È stato approvato il Decreto università: inclusa anche la norma salva-educatori proposta dall'assessore della Lombardia Elena Lucchini
È stata alla fine approvata anche la norma salva-educatori proposta dai relatori della Regione Lombardia come emendamento al Decreto università, approvato in questo ore dal Senato e proposto – nella sua formulazione originale – dal ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini: un importante passo avanti frutto della mediazione lombarda che ha portato fino ai senatori le istanze dei tanti educatori che si erano visti tagliati fuori dalla professione per un cavillo legislativo.
Partendo proprio da qui, è utile ricordare che la norma inserita nel Decreto università va a correggere quell’inghippo creato dal decreto legislativo n. 65/2017: stando alla normativa, infatti, gli studenti che si erano iscritti alle classi di laurea L-19 e LM-85bis (rispettivamente “Scienze dell’educazione” triennale e “Scienze della formazione primaria” magistrale) alla fine del loro percorso avrebbe ottenuto un titolo non abilitante alla professione.
Ovviamente il decreto aveva creato centinaia e centinaia di laureati inabilitati a svolgere la professione per la quale si erano iscritti – poco prima dell’entrata in vigore del testo – alle facoltà per diventare educatori; mentre con l’emendamento proposto dalla Lombardia si rivolve il problema, rendendo abilitanti anche i titoli conseguiti da chi si è iscritto entro l’anno scolastico 2018/19, fermo restando che per tutti coloro che sono arrivati dopo non cambierà nulla.
Elena Lucchini: “L’emendamento salva-educatori del Decreto università tutela anche la genitorialità”
Commentando l’approvazione del Decreto università con la nuova clausola salva-educatori, l’assessore lombarda alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini ha espresso il suo “plauso” a chi è riuscito a portate le istanze dei professionisti dell’educazione fino al Senato, ringraziando anche il Governo per “l’attenzione dimostrata” e per l’approvazione di un emendamento che compie un “sensibile passo in avanti nella tutela delle numerose professionalità” addetta agli asili nidi.

Dal conto suo, Lucchini ricorda che – in tempi ben precedenti alle discussioni sul Decreto università – si era mossa per dar seguito alle istanze “di Assonidi e del mondo degli operatori“, mettendosi da subito in contatto con i dicasteri competenti per trovare una soluzione il più rapida possibile; mentre l’approvazione odierna del decreto segna un “fondamentale passo verso maggiori certezze nel mondo dei servizi per l’infanzia“, centrali per il “supporto alla genitorialità“.
