Daniella Ambrosino e Giorgio Parisi, il sostegno della famiglia
Daniella Ambrosino è la moglie del fisico Premio Nobel Giorgio Parisi. Da loro amore sono nati i figli, Lorenza e Leonardo. Il secondogenito è ricercatore presso l’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR. Seppur in settori differenti entrambi i figli Giorgio Parisi si stanno facendo largo nel mondo accademico, grazie al loro talento e alla loro dedizione. Lorenza è docente universitaria di Internet Studies e Social Media Management, il maschio ricercatore presso l’Istituto dei Sistemi Complessi del Cnr. Il fisico ha sempre tenuto la sua vita privata fuori dalla luce dei riflettori e per questo motivo abbiamo davvero poche informazioni su di lui. Parisi è sposato ormai da diversi anni con Daniella e la coppia ha due figli: Lorenza e Leonardo. Famiglia che ha sicuramente sostenuto il ricercatore italiano nella sua lunga e importante carriera sia in Italia che all’estero. Tutti loro hanno voluto essere al suo fianco in occasione della cerimonia organizzata per la consegna del Premio Nobel.
Intervistato da Repubblica in occasione del Premio Nobel, Giorgio Parisi ha rivelato di essere un ballerino provetto e di avere una grande passione per la danza alla quale si dedica a livello amatoriale: “Ho iniziato molti anni fa con salsa e baciata. Poi ho scoperto nel centro sociale Casale Podere Rosa, tra Talenti e San Basilio, le danze popolari greche e me ne sono innamorato. Hanno una varietà di passi e di strumenti incredibile. E se si acquisisce un po’ di esperienza si riesce a distinguere dai suoni e dalle movenze un ballo dell’Epiro da uno della Macedonia”.
Giorgio Parisi e il legame con i figli: “Con noi è stato presente…”
La figlia Lorenza aveva tratteggiato il padre Giorgio Parisi come insolitamente disordinato. Lorenza ha rivelato: “Un po’ lo è, ma nel suo disordine l’ordine lo ha. È una persona molto attenta. Chi parla con lui può essere sicuro che ricorda tutto benissimo, in maniera emotiva. Anche nell’organizzazione degli spazi, quello che può sembrare disordine per lui è un ordine. Non perde mai niente. Anche con noi è sempre stato molto presente, ha sempre avuto attenzione durante la nostra crescita e non era scontato dato il suo impegno professionale”.
Lorenza aveva anche spiegato che durante il periodo della scuola il padre è stato particolarmente attento aiutando il figlio Leonardo nei compiti di matematica: “Per quanto riguarda la scuola, il suo unico dispiacere era capire che alcuni insegnanti non riuscivano a trasmettere l’amore per le scienze, non rendevano appassionati alla bellezza e alla complessità di queste materie. E questo dipende da una mancanza di cultura scientifica. Lui è favorevole a insegnare l’approccio scientifico fin dall’asilo: la curiosità scientifica va stimolata. Quello che sicuramente mi ha lasciato mio padre è l’approccio scientifico alle cose, razionale, di analisi”. Una famiglia che gli è stata accanto anche al momento della premiazione del Nobel: “Io e mio fratello ce lo sentiamo ripetere da quando siamo piccoli, idem nostra madre da quando, a vent’anni, lo conobbe”, ha dichiarato Lorenza.