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Home » Cinema e Tv » Programmi tv » Delitto di Garlasco/ De Stefano vs Previderè: “Dna sotto unghie Chiara non si può comparare”

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Delitto di Garlasco/ De Stefano vs Previderè: “Dna sotto unghie Chiara non si può comparare”

Davide Giancristofaro Alberti
Pubblicato 12 Luglio 2025
De Stefano, Garlasco (Foto: Quarto Grado)

De Stefano, Garlasco (Foto: Quarto Grado)

Il professor De Stefano è stato sentito da Quarto Grado nell'ambito del delitto di Garlasco: si parla del dna trovato sulle unghie di Chiara

Il programma di Rete Quattro, Quarto Grado, ha parlato con il genetista Francesco De Stefano, colui che fece la perizia sul dna sulle unghie di Chiara Poggi e il caso di Garlasco. Nel 2014 decretò che quel materiale genetico non si poteva comparare con nessun profilo in mano alla polizia scientifica ma di recente il genetista Previderè, colui che ha risolto il caso di Yara Gambiraso, ha invece specificato che il dna sarebbe comparabile con quello di Andrea Sempio. “Ho constatato che il prof Preveiderè – dice De Stefano a Rete Quattro – ha un punto di vista diverso dal mio e questo non diminuisce né modifica la mia assoluta stima nei suoi confronti. Io sono arrivato a dire che era impossibile immaginare una identificazione. C’era sicuramente il dna e tanto della vittima, Chiara Poggi, e si è deciso di usare solo delle reazioni per identificare del dna maschile, solo cromosoma Y, sono emersi risultati tutt’altro che chiarificatori”. Quindi specifica che: “Le unghie analizzate all’epoca non sono più analizzabili perchè tutto il materiale passato in soluzione era stato usato per fare le tre prove che, d’accordo con i consulenti, abbiamo programmato”. Di nuovo sui vecchi risultati: “Parliamo di un cromosoma monco e i risultati sono stati diversi per tre prove”, ma per Previderè invece parla di un’associazione con Sempio che va da forte e molto forte, nel campione mano destra 5.


Garlasco, De Rensis: "Da Cataliotti parole gravissime"/ "Nella perizia Albani non emerge mai Stasi…"


Sulla tabella presentata della difesa di Stasi del 2017, condivisa da Previderè, De Stefano precisa: “Questa tabella per me è un po’ arbitraria, a mio avviso una forzatura”. Poi precisa: “Lo chiamavamo contaminazione ambientale negli anni successivi al delitto di Garlasco poi si è parlato di dna da contatto che è l’espressione per indicare il fatto che il dna che si ferma su una superficie può trasferirsi su chi viene a contatto con quella superficie, e il dna da contatto si trasferisce anche a distanza di tempo”. De Stefano aggiunge: “Quando si dice che ci sono dei caratteri che potrebbero essere compatibili con quelli di tizio, non si dice una bugia ma una verità, ci sono caratteri compatibili anche con altri. Se viene fuori che ci sono modalità o tecniche che rispetto a 11 anni fa hanno cambiato la possibilità di valutazione ben venga, ci mancherebbe altro, ma io rivendico quanto scritto 11 anni fa”.


Garlasco, anche Roberta Bruzzone difende Andrea Sempio su perizia Albani/ "Quel DNA non dice nulla!"


DELITTO DI GARLASCO, GAROFANO E ABBATE SU DNA UNGHIE CHIARA POGGI

Sulla vicenda si è espresso anche il generale Garofano, all’epoca dei fatti di Garlasco comandante dei Ris, oggi consulente di Andrea Sempio: “Quello che ha detto De Stefano fotografa in maniera scientifica la valenza di quel profilo. E’ vero, ci sono corrispondenze anche con Sempio, ma potrebbero corrispondere anche ad altre centinaia di migliaia di individui. Previderè arriva ad una compatibilità e dà un valore. L’unica cosa che gli obietto è che doveva dire che c’è una compatibilità ma comunque potrebbe appartenere ad un altro che non fa parte della catena di Sempio”. Marco Oliva però si domanda: “Come è possibile che due grandi scienziati dicono due cose sostanzialmente differenti? Una cosa che mi viene da dire, l’incidente probatorio doeva partire subito da queste unghie per toglierci il dubbio. In tutto quello che abbiamo visto in questi giorni non c’è Sempio”.


Delitto di Garlasco/ Taccia: “Contro Sempio ad oggi non vi è nulla, le foto una non notizia, Lovati...”


Ma Carmelo Abbate non ci sta: “Sempio sarebbe sulle unghie di chiara e sarebbe sul muro quindi dire che non c’è Sempio è sbagliato”, e Garofano replica: “Ma tu insisti ad andare in una direzione nonostante le evidenze”. Per analizzare al meglio il dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi la genetista Albani, incaricata dalla procura, dovrà partire dai dati grezzi e a riguardo Radaelli, criminalista della famiglia della vittima, precisa: “Sarà la parte più difficile del lavoro del perito, dovrà giudicare un’attività compiuta da altri con strumentazioni diverse e potrà giudicare questa attività solo dall’analisi dei dati grezzi, è importante comunque che ci siano”.

De Stefano, Garlasco (Foto: Quarto Grado)

DELITTO DI GARLASCO, MASSIMO LOVATI SUL DNA TROVATO SULLE UNGHIE DI CHIARA

Massimo Lovati, avvocato di Sempio, ha però qualcosa da obiettare: “C’è un marchiano errore di fondo perchè per fare una comparazione ci vogliono due termini, non ne basta uno, uno iniziale e uno finale. Il primo sono gli elettrofertogrammi della perizia De Stefano, un grafico che ci dà l’idea di quello che era il reperto biologico trovato sotto le unghie di Chiara. Il termine finale è il tampone salivare prelevato a Sempio tre mesi fa, il mese di marzo 2025. Come fanno i consulenti tecnici di Stasi e come fa il prof Previderè a sostenere quella tesi che abbiamo sentito dire? Non aveva il termine di raffronto a meno che non abbia preso come riferimento quei reperti clandestinamente appresi nell’indagine del 2017 archiviata e che non sono genuini. La consulenza Previderè ricalca quella del prof Linarello, l’unico termine raffrontato sono quei reperti non genuini appresi clandestinamente nel 2017 e che il pm Venditti ha ritenuto non sufficienti per sostenere un’accusa contro il mio assistito”.

E ancora: “Questo dna è stato preso da un’agenzia investigativa e poi usata da tutti i consulenti, compreso Previderè. La consulenza Previderè è del marzo 2024 mentre il tampone di Sempio è preso a marzo 2025. Sono tutte consulenze tecniche che non valgono un fico secco, non c’è un termine di raffronto genuino”. Ancora una volta è quindi scontro fra difesa e accusa, con le parti che sembrano avere posizioni diametralmente opposte: vedremo se da questa indagini si capirà quale delle due sia quella giusta o se rimarrà ancora l’incertezza. La cosa certa è che tutto ciò che sembrerebbe riguardare Andrea Sempio alla fine si sta rivelando inconcludente, di conseguenza ci si domanda come mai sia indagato: molto probabilmente c’è qualcosa di cui non sappiamo.

Tags: Delitto Di GarlascoChiara PoggiAlberto StasiAndrea SempioQuarto Grado

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