Danilo Rea, chi è? Tutto quello che c'è da sapere sul pianista jazz ospite dello speciale "Il Volo tutti per uno" del trio di tenori su Canale 5
Chi è Danilo Rea: il successo con Gino Paoli
Danilo Rea, chi è? Tutto quello che c’è da sapere sul pianista jazz ospite dello speciale “Il Volo tutti per uno”, lo show del gruppo musicale italiano composto da due tenori e un baritono: Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble trasmesso in prima serata su Canale 5. Artista e pianista di successo, Danilo ha collaborato durante la sua carriera con grandi nomi della musica: da Rino Gaetano, Riccardo Cocciante, Gianni Morandi, Adriano Celentano fino a Gino Paoli. Proprio negli ultimi anni il suo nome è associato a quello del cantautore genovese con cui ha lavorato in tantissime occasioni.
Ma chi è Danilo Rea? Classe 1957, Danilo è nato a Vicenza, ma molto presto decide di trasferirsi a Roma dove studia presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Una volta terminati gli studi, inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica lavorando con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto con cui forma il Trio di Roma.
Danilo Rea, concerti in tutto il mondo
Non solo, Danilo Rea poco dopo entra nel gruppo New Perigeo iniziando così il suo percorso nella musica jazz. Un cambio radicale per il pianista che inizia una longeva ed importante collaborazione prima con Rino Gaetano e poi con Riccardo Cocciante. La fame di Danilo Rea non è solo italiana, visto che la sua arte ha superato anche i confini nazionali facendosi apprezzare nel mondo. In America ha lavorato con grandissimi artisti del calibro di Chet Baker a Joe Lovano e Art Farmer. Poi in Italia collabora con Mina, Claudio Baglioni, Pino Daniele, ma anche con Fiorella Mannoia, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano.
La sua vita però resta la musica dal vivo come ha raccontato in una intervista: “il concerto dal vivo è però insostituibile. Il rapporto con il pubblico ti dà un’energia che non si trova in nessun altro modo, c’è uno scambio continuo e mai uguale da una sera all’altra. Quando finisco un concerto sono stanco, sì, ma rigenerato dall’energia che mi ha trasmesso il pubblico”.
