L'avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, intervistato dai microfoni di Chi l'ha visto, su Rai Tre: ecco cosa ha detto
L’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, è stato ospite di Chi l’ha visto per parlare degli ultimi aggiornamenti in merito alla nuova indagine sul delitto di Garlasco. Nella giornata di ieri sono usciti allo scoperto i legali e i consulenti della famiglia Poggi con una perizia che smentisce che l’impronta 33, quella trovata sul muro vicino alle scale dove è stato rinvenuto il corpo di Chiara Poggi, sia di Andrea Sempio.
Una notizia a cui De Rensis ha replicato così: “Tutte le consulenze di parte possono essere clamorose ma sono di parte. Da una parte abbiamo il comandante della sezione di impronte Ris di Roma che dice che quell’impronta sia di Andrea Sempio… Io credo che siano attribuzioni di parte, andremo a vedere. Non me la sento di dire che la perizia di 5 minuzie è giusta (quella appunto della famiglia Poggi ndr) e quella di 15 no, e viceversa, sarei più cauto”.
L’intervista si è quindi spostata sull’incidente probatorio e in particolare sulla spazzatura di casa Poggi a Garlasco da cui emergerebbero solo due dna, quello di Chiara e quello di Alberto Stasi. Per De Rensis si tratta comunque di un fatto rilevante: “Quando abbiamo sostenuto l’interrogatorio davanti al procuratore capo abbiamo dichiarato in tempi non sospetti che l’Estathe è una bevanda che consumiamo. La ricostruzione accusatoria, quella che ha portato Alberto Stasi in galera esclude che lui abbia potuto bere l’Estathe visto che Chiara apre la porta e lui la colpisce. Avrebbe potuto fare colazione ma si sarebbe scontrato con la ricostruzione che delimita in 14 minuti l’azione omicidiaria. Abbiamo sentito tutti il dottor Capra dire che questa potrebbe essere la spazzatura di qualche giorno prima, quindi io do a questo incidente probatorio una valenza”.
DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS SU MATTIA CAPRA E LE NUOVE INDAGINI
In poche parole per De Rensis, se quell’Estathe fosse stato consumato da Alberto il 13 agosto 2007, la mattina dell’omicidio, andrebbe a riscrivere l’intero scenario. Su questo punto però non vi è certezza visto che non è da escludere che l’assassino possa aver consumato il the la sera prima, quando era andato a casa di Chiara per mangiare una pizza.
Chi l’ha visto ha intervistato Mattia Capra, amico di Andrea Sempio e Marco Poggi e a riguardo De Rensis ha spiegato: “Mattia Capria mi è piaciuto molto quando dice di essere andato in cantina, ma ha detto di non aver visto l’indagato, mi è parso molto spontaneo, è grave quando dice che alcune sue dichiarazioni sono state tagliate e l’ultima cosa, io gli avrei chiesto se sapevano che Marco fosse in montagna, solo per la telefonata di Sempio di qualche giorno prima. Io sono assolutamente convinto che Marco era in montagna con i genitori”.
Quindi ha proseguito, dicendosi fiducioso su questa nuova indagine sui fatti di Garlasco: “C’è anche una indagine tradizione e noi non sappiamo tutto quello che c’è, non ci sarà niente, ci sono altre cose? Io credo che bisogna essere tutti prudenti quando si parla di questa indagine. Bisogna essere equilibrati e pensare che tutte queste persone stanno lavorando non solo sull’incidente probatorio perchè sappiamo tutti che non è così”.
DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS SU STASI, I POGGI E STEFANIA CAPPA
De Rensis ha raccontato di sentire spesso Alberto Stasi: “Ci siamo sentiti anche oggi, è una persona molto rispettosa, non si è mai permesso di commentare le parole di Lovati (avvocato di Andrea Sempio ndr) ne in bene ne in male, io dissento dalla tesi di Massimo (secondo cui Stasi sarebbe stato imbeccato da qualcuno ndr), credo anche e posso dirlo con ragionevolezza che possiamo essere d’accordo che chi è andato via da quella casa era a conoscenza che la Chiara era morta. Ma se Alberto fosse stato il freddo calcolatore che è stato descritto in alcune leggendarie ricostruzioni negli anni passati, avrebbe agito diversamente”.
“Alberto avrebbe simulato, chiamato i soccorsi e sarebbe entrato con loro e la storia sarebbe stata diversa. I Poggi dicono che Alberto non ha mai detto che hanno ucciso la povera Chiara? Io non commenterò mai una parola della famiglia Poggi, loro hanno il diritto di dire tutto ciò che vogliono. Quindi credo di poter dire che nei confronti della famiglia Poggi io ho sempre avuto e avrò un rispetto totale”.
Chiusura su Stefania Cappa, che nel corso della sit in questura con Alberto Stasi pochi giorni dopo l’omicidio, disse le ore 9:30 come possibile orario della morte di Chiara: “Io ho sempre detto che quella della Stefania Cappa delle 9:30 è stata una intuizione e se gli inquirenti avessero seguito quell’orario avrebbero risolto prima il caso. Quelle 9:30 – ha ricordato – sono comparse due anni dopo, quando l’alibi di Stasi viene retrodatato”.