A Dritto e Rovescio e Iceberg le parole di Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, sull'omicidio di Garlasco e su Chiara Poggi
L’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, è stato intervistato da Dritto e Rovescio. Si parla delle prime risultanze sull’incidente probatorio, e le prime parole del legale sono state sulle tracce che sarebbero emerse dalla spazzatura, ovvero, dna di Chiara Poggi e Alberto Stasi, in attesa poi di tutte le ulteriori verifiche: “Queste ipotesi che sembrerebbero essere emerse sono un centesimo di ciò che si dovrà fare, mancano 99 centesimi e parlo dell’incidente probatorio – facendo chiaramente capire che l’indagine è appena agli albori – poi c’è l’indagine tradizionale, dobbiamo prendere il dato positivo. Abbiamo avuto qualcuno che diceva non si poteva trovare più niente e non è vero, il dna si può trovare”.
E ancora. “Adesso ci sono tante altre cose da analizzare e chissà che non ci sia dna anche lì, quindi grande pazienza perchè secondo me qui di matti non ce ne sono, aspettiamo”. Negli studi di Rete 4 alta tensione poi con il giornalista Paolo Colonnello, che si dice contrario a questa nuova indagine: “Io non credo che il procuratore capo Napoleone – replica De Rensis rivolgendosi all’ospite di Dritto e Rovescio – e gli altri tre sostituiti per rendere conto a lei di ciò che stanno facendo, seconda cosa io le chiedo gentilmente controfigura, sosia o portavoce del procuratore capo, visto che le scrive lei deve rivolgere queste lecite domande, chi paga, cosa succede al procuratore capo, scriva un articolo indirizzato a lui perchè il sottoscritto non è il portavoce della procura ne sono la controfigura, lei deve parlare a loro, ma parlare a loro presuppone delle cose, quindi parli, chieda”.
Poi De Rensis ha precisato: “Chi ha autorizzato la procura ad agire? La cassazione e nel settembre 2024 con il suo pronunciamento. Il gip li aveva fermati, loro hanno fatto ricorso e poi a settembre hanno detto che la procura ha ragione, quindi un procedimento abnorme”.
Quindi sul presunto sangue sul pedale della bicicletta di Stasi, che per l’omicida poteva essere sangue del ciclo mestruale di Chiara Poggi: “E’ stata posta ad Alberto Stasi una domanda su un presupposto falso – ha replicato De Rensis in maniera molto ferma e decisa – che ci fosse sangue sui pedali, domanda a cui il ragazzo non ha saputo rispondere per il semplice fatto, che la domanda era su un presupposto falso, il sangue non c’era sui pedali, se oggi esco da questo studio e un pm mi dice che lei era a New York, io cosa gli rispondo?”.
DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS E IL TELEFONO CON LA MACCHIA DI SANGUE
L’avvocato Antonio De Rensis ha parlato anche ad Iceberg, su Telelombardia, soffermandosi dello schizzo di sangue trovato sul telefono di casa Chiara Poggi, una macchia che secondo lo stesso legale potrebbe aver sporcato il telefono solo se la cornetta fosse stata staccata e non fosse a riposo: “Sul telefono non penso che Chiara Poggi abbia tentato di fare una telefonata o abbia provato a chiamare qualcuno, quello che penso è che quella tipologia di macchia a mio modesto avviso è impossibile che sia passata in modo così netta, orientando i contorni in maniera molto definita come una goccia che cade, perchè anche se fosse riuscita a passare in una fessura di un mm si sarebbe frastagliata. Chi ha indagato nel 2007 ha avuto molte certezze purtroppo tutte riferite ad Alberto Stasi. Non è stata prestata l’attenzione migliore a certi particolari, comunque non credo che questo telefono vi sia ancora”.
Sul famoso filmato della ricostruzione dell’omicidio di Alberto Stasi, da sempre condannato da De Rensis e da tutto il pool difensivo dell’assassino: “Queste immagini rispondono da sole, secondo lei è possibile che con quel lavaggio rimangano 4 capelli lunghi? Ma credo che non debba aggiungere altro”. Ma alla fine chi ha ucciso Chiara Poggi? De Rensis non fa un nome preciso (anche se probabilmente un’idea se la sarà fatta), però sottolinea una cosa importante: “Io penso di avere degli elementi ma al momento non è giusto farlo, io so che chi ha ucciso Chiara Poggi mentre la uccideva la odiava, la povera Chiara è stata oggetto di una ferocia inaudita, non è stato un raptus di un secondo. Alberto Stasi l’amava, le voleva bene, l’amava come si può amare a 24 anni”.

DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS SU LOVATI: “QUANDO PARLA LUI…”
L’avvocato di Alberto Stasi si dice certo che: “Chiara amava lui, si vedeva uno o due volte la settimana, lavoravano, studiavano, erano bravi e onesti, Alberto non l’ha mai odiata, Chiara non avrebbe mai potuto scoprire un fico secco che avrebbe potuto portare ad un’azione del genere, chi ha ucciso Chiara Poggi la odiava”.
Infine sulle teorie di Lovati, che nel corso delle ultime settimane ha parlato di sicari, giro di prostituzione e pedofilia, santuario delle Bozzole, fra sogni e incubi, il difensore di Stasi precisa: “Quando le persone con i capelli bianchi, che non siano malati di mente, parlano, hanno sempre un motivo e hanno sempre un interlocutore, quando una persona parla di solito un interlocutore nella sua testa ce l’ha, non credo che parli a se stesso”.
Insomma, per l’avvocato De Rensis Alberto Stasi non aveva motivo di uccidere Chiara Poggi, e si cercherà di dimostrarlo attraverso questa nuova indagine. Al momento, comunque, il ragazzo di Garlasco resta l’unico condannato per l’omicidio della povera Chiara Poggi, nonostante nei primi due gradi i giudici lo avevano assolto. Vedremo quindi se questa nuova indagine ci restituirà una nuova verità o se alla fine il finale di questa triste vicenda sarà lo stesso.
