Il Senato ha approvato il DDL sui reati agroalimentari: il leghista Centinaio ne spiega i capisaldi per contrastare la contraffazione del Made in Italy
È stato approvato in queste ore dal Senato il disegno di legge che dovrebbe andare a intervenire sul tema dei reati agroalimentari voluto dalla Commissione guidata da Giancarlo Caselli e che ha messo d’accordo l’intero arco dei senatori con ben 80 voti positivi e nessun contrario, pur a fronte di 44 astensioni: un testo accolto positivamente anche da Coldiretti, che da tempo chiedeva interventi politici in questa direzione; mentre ora il testo sui reati agroalimentari dovrà passare dalla Camera prima della definitiva approvazione, sicuramente il prossimo anno.
Complessivamente, per ora sappiamo solamente che il disegno di legge sui reati agroalimentari conterrà un totale di 15 differenti articoli che mirano – a vario titolo – a garantire trasparenza e sicurezza nella produzione agroalimentare: in particolare, due sono i nuovi reati agroalimentari introdotti tra quello che mira a contrastare la frode alimentare e quello che, invece, definisce “agropirateria” il commercio di alimenti con indicazioni mendaci in etichetta.
Centinaio: “Con il DDL sui reati agroalimentari tuteliamo consumatori e produttori onesti”
Per spiegare i dettagli del disegno di legge sui reati agroalimentari ieri sera TgCom24 ha ospitato il senatore leghista – in passato anche ministro dell’Agricoltura – Gian Marco Centinaio, che ha ricordato da subito che si tratta di un argomento “da troppi anni sul tavolo della politica” proposto già ai tempi in cui il ministro dell’Agricoltura era Maurizio Martina e che si sta concretizzando solamente adesso, dopo essere passato nelle mani di altri quattro governi.
L’obiettivo del ddl contro i reati agroalimentari – continua Centinaio – è quello di “aiutare il settore senza penalizzarlo“, tutelando innanzitutto “il consumatore che deve essere messo immediatamente nelle condizioni di scegliere in modo consapevole” gli alimenti che va ad acquistare; anche grazie a “etichette che siano il più chiare e semplici possibile“, contrariamente alle indicazioni europee che “non sempre rientrano nella logica di quello che chiedono i consumatori finali”.
Caposaldo del ddl sui reati agroalimentari sarà quello di evitare che “si creino le condizioni per la contraffazione” e per alimentare il fenomeno “dell’italian sounding” reso possibile da una “produzione troppo libertina” alla quale è stato concesso di “creare dei prodotti che non sono quelli che il cittadino vuole scegliere”; tutto – conclude Centinaio, parlando del DDL sui reati agroalimentari – “bloccando quei prodotti che non rientrano nel nostro Made in Italy“.