A Zona Bianca ampio approfondimenti su Garlasco e l'avvocato Massimo Lovati è tornato sulla sua teoria delle ore 12:00
Nel corso della puntata di ieri di Zona Bianca vi era in studio l’avvocato Massimo Lovati per parlare di Garlasco. L’occasione è stata propizia per tornare su una vera e propria bomba che lo stesso penalista aveva sganciato una settimana fa nello stesso talk condotto da Brindisi, ovvero, il fatto che attorno alle ore 12:00 del 13 agosto del 2007, quindi il giorno dell’omicidio della povera Chiara Poggi, in molti già sapevano della morte della giovane. Una rivelazione incredibile che di fatto riscriverebbe la storia visto che la denuncia del cadavere è stata data da Alberto Stasi poco prima delle ore 14:00 di quel giorno. Lovati una settimana fa si disse certo di ciò che diceva anche perchè il 13 agosto è il giorno del suo compleanno ed ha un ricordo molto vivido. Ieri sera però sembra aver rivisto un po’ il tiro, confessando: “Io mi ricordo il sole di mezzogiorno, non mi ricordo quello del pomeriggio, era agosto, c’era un caldo bestiale, nella mia memoria c’era il sole di mezzogiorno non del tramonto o delle 17”.
E ancora: “Tanti mi hanno criticato aspramente e allora ho fatto un esame, un mea culpa, magari mi sono sbagliato. Chi mi ha criticato? Tanti al di fuori della trasmissione mi hanno detto che sono matto, allora ho fatto un esame di coscienza e sono arrivato a sostenere che forse può anche essere che mi sia sbagliato, anche se per me c’era il sole di mezzogiorno”. Lovati comunque precisa: “Questa cosa che la gente sapesse già dell’omicidio alle 12:00 è plausibile visto che la Chiara è stata uccisa alle 9:30 e io parlo di mezzogiorno. Alla fiera ad agosto di Vigevano, tutti i paesi della Medellina convergono su Vigevano perchè c’è la fiera e la notizia è strisciata, voi siete maestri a fare strisciare le notizie prima che diventino ufficiali, cosa c’è di strano, mi volete spiegare cosa c’è di strano? Ci sono notizie che strisciano prima di quelle ufficiali, voi fate questa nobilissima professione di giornalismo e sapete benissimo che c’è la trasmissione Striscia la notizia… il sentore anticipa la notizia ufficiale”.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI E LA FIERA DI VIGEVANO: “STASI MINACCIATO DI MORTE”
A sostegno della sua tesi il fatto che, come ripete da tempo, Alberto Stasi non c’entri nulla con l’omicidio di Chiara Poggi: “Stasi non è vero che ha trovato Chiara, non ha trovato nessun cadavere – aggiunge Lovati – la notizia l’ha data chi ha ammazzato Chiara o qualcuno vicino”. Quindi aggiunge, sulla sua tesi: “Il mio percorso porta a dimostrare la mia ipotesi, che non è stato Sempio ne Stasi ma un sicario, tutto qui. Io so solo che parto dall’inizio, dal racconto menzoniero della scoperta del cadavere di Chiara Poggi, che è falso e anche un bimbo dell’asilo lo capisce, ed è dimostrata anche dal fatto che le scarpe di Alberto erano pulite, lui non è mai entrato in quella casa e non ha mai scoperto alcun cadavere e gli han detto di dire quello che ha detto. Lui non sa proprio niente, l’han preso fra le 9:30 e e le 13:50, gli han messo una pistola alla tempia e gli han detto che se non voleva fare la fine della sua fidanzata doveva dire così e lo hanno fatto i mandanti dell’assassino”.
Poi ha proseguito: “Lui ha raccontato di aver scoperto il cadavere di Chiara Poggi sotto minaccia di morte e i mandanti sono una organizzazione criminale. Io ragiono semplice, mentre voi complicato. La prima cosa che mi hanno insegnato quando ho cominciato a fare l’avvocato, è che per i ladri di polli bisogna vedere chi ha le scarpe sporche. Poi non c’è il movente – dice riferendosi sempre a Stasi – loro erano due fidanzatini laureati che si volevano bene, non era una storia tossica, per niente, poi c’è un altro tassello importante che è la chiavetta usb della Chiara dove ci sono tutti quegli approfondimenti sull’anoressia che è un cavallo di battaglia del don Gregorio Vitali (del santuario delle Bozzole ndr) praticava l’esorcismo delle anoressiche dal 1999, al santuario ogni mercoledì venivano da tutta Italia per fare la cura taumaturgica e spirituale delle ragazzine anoressiche e al santuario c’era anche pedofilia”.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI E LA FIERA DI VIGEVANO: LE PAROLE DI DE RENSIS E DELL’AMBULANTE
L’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, presente anch’egli in studio a Zona Bianca, commetta: “Se i ricordi dell’avvocato Lovati sono veri, sono ricordi molto importanti – dice riferendosi al fatto che alle 12:00 tutti già sapevano – rappresentano certamente un altro scenario, bisogna capire… siccome io credo che Massimo Lovati non parli mai a caso, bisogna capire perchè ci ha dato questa informazione. A me interessa il sole dell’indagine, sono concentrato su quello, i ricordi di Massimo li rispetto e non li sottovaluto, questa indagine ha anche il sole”.
Zona Bianca ha infine parlato con un ambulante che quel giorno, il 13 di agosto del 2007, partecipò alla fiera di Vigevano con una bancarella e che ha raccontato: “Io sono un ambulante e all’epoca dei fatti ero qui con la bancarella anche quel giorno, alla fiera di Vigevano c’erano circa 400 banchi. Qualcuno parlava dell’omicidio di una ragazza? Io non mi ricordo che parlavano di questa cosa, alla fiera no, noi non abbiamo sentito quella mattina, me lo sarei ricordato anche se son passati anni, non mi ricordo cosa ho mangiato ieri ma queste cose me le sarei ricordate”. Un altro residente di Vigevano conferma: “Abbiamo sentito parlare quando è morta ma non mi ricordo se era la mattina o più tardi, dicevano che avevano ucciso una ragazza a Garlasco”. L’ennesimo giallo nel giallo.