Delitto di Garlasco, c'è davvero Ignoto 3: esami confermano presenza del Dna di un uomo nella bocca di Chiara Poggi. Cosa può succedere ora con l'indagine

DELITTO DI GARLASCO, CONFERME SU IGNOTO 3

Nessuna contaminazione: è confermata l’esistenza di un Ignoto 3 nel delitto di Garlasco. I nuovi esami sul tampone orofaringeo di Chiara Poggi, esaminati nell’incidente probatorio relativo alla nuova indagine, hanno confermato i primi risultati.

Stando a quanto riportato dall’ANSA, gli esiti confermano che, dei cinque campioni emersi, uno riguarda l’assistente del medico legale che eseguì l’autopsia nel 2007, un altro appartiene a Ignoto 3, un uomo sconosciuto, mentre gli altri tre sono illeggibili. In seguito ai primi riscontri ottenuti, la genetista forense Denise Albani ha scelto, lo scorso venerdì, di avviare una nuova fase di approfondimento sui dati già raccolti.



Dei cinque campioni analizzati, tre non hanno fornito elementi rilevanti, mentre gli altri due hanno rilevato la presenza di DNA maschile: uno appartenente al cosiddetto Ignoto 3, l’altro compatibile con l’assistente. I risultati sono stati confermati da ulteriori analisi, escludendo così l’ipotesi di contaminazione.



Giornalisti e cameraman all’ingresso della Questura di Milano per l’inizio dell’incidente probatorio per il delitto di Garlasco (Foto 2025 ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)

A questo punto, l’attenzione si concentra sull’identificazione del portatore di quel cromosoma Y e sulla comprensione del motivo per cui le sue tracce si trovassero sulla scena del crimine.

DELITTO DI GARLASCO, COSA SUCCEDE ORA

Di sicuro, Ignoto 3 non è né Alberto Stasi, condannato in via definitiva per il delitto di Garlasco, né Andrea Sempio, nuovo indagato. Ma è certamente un elemento importante nella nuova indagine sull’omicidio di Chiara Poggi.



I nuovi esami hanno escluso che il materiale genetico individuato nella bocca della vittima sia il risultato di una contaminazione involontaria – ad esempio, da parte di soggetti coinvolti nell’autopsia – ipotesi presa in esame per la delicatezza delle analisi effettuate. Questi esiti alimenterebbero, nella Procura di Pavia, la convinzione che Ignoto 3 possa essere un complice di Andrea Sempio.

Dunque, si è giunti a una svolta importante, che spinge gli inquirenti a esplorare le frequentazioni e le conoscenze dell’indagato, in particolare i rapporti e le amicizie da cui trarre ulteriori elementi utili. Per l’avvocato Massimo Lovati, intervenuto al Corriere, la presenza di Ignoto 3conforta la tesi dell’assoluta estraneità” del suo assistito, Sempio, dalla vicenda.