ISLAM/ Sbai: povera Italia, “mecca” dei nuovi integralisti
Nel suo ultimo libro, SOUAD SBAI parla del “sogno infranto”: quello dei giovani nelle piazze arabe e quello delle donne che, nel nostro occidente, sono vittime dei fondamentalisti

«Si sono infranti i sogni di una generazione che ha chiesto diritti e libertà, come si sono infranti i sogni di tante donne di trovare una vita migliore in occidente, Italia compresa». Souad Sbai, deputata del Pdl, italiana e marocchina, islamica, non la manda a dire. Nel suo ultimo libro, Il sogno infranto (Curcio Editore), raccoglie i cocci del fallimento multiculturalista, la debolezza dell’occidente relativista e politicamente corretto, la metamorfosi di quelle «primavere» che sulla riva opposta del Mediterraneo si sono tramutate in inverni dall’esito incerto. E racconta le storie di donne, tante donne la cui vita è stata segnata, spesso in modo tragico e irreparabile, dalla violenza di matrice fanatico-religiosa.
Un doppio «sogno infranto», dunque.
In Egitto però si terranno le elezioni.
Cosa c’entra la debolezza dell’occidente?
Di quale strategia parla, onorevole Sbai?
Un vero e proprio piano di conquista?
Quale Italia hanno trovato i fondamentalisti?
Un Paese che non ha offerto loro resistenza. Non parlo naturalmente di resistenza armata, ci mancherebbe; e nemmeno di resistenza religiosa. Sarebbe bastata una resistenza identitaria. Hanno trovato una società in cui bastava dire «non voglio la croce» perché questa venisse tolta, in cui si parlava di diritti umani senza che ad essi corrispondessero valori riconosciuti ed affermati. Sono diritti umani quelli che danno spazio alla poligamia e all’infibulazione? Non sto inventando nulla, potrei attingere ai numerosissimi casi in cui mi sono costituita parte civile.
Lei dice che il fondamentalismo islamico trova terreno fertile grazie al relativismo europeo. Che vuol dire?
Secondo lei il fondamentalismo ha vinto anche da noi?
Se il multiculturalismo ha dato frutti nefasti, l’integrazione però un dialogo lo presuppone, o no?
Lei ha mai avuto problemi per le sue battaglie in favore dei moderati?
C’è un Paese europeo che si sentirebbe di indicare come esempio per le sue politiche di integrazione?
E l’Italia?
In Italia sono vent’anni che non c’è una intellettualità islamica: nessun pensatore, nessuno scrittore, nessun critico, nessun giornalista che dica la sua. Vorrà dire qualcosa. Io stessa, quando ho provato di liberare la donna dal burqa, ho trovato intellettuali italiani pronti a scagliarsi contro di me.
Lei critica aspramente i Fratelli musulmani, che nel nuovo Egitto sono una delle prime forze politiche. Rimpiange Mubarak?
Il suo scenario è molto fosco. Non ci sono speranze per il Medio oriente?
(Federico Ferraù)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultime notizie di Cultura
-
COSA MI LASCI DI TE/ Il film sulla fede che aiuta a vivere la sofferenza28.02.2021 alle 03:02
-
LETTURE/ Nelle "cronache" del nichilismo, la Domanda per uscirne27.02.2021 alle 02:45
-
LETTURE/ Milano 1578, con Agostino e Cipriano incontro alla peste (dono di Dio)26.02.2021 alle 19:43
-
Cts, ok riapertura cinema e teatri zona gialla/ Dpcm, via libera 27 marzo: le regole26.02.2021 alle 18:03
-
ADELE BONOLIS/ Uno sguardo, un ceffone e la "centesima strada" alla santità25.02.2021 alle 10:46
Ultime notizie
-
Andrea Di Carlo, fidanzato Arisa/ Agente, autore e imprenditore: una vita in tv05.03.2021 alle 18:10
-
Willie Peyote, “Mai dire mai (la locura)”/ Terzo in classifica ma... (Sanremo 2021)05.03.2021 alle 18:10
-
Bugo, E Invece Sì/ Dov'è Morgan? La rivincita dopo il disastro non c'è (Sanremo 2021)05.03.2021 alle 17:33
-
SANREMO 2021, QUARTA SERATA/ Diretta e scaletta: Beatrice Venezi e le Nuove Proposte05.03.2021 alle 21:04
-
Arisa, “Potevi fare di più”/ Il testo scritto da Gigi D'Alessio conquistare Sanremo 202105.03.2021 alle 19:06
I commenti dei lettori