Delitto di Garlasco, ipotesi di una talpa in Procura dopo la "gaffe" di Garofano sulla consulenza segreta. "Diffamazioni sul mio conto", replica il generale
Il pagamento di 6mila euro circa dai genitori di Andrea Sempio al generale Luciano Garofano diventa un caso per un particolare che rischia di alimentare il sospetto che effettivamente ci sia stato qualcuno che non abbia voluto approfondire l’indagine sul delitto di Garlasco che accendeva un faro proprio su Sempio.
L’ex comandante dei Ris in tv, respingendo le “vergognose ignobili illazioni uscite sulla stampa“, ha raccontato di aver ricevuto un incarico dalla famiglia Sempio per una consulenza per la quale ha emesso regolarmente la fattura e che è stata saldata tramite bonifico.
Garofano ha spiegato di aver “letto le conclusioni” del dottor Linarello, precisando che non le condivideva, e di aver esaminato la perizia del dottor De Stefano, esprimendo così il suo parere.
Dopo che ha reso queste dichiarazioni, qualcuno ha notato che la fattura in questione è datata 27 gennaio 2017, ma uno di quei due documenti citati non era di pubblico dominio.
LA PRESUNTA “GAFFE” DEL GENERALE GAROFANO
Era nota la perizia di De Stefano, visto che il suo lavoro era finito nei processi che erano terminati con la condanna di Alberto Stasi, ma l’altro, la consulenza di Linarello, che era stata realizzata per la difesa di Stasi, era stata depositata per la richiesta di riapertura delle indagini. Si tratta della perizia che aveva individuato tracce di Dna sulle unghie di Chiara Poggi.
Nel gennaio 2017 la consulenza di Linarello doveva essere chiusa nel fascicolo segreto dell’inchiesta bis di Venditti, quindi ci si chiede come sia finita ai Sempio. A tal riguardo, Il Giornale fa presente che Andrea Sempio e il padre, parlando dell’interrogatorio, si siano detti sicuri che non avrebbero chiesto del Dna, ma comunque avrebbero portato tutto per sicurezza.
LA CONSULENZA SEGRETA E L’IPOTESI DELLA TALPA
L’ipotesi è che facessero riferimento alla consulenza di Garofano, che peraltro non è mai stata depositata, un aspetto che viene indicato come un’anomalia, insieme alla mancata ufficializzazione di Garofano come consulente.
Ma i riflettori si accendono proprio sul contenuto della consulenza che puntava il dito contro Andrea Sempio, e che non poteva conoscere. Un altro aspetto che la Procura di Brescia vuole approfondire.
Il generale Garofano è stato sentito da Ore 14, a cui ha fatto sapere di voler diffondere un comunicato “per respingere queste notizie ignobili e diffamatorie diffuse sul mio conto dalla stampa e dai media“.