come evidenziato in queste ore da fonti vicine al Csm, con la nomina di un laico di Centrodestra (professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico a Catania, nominato nel Consiglio dal 2023 con 420 voti in Parlamento) si rende chiaro lo sforzo diplomatico e politico di dar vita ad un processo di vera “anestetizzazione” del correntismo interno alla magistratura.
GIUFFRÈ (LAICO FDI) E GLI ALTRI NOMI: ECCO CHI GUIDERÀ LE COMMISSIONI DEL CSM
Nel giorno in cui il Dl Giustizia diviene legge dopo il via libera del Senato alle ultime modifiche già approntate alla Camera, il quadro delle 9 commissioni esistenti nel Csm viene finalmente completato: secondo le medesime fonti raccolte (e riportate anche dal “Domani”, ndr) vi sarebbe stato un lavoro proficuo tra la Presidenza del Csm (oltre a Pinelli anche il procuratore generale della Cassazione, Pietro Gaeta, e il nuovo presidente della Corte Suprema Pasquale D’Ascola) e lo stesso Quirinale.

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano “Il Dubbio”, i nomi scelti ed eletti nei vari vertici delle commissioni Csm vedono in primo luogo la conferma della Sezione disciplinare con la guida dello stesso vicepresidente del Consiglio Fabio Pinelli, coadiuvato dai componenti come Roberto Fontana, Genantonio Chiarielli, Daniele Porena, Palo D’Ovidio e Antonino Laganà. Ma è nelle varie 9 commissioni che giungono le principali novità del complesso “puzzle” di nomine: la Prima Commissione riguarda l’incompatibilità e sarà presieduta da membro Unicost Michele Forziati, mentre la Seconda avrà come presidente Paola D’Ovidio di Magistratura Indipendente.
La Terza Commissione, che prefigura il regolamento interno, sarà guidata da Marcello Basilico di Area mentre la Quarta sarà di competenza di Maria Francesca Abenaboli (sempre della corrente Area): detto di Giuffrè nuovo presidente della Quinta Commissione, la Sesta sarà a corredo di Antonello Cosentino (Area) mentre la Settima sulla organizzazione degli uffici verrà guidata dalla laica Claudia Eccher. Chiosa finale con l’Ottava Commissione presieduta da Eligio Paolini, mentre la Nona sarà a guida di Edoardo Cilenti: questo dice il decreto siglato dal vicepresidente Csm Pinelli e questo è frutto del lungo accordo a stretta correlazione tra vertici del Consiglio e Colle.
