A Mattino 5 News parla il generale Garofano con le dichiarazioni in vista dell'incidente probatorio di oggi: ecco cosa ha detto
Il generale Garofano è stato fermato stamane dai microfoni di Mattino 5 News per il secondo giorno di incidente probatorio in merito al giallo di Garlasco. L’ex comandante dei Ris si è soffermato prima di tutto sulla spazzatura, spiegando: “Dipende dallo stato di conservazione, c’era una buccia di banana, un Fruttolo… nessuno si è preoccupato di congelarla ma i ris non c’entrano, è stata tenuta a temperatura ambiente per 18 anni e senza alcuna attenzione per la catena di custodia, vediamo cosa viene fuori”. Sulla ricerca del dna sulle impronte prelevate all’epoca: “Quando rilasciamo una impronta rilasciamo materiale cellulare, ma il trasferimento riduce il materiale e poi c’è il tempo. E’ giusto comunque provarci e fare per tutti gli acetati il prelievo di dna e trovare a chi appartengono le impronte, siamo assolutamente sereni fino a prova contraria sulla posizione di Sempio”.
E ancora: “C’è stato letto l’altro ieri il sequestro, oggi valuteremo e se c’è formalità in quel sequestro procederemo all’analisi dei reperti per correttezza di Sempio”. Sull’impronta numero 10, quella trovata sul portoncino di casa di Chiara Poggi a Garlasco, il generale Garofano precisa: “L’importanza di quella impronta è stata sottolineata dai carabinieri di Milano, non appartiene ne a Stasi e ne a Sempio ma se viene a casa mia di impronte sul portone di ingresso ne trova 500. E’ giusto comunque che sia fatta questa verifica: vedremo, se c’è sangue avrà una importanza diversa”.
GARLASCO, GAROFANO: “DA QUANDO SEMPIO E’ SOTTO INDAGINE…”
E ancora: “Nel momento in cui si entra sulla scena del crimine si valuta aspetto, colore, consistenza e i carabinieri del ris scrissero che era sporca ma non di sangue, così come non era sporca di sangue l’impronta 33, se vogliamo fare sviluppi fantasiosi su queste cose se ne assumeranno le responsabilità chi lo ha fatto. Da quando Sempio è stato indagato c’è una gara a chi ipotizza storie che non hanno alcuna evidenza scientifica, io mi baso su risultati, aspetto risultati nuovi ma ogni giorno cercano di trovare qualcosa che non è stato fatto o che aveva un significato diverso rispetto ai ris e ai magistrati, verificato in cinque udienze… mi sembra un gioco al massacro”.
Sulla cucina di casa Poggi a Garlasco: “Sicuramente se ancora il dna non è totalmente degradato ben vengano delle valutazioni. Non commento sogni e incubo di Lovati, mi baso sui risultati, sono un esperto. Il dna oggi è potente, su questo microfono ci trova me e tutti quelli che hanno rilasciato interviste, è possibile trovare risultati ma poi bisogna essere cauti nel valutarli, dobbiamo ben dosare il risultato ma in piena serenità”.

GARLASCO, GAROFANO: “I CARABINIERI ALL’EPOCA NON SBAGLIARONO SULLA SPAZZATURA”
Di nuovo sulla spazzatura: “La valutazione che fecero i carabinieri di Vigevano era corretta, questa spazzatura era un oggetto di momento normale di vita, di colazione, non c’erano tracce che potevano far pensare che quei reperti potevano essere connessi all’omicidio. I cartoni di pizza sono stati usati, ma un cucchiaino, un Fruttolo, un piatto usato… lei si immagini un assassino che intrattiene un momento di confronto e poi uccide Chiara? Vedremo. Non mi sento di criticare tutto ciò che è stato lasciato in casa, non si può portare una casa in un laboratorio, del senno di poi ne sono piene le forze”, ha concluso eloquente.
Riportiamo infine le parole del criminalista della famiglia Poggi, Radaelli, presente anch’egli all’incidente probatorio: “Ci vorrà molta attenzione nella valutazione di questi reperti, ci saranno campionature specifiche per cercare tracce genetiche e cercheranno eventuali impronte digitali. Noi siamo molto curiosi, attenti a ciò che esce, seguiamo quelle che sono le nuove interpretazioni date da tutti, ma ad oggi non abbiamo trovato nulla in controtendenza rispetto alla sentenza. Abbiamo ricevuto dalla famiglia incarico ad assistere a questo incidente probatorio, i Poggi sono molto attenti, ovviamente per loro è un ulteriore rinnovo della tristezza patita, 18 anni fa, comunque ci tengono che seguiamo queste cose nel miglior modo possibile”.
