Delitto di Garlasco, Gianluca Zanella replica all'attacco di Selvaggia Lucarelli: "Brutale, sono pronto a sfidarti! Rideremo nelle sedi opportune"

GIANLUCA ZANELLA, VIDEO REPLICA A SELVAGGIA LUCARELLI

Si è fatta attendere la replica di Gianluca Zanella a Selvaggia Lucarelli, ma è arrivata in un lungo video pubblicato sul canale YouTube di DarkSide. Dietro lo scontro c’è il delitto di Garlasco, che finisce sullo sfondo nel botta e risposta a distanza. Il giornalista, attaccato dalla collega dopo una sua partecipazione a Quarta Repubblica, non ha apprezzato né i toni usati dalla Lucarelli, né lo strumento utilizzato — cioè i social — né i contenuti dell’invettiva.



«L’attacco che abbiamo subito ormai quasi una settimana fa dalla signora Lucarelli ha rischiato veramente di mandare zampe all’aria un progetto in piedi da cinque anni, non nato sull’onda mediatica del delitto di Garlasco», ha esordito Zanella, che, per quelle storie Instagram di Lucarelli, ha ricevuto non solo solidarietà, ma anche insulti.



Delitto di Garlasco, Chiara Poggi (Foto: web)

Quindi ha voluto difendere il suo lavoro e quello di chi collabora a DarkSide. «In tasca noi non ci stiamo mettendo nulla. Sì, comincia a entrare qualcosa da YouTube grazie alle visualizzazioni, grazie a voi, e sono tutti proventi che reinvestiamo in questo progetto, perché in questo progetto noi ci crediamo. Crediamo nell’informazione corretta», ha affermato Zanella nel suo video.

“DI CATTIVO GUSTO…”

Ha puntato anche il dito sulla scelta della foto: «Prendere proprio questa foto, dove sembro quasi deforme, l’ho trovato un po’ così, di cattivo gusto». Ma lo ha infastidito anche il fatto che sia stato definito uno youtuber. «Detto da una persona che ha combattuto per anni — questo me l’hanno detto tanti colleghi del Fatto Quotidiano — da una persona che si è battuta per anni per non essere definita blogger».



Gianluca Zanella ha precisato di essere un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo, anche perché l’essere stato definito youtuber «in modo palesemente dispregiativo» gli ha dato «molto fastidio». In merito, invece, ai contenuti dell’attacco di Selvaggia Lucarelli, ha smentito di aver attaccato la famiglia di Chiara Poggi, ma di aver commentato le intercettazioni riguardanti i Cappa, e più in generale di aver evidenziato «dei buchi investigativi che ci furono all’epoca».

Dunque, da parte sua non c’era l’intenzione di allungare ombre sul fratello di Chiara Poggi. «Ho detto che gli alibi, i loro come quelli di tanti altri — qui stavamo parlando dei familiari — non sono stati controllati come si imponeva in un caso così grave di cronaca nera, con una ragazza di 26 anni massacrata».

LA “SFIDA” PER UN CONFRONTO PUBBLICO

Zanella si è difeso anche dall’accusa di non aver letto le carte sul delitto di Garlasco, cogliendo l’occasione per invitare la collega a un confronto pubblico. «Se vuole — e io qua lancio un guanto di sfida, educatamente, pacatamente, a differenza dell’attacco che ho subito — io la invito, se vuole, a confrontarci pubblicamente, su questo canale o su un altro canale a sua scelta. Io sono pronto. E vediamo chi ha letto le carte. Proviamoci. Proviamo ad avere un confronto che non sia a senso unico». Peraltro, il giornalista rivendica di aver pubblicato un approfondimento che allontanava qualsiasi sospetto su Marco Poggi nelle scorse settimane.

IL LAVORO GIORNALISTICO DI DARKSIDE

Per Gianluca Zanella, la collega ha «lanciato un missile contro DarkSide» e il loro lavoro, invitandola ad approfondire ciò di cui si sono occupati prima di esprimere giudizi. Ma tra le cose che non accetta c’è l’accusa di speculare sul delitto di Garlasco.

«Possiamo ragionare sul circo mediatico quanto vogliamo. Certo, i click, le visualizzazioni ci portano denaro. Sì, è così che funziona YouTube, lo sapete tutti. Le pubblicità, le visualizzazioni, gli iscritti portano denaro. Tanto o poco, questo dipende dalle visualizzazioni che si fanno», ha proseguito Zanella, rivendicando il suo modus operandi, perché lui pubblica approfondimenti, non contenuti quotidiani, ma soprattutto si occupa anche di altre vicende. «Tanti canali sono nati soltanto per dedicarsi a Garlasco. Tanti canali hanno dirottato il loro core business tutto su Garlasco. Non è il nostro caso».

Per il giornalista, quello subito da Selvaggia Lucarelli è un «attacco frontale immotivato, ingiustificato, brutale», al quale ha deciso di replicare appunto con quel video, per fare chiarezza sul lavoro giornalistico svolto in merito al delitto di Garlasco.

Oltre a precisare di avere conoscenze in comune con la collega, che avrebbe potuto usare per mettersi in contatto con lui e cercare un confronto privato prima di attaccarlo, Zanella ha annunciato che sta scrivendo un libro sul delitto di Garlasco, in uscita forse a ottobre.

«Non ci saranno complottismi, è un lavoro sulle carte, un lavoro che sto facendo da tanto tempo; ha subito un’accelerazione, visto il tam tam mediatico e la mia esposizione mediatica. E lo dico proprio perché vorrei evitare di dare l’impressione di stare nascondendo qualcosa».

I DUE FINISCONO IN TRIBUNALE?

Quel che non è chiaro è se la vicenda finirà in altre sedi, visto che alla fine Zanella ha dichiarato che «comunque ci sarà un confronto» con lei e «con tutte le persone che hanno scritto quelle cose veramente inaccettabili». Anche perché, in un altro passaggio, aveva assicurato che si sarebbe fatto due risate «quando avremo chiarito questa vicenda nelle sedi opportune, signora Lucarelli, perché non finisce qui».