L'avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, è stato intervistato sul caso Garlasco da Mattino 5 News: scopriamo le sue parole

L’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, è stato ospite in collegamento di Mattino 5 News, per parlare del giallo di Garlasco. Ovviamente l’ultimo focus e su quanto accaduto negli scorsi giorni, il trambusto della precedente settimana e il rischio che l’indagato per concorso in omicidio possa lasciare Lovati dopo 8 anni di difesa. “Io sono ancora l’avvocato di Andrea Sempio – ha spiegato lo stesso parlando in diretta televisiva stamane su Canale 5 – il mio cliente non ha ancora sciolto la riserva, magari è una riserva che non scioglierà mai. Se non dice niente io sto al mio posto, andiamo avanti così”.



Sulla richiesta dell’avvocato di Mario Venditti, Aiello, di trasferire tutta l’indagine su Garlasco a Brescia, Lovati ha commentato: “Condivido in tutto e per tutto quanto dice l’avvocato Aiello, soprattutto quando dice che questa indagine riguardante il caso Mario Venditti non ha né capo né coda, mi riferisco all’indagine che si intreccia con il caso di Garlasco, poi il resto non lo conosco, ma questa qua non ha proprio ne capo ne coda, è una indagine vuota. Il trasferimento a Brescia? E’ una questione tecnica che viene profilata dall’avvocato Aiello – ha aggiunto – ma ci sono pareri contrastanti”.



DELITTO DI GARLASCO, LOVATI SULL’INDAGINE DEL 2017

Poi ha ricordato invece l’indagine sul suo assistito del 2017, quella che Lovati ha definito una macchinazione, parole per cui si è preso una querela dal figlio dell’avvocato Giarda, all’epoca difensore di Alberto Stasi.

“Sul tavolo di un pubblico ministero ogni mese arrivano mille e passa notizie di reato – ha spiegato ancora Lovati – e quando la notizia di reato è palesemente infondata il pubblico ministero chiede l’archiviazione. Era infondata quella di Sempio – ha aggiunto – io l’ho detto subito, era manifestamente infondata, costruita da un fascicolo investigativo sbk dove non vi era dentro niente, era una notizia infondata”, ha ribadito, ricordando un concetto espresso già più volte in passato.



DELITTO DI GARLASCO, MARCHETTO SULLE INTERCETTAZIONI

Mattino 5 News ha poi parlato anche con Francesco Marchetto, ex comandante dei carabinieri di Garlasco, che ha fatto un po’ di chiarezza sulle intercettazioni. Nelle ultime settimane le chiacchierate di Andrea Sempio ma anche dei suoi genitori, ascoltate tramite la cimice piazzata nell’auto dell’indagato, hanno fatto un po’ discutere in quanto alcune parti non sarebbero state trascritte nonostante si sentivano benissimo.

Marchetto a riguardo spiega: “Nella nostra carriera di sottufficiali, prima o poi, se fai parte di qualcuno dei reparti speciali, prima o poi fai l’intercettazione, ovvero sei nella famosa sala d’ascolto. In questo caso, i più anziani, che masticano tutti i giorni nella sala ascolto, ti raccomandano che quello che senti trascrivi: questa è la tua postazione e di qua non ti devi muovere. Quando non si comprende qualche frase, scrivi illeggibile”.

Delitto di Garlasco, Marchetto (Foto: Mattino 5 News)

Quindi è entrato nel merito della vicenda: “Perché certi passaggi non sono stati riportati nei brogliacci? L’ho sentito anch’io questo. L’unica spiegazione logica ce la può dare solo l’ufficiale di P.G. che stava seguendo le intercettazioni. Dire ora che quelle trascrizioni erano illeggibili e non potevano servire va in assoluto disaccordo con ciò che è stato ascoltato: si ascoltavano benissimo, senza ombra di dubbio. È una stranezza, su questo non ci piove”.

Chiaro quindi quanto sottolinea Marchetto, che come molti altri addetti ai lavori, ha dei dubbi sul perchè queste trascrizioni non siano state riportate correttamente: chi lo ha fatto era in buonafede o realmente vi è un disegno dietro, come sta cercando di appurare la procura di Brescia, per chiudere subito l’indagine su Sempio? Ricordiamo che Lovati, l’avvocato di Sempio, ha sempre definito quell’inchiesta di 8 anni fa una indagine vuota, che si doveva chiudere in breve tempo e così è stato: resta da capire se il tutto si sia svolto nel migliore dei modi.