Il debito mondiale risalente al mese di dicembre 2025 è in crescita. Stati e corporate sono tra i più impattanti, ancora non è "allarme".
Il debito mondiale attuale, al mese di dicembre del 2025 sta crescendo senza sosta. Rispetto all’ultima rilevazione, il Global Debt Monitor ha fatto notare come in poco tempo si siano aggiunti 26.000 miliardi in più rispetto all’ultimo dato.
La relazione è stata pubblicata in modo ufficiale dall’International Institute of Finance, e tra le cause (più impattanti seppur non l’unica), rientrano i finanziamenti degli Stati sui bilanci dei Paesi sia emergenti che consolidati.
Il debito mondiale nel 2025 sale ma non è un allarme

Anche se il debito mondiale nel 2025 è salito (totalizzando 346.000 miliardi), secondo l’International Institute of Finance non si può ancora parlare di “allarme“, ma piuttosto di fare attenzione.
L’andamento del debito è crescente, e l’IF raccomanda a investitori ed emittenti prudenza. Ancora oggi non ci si può definire in una condizione allarmante, e questo perché il gap con la ricchezza internazionale è basso.
In cima alla classifica dei debiti più consistenti troviamo gli Stati Uniti d’America e la Cina, seguiti dall’Italia, dalla Francia e dal Brasile. Lo scenario sul futuro però, prospetta un costante aumento del debito, motivo per cui gli investitori stanno cambiando “rotta”.
Visto l’andamento, chi investe sta valutando di spostare il suo capitale in piani di indebitamento pubblico e aste di titoli di Stato.
I dubbi sulle mosse di alcuni Paesi
Alcune situazioni geopolitiche creeranno ancora più disagi sul fronte dei debiti. Un esempio è stata la recente sentenza della Corte Suprema che ha contestato l’introduzione dei dazi imposti da Trump, con il rischio di rovinare parte dell’economia globale ed europea, e costringere gli Stati ad indebitarsi per regolarizzare i conti.
Non restano inalterati neanche gli altri mercati finanziari, come l’oro, sempre più voluto dagli investitori con l’intento di diversificare il portafoglio e per contenere gli effetti dell’inflazione e la corrosione del potere d’acquisto.
A concludere il quadro del sovraindebitamento ci sono le aziende più tecnologiche e innovative, specialmente quelle che elaborano sistemi d’intelligenza artificiale. Le corporate del settore spingono al privato e al mercato obbligazionario, creando debiti sempre più crescenti.
