Quarto Grado si sofferma sul giallo di Garlasco smentendo la fake news su Rosa Cappa e il supermercato Famila: ecco cosa è emerso
Quarto Grado ha parlato del giallo di Garlasco e si è soffermato sulla famiglia Cappa. Spesso e volentieri le sorelle gemelle ma anche la loro madre, vengono tirate in ballo nel giallo senza alcun fondamento, anche perchè le stesse non sono mai state indagate, dimostrando quindi di non centrare nulla con l’omicidio della povera Chiara Poggi. L’ultimo “scoop” è stato sottolineato da Zona Bianca e riguarda una testimonianza del direttore del supermercato Famila di Garlasco dell’epoca, che ha spiegato che il mattino dell’omicidio della povera Chiara Poggi, non vide Rosa Cappa ne tanto meno le figlie a fare la spesa, nonostante fossero delle clienti abituali del market, quasi quotidiane.
Marco Menga di Quarto Grado ha cercato di fare chiarezza spiegando: “In questi giorni l’ex titolare del supermercato Famila di Garlasco ha detto di non ricordare che la mamma Cappa si fosse recata al supermercato, ma di aver visto una inserviente, mettendo in dubbio il verbale di mamma Rosa, ma noi abbiamo trovato un importantissimo verbale del 2017 della cassiera che era in turno la mattina del 13 agosto 2007, che dice di ricordare perfettamente la mamma delle Cappa pagare col bancomat e c’è anche uno scontrino del bancomat di mamma Cappa delle ore 10:07 del 2007”.
DELITTO DI GARLASCO, MENGA: “C’E’ UN COMUNICATO DELLA FAMIGLIA CAPPA…”
Menga poi ha precisato: “C’è un nuovo comunicato della famiglia delle Cappa che ci è arrivato in questi minuti e dice che la famiglia esprime sdegno e indignazioni per il reiterato proliferare di sedicenti testimoni e improvvisati esperti le cui dichiarazioni false e gravemente diffamatorie ledono in maniera sistematica l’onorabilità dei componenti della famiglia Cappa e la famiglia ha già presentato denuncia verso chi si è reso responsabile di condotte calunniose e diffamatorie”.
E ancora: “La famiglia invita l’informazione affinchè si astenga dalla spettacolarizzazione del dolore impegnandosi a fornire invece una informazione basata su veridicità e rispetto per la dignità delle persone coinvolte con il solo fine di perseguire la verità dei fatti”. Menga aggiunge: “Noi lo abbiamo fatto proprio adesso smentendo la fake news della Cappa”.

DELITTO DI GARLASCO, PENNINI SU CASSIERA E ROSA CAPPA
A conferma di tale smentita anche le parole del carabiniere Pennini, che indagò proprio sul giallo di Garlasco, e che raccolse la testimonianza della suddetta cassiera: “Il 25 di agosto del 2007 abbiamo identificato la cassiera alla cassa numero 3 del supermercato Famila – dice negli studi di Quarto Grado – che aveva battuto il conto alla signora Maria Rosa Poggi”.
E ancora: “Il direttore del supermercato non lo abbiamo neanche sentito, a noi interessava sentire la cassiera, visto che avevamo uno scontrino e ci ha confermato che quel giorno la signora Poggi era andata a fare la spesa, non si ricordava se era in compagnia di qualcuno, quel giorno, forse era da sola, ma lo scontrino riportava l’orario delle ore 10:07, quindi credo che una ventina di minuti si sia intrattenuta nel supermercato e alle 9:50 almeno era nel supermercato. La cassiera la conosceva personalmente perchè Rosa Cappa si recava quasi quotidianamente a fare la spesa”.
