La vittoria del Brasile contro la Corea del Sud per 4-1 sicuramente è stata una delle prestazioni migliori ai Mondiali 2022 finora e ha reso celebre in tutto il mondo la danza del piccione, con cui Richarlison festeggia i suoi gol, anche con il club. I Mondiali però hanno una risonanza diversa e la danza del piccione è diventata virale ovunque, anche perché l’ha ballata pure il c.t. Tite e dopo la partita l’attaccante verdeoro l’ha insegnata pure al suo idolo Ronaldo.
Innanzitutto, che cos’è la danza del piccione? L’abbiamo vista quando il Brasile ha festeggiato il gol del 3-0 di Richarlison, ballo in cui è stato coinvolto anche l’allenatore Tite. La danza del piccione (“Dança do pombo“) nasce, come lo stesso Richarlison dichiarò già anni fa, da una canzone realizzata da un gruppo di Rio de Janeiro nel 2012, diventata virale grazie al ballo diffuso sui social dal calciatore, che ne ha fatto il marchio di fabbrica della sua esultanza in campo.
DANZA DEL PICCIONE, CHE COS’È? DA RICHARLISON A TITE E RONALDO
Dall’attuale numero 9 del Brasile al suo idolo d’infanzia, Richarlison non si è lasciato sfuggire l’occasione di insegnare la danza del piccione a Ronaldo il Fenomeno dopo il 4-1 rifilato alla Corea del Sud negli ottavi di finale dei Mondiali 2022. Il centravanti del Brasile ha insegnato a Ronaldo la sua tipica esultanza: Richarlison, visibilmente emozionato, ha poi abbracciato a lungo Ronaldo, mandando un bacio ai piedi magici di quello che è stato il suo idolo fin da quando era bambino.
Qualche critica invece è arrivata per il fatto che nella danza del piccione dopo il gol del 3-0 si sia messo a ballare anche il c.t. Tite, perché è stata interpretata come una mancanza di rispetto nei confronti degli avversari. Tite quindi in conferenza stampa ha risposto così: “Chi ci attacca per queste esultanze non conosce la cultura del Brasile, il modo di essere dei brasiliani, fa parte dell’educazione dei nostri bambini”. Il ct verdeoro ha anzi aggiunto, con notevole autoironia: “Se dovrò ballare ancora, ballerò. Ho solo chiesto loro di nascondermi (ride, ndr). L’altra volta mi è venuto il torcicollo, ho paura che poi mi si blocchi il braccio. La mia storia dice che sono sempre stato rispettoso di tutti. Ho fatto quel balletto per una forma di connessione con le nuove generazioni. Ho 61 anni e quasi tutti i giocatori del Brasile potrebbero essere miei nipoti”.