La vita di Daniela Rosati, ex conduttrice oggi 62enne ed ex moglie di Adriano Galliani è completamente cambiata. Attualmente vive a Vadstena, piccolo paese della Svezia cristiana dove – ha raccontato in una lunga intervista a Il Fatto Quotidiano – si dedica “alla preghiera, alla carità e alla scrittura”. In Svezia la Rosati sarebbe rimasta bloccata a causa dell’emergenza Coronavirus ma in realtà proprio mentre era pronta a partire ha avuto “un’ispirazione. Era come se sentissi nel mio cuore la sensazione precisa di non dover partire”. In quel momento in Svezia non si parlava neppure di Covid ma nonostante questo lei ha seguito quella che, a suo dire, sarebbe stata la volontà di Dio: “Lo considero un segnale e obbedisco. Del resto ne ho avuti molti nella vita, sin da ragazzina”. Restando in Svezia ha potuto fare un confronto sul modo in cui l’emergenza è stata affrontata rispetto all’Italia della cui tv ha ammesso di aver seguito solo Rai1 (l’unico canale che riusciva a prendere) e si aver seguito ogni mattina la Santa Messa del Papa per la Rosati è stato “un nutrimento di felicità”. A proposito di Bergoglio, l’ex conduttrice lo ha definito “il Papa giusto per questo momento storico e già il nome che ha scelto è di per sé una catechesi”.
DANIELA ROSATI E IL RICORDO DELLA CONVERSIONE
Parlando della sua situazione personale, Daniela Rosati ha ammesso di non aver avuto miracoli nella sua vita, “ma grazie, legate all’obbedienza e alla volontà di Dio” attraverso “ispirazioni, una locuzione interiore o visioni profetiche”. Ma il miracolo più grande per lei è stato senza dubbio la conversione avvenuta durante un periodo difficile della sua vita durante il quale aveva perso la fede. Nel corso dell’intervista ha ricordato esattamente il momento, avvenuto nella Chiesa di Santa Brigida a Piazza Farnese: “Ero da sola e senza pensarci mi avvicinai a un’asse di legno, mi coprii gli occhi per non vedere l’osso di una reliquia: improvvisamente mi ritrovai in ginocchio, in posizione fetale e la mia parte mistica comprendeva che stava accadendo un fatto extra ordinario. Un cono di luce mi è penetrato nella testa e in quella luce lessi chiaramente la parola castità”. In quel momento lei disse “sì” anche se “mi ritenevo indegna”. Adesso però, grazie alla fede si dice felice e porta avanti la sua missione nel mondo, ovvero la sua esperienza di conversione, motivo per il quale non si è fatta suora.
LE MINACCE IN RAI
Oggi Daniela vive con quello che ha guadagnato con il suo lavoro e da ciò che ha ottenuto dalla separazione da Galliani, smentendo però quanto scritto da molta stampa: “dal 2003 non ricevo più alcun mantenimento”. In merito alla castità, se inizialmente lo ha considerato un peso, poi ha compreso che era necessario: “dovevo scegliere e non è stato facile, ma nella vita tutto si può fare se si chiede aiuto a Dio. Il digiuno sessuale ora non mi pesa”. La Rosati ammette di sentire la mancanza del suo lavoro e rivela di avere molti progetti che le piacerebbe presentare ai dirigenti tv, “ma c’è come una barriera e nemmeno mi danno appuntamento”, spiega. In Rai, confida, “Ho pagato il fatto di portare il crocefisso: sono stata minacciata, ricevetti telefonate violente perché non volevano che lo esibissi in tv. Verso il 2010-2011 lavoravo a Rai 1 avendo tutti contro, in particolare la direzione e alcuni dirigenti. Ero una persona sgradita e me ne facevano di tutti i colori”. Rivela inoltre di aver subito “mobbing, delazioni, calunnie. Sono stata ostracizzata anche per la mia fede”. E così dopo 13 anni di successo con TuttoBenessere, il programma fu chiuso senza alcuna spiegazione. “Qualche mese prima, in una puntata c’era ospite Vittorio Sgarbi che parlò del tradimento di Fini a Berlusconi, allora presidente del Consiglio: ricevetti molte pressioni per tagliare quella scena ma rifiutai, lo fecero senza il mio consenso e mi dissociai. A quel punto si scatenò la guerra contro di me”, racconta. Poi rivela addirittura che “Un alto dirigente arrivò persino a mettermi le mani addosso. Non lo denunciai pur avendo dei testimoni”. Episodio che non raccontò mai neppure a Berlusconi. Con Galliani, invece, ormai non ci sono più rapporti da anni. La mancanza di Mediaset che definisce “una mamma” è certamente più viva rispetto a quella della “Rai matrigna”.
IL RACCONTO CHOC: EX COMPAGNO VIOLENTO
Il prossimo progetto di Daniela è quello di scrivere un libro sul perdono. Lei, ammette, vorrebbe perdonare chi in passato le ha fatto molto male e a tal proposito racconta un episodio avvenuto negli anni Ottanta: “Ero a Saint Paul de Vence con il mio compagno di allora – di cui non farò mai il nome – e scoprii di aspettare un bambino: avevo le nausee e non me la sentivo di andare in barca con gli amici, così gli dissi che sarei rimasta a casa. Lui ebbe crisi di violenza, mi prese a calci fino a farmi svenire. Rinvenni in un lago di sangue. Pulii tutto con della carta assorbente. Lo shock per la perdita del bambino fu enorme, tanto che non ricordo nulla dei giorni seguenti”. Di questo evento choc ne parla solo ora perchè in passato non voleva arrecare un dolore al padre e perchè non era ancora riuscita a perdonare la violenza subita. Quell’uomo non lo denunciò mai, “Per amore dei suoi figli, in particolare quello più piccolo che viveva con noi. Finii in ospedale diverse volte, i medici insistevano perché denunciassi, ma non lo feci mai. Poco dopo, di fronte all’ennesima terribile violenza, gli ho lasciato la casa e sono andata via per sempre”. Quella stessa persona però, è stata la prima a chiamarla in Svezia quando è sopraggiunto il Coronavirus.